da
kimo » gio mar 15, 2007 7:21 am
AI TUOI SOGNI è un pugno al petto, è una lacrima strappata da una manica e sperperata su una guancia, è un corridoio vuoto di passi riempito di sbarre e suoni, è una parola con troppo inchiostro, è una bocca secca aperta senza voce.
L’interpretazione di Mango è grido e graffio e, proprio perché il testo non è suo, riluce di vita speciale, di luce truce che scuce le solidità. Disarma fotocopiandoci in un humus altrimenti impercorribile.
Mi ricorda i grandi interpreti impegnati americani di un tempo, quelle tracy chapman doloranti e spilli d’ago che ti entrano nei pori della pelle, segnando paesaggi inusuali che diventano di vita quotidiana.
Qui un Sofri di cui tutti parlano, chiuso in gabbia e solo.
Diventa un recluso come tanti. Come le mamme che non possono tenere un bambino, come quegli amori che non sanno tenersi l’amato, come quegli iracheni che salutano in americano, quelle suore che non hanno mai partorito, quelle nonne che non escono più di casa.
Come quelli che all’infinito si moltiplicano e nell’infinito chiedono ai sogni di qualcun altro di volare.
Come me… che consegno i miei sogni ai sogni miei. Infinitamente.
È forte il senso di costretta solitudo nelle note della chitarra folk, di disperazione nei confronti di una nazione giustiziera ed imperturbabile che corre e va incurante, di sconfitta di quegli ideali che l’hanno costretto a vivere nella tela della sua vita che lui stesso si è dipinto intorno, di fede che risplende in una candela di nicchia.
Questa canzone è speciale perché spoglia l’uomo dal mondo che gli appartiene e ce lo consegna essenziale nei suoi bisogni, scarno nei suoi voglio…………..
E ciò che vorrebbe è un sole (Dio, quanto lo chiede!!!), le scale e l’amore per un amore.
Piange la voce di mango che diventa anch’egli recluso. Diventa somalo. Diventa me ed è sogno che chiede di volare.
Toccante!
Ps: Pensate per un attimo alla preghiera:
“ai tuoi sogni chiedi di farmi restare qui con te /
ai tuoi sogni chiedi di farmi volare via con te”.
Il sogno è l’appartenenza all’io più inconscio ed intimo che uno ha. Sognare è privo di volontà. Essere parte dei sogni di un altro è essere parte dell’altro, di sangue e di secoli.
kimocomment