Ultimamente molti impegni non mi hanno permesso di ascoltare musica: quindi era un po’ di tempo che non ascoltavo per intero tutto l’album Ti porto in Africa.
Oggi l’ho riascoltato e mi ha dato l’impressione di qualcosa di molto fresco, nuovo, una continua sorpresa ad ogni canzone: dai tratti spiritual di Francesco, a quelli pop di Ti porto in Africa, il calore di Eccoti folle d’amore, la liricità di Sabbia e nuvole e Io ti vorrei parlare, nonché quello che per me rimane un capolavoro di creatività (nella musica e nel testo) Forse che sì forse che no.
La commozione all’ascolto di certi brani come Tutto l’amore che conta davvero, Se con un t’amo e Dal silenzio a un bacio è stata la stessa del primo ascolto.
La forza di questo album però sta anche nei testi: mai banali o ripetitivi. La vena creativa di Mango sembra quella di un giovane all’inizio della carriera, quando vuole sperimentare tutti i registri della sua sensibilità, riuscendo però chiaramente ad esprimerli con la maturità di un artista al vertice del suo percorso musicale.
Io continuo a pensare che Mango ha realizzato un album di assoluta qualità, dove ogni pezzo racchiude frasi e passaggi musicali a cui non riesci mai ad abituarti. Sarà forse per questo che ogni ascolto sembra sempre il primo.
Per concludere, io credo molto in questo ultimo album di Mango: cosa vuol dire credere? Beh, non è una mia deformazione professionale. Significa che in questo lavoro, come mai prima, Pino si è voluto esporre come artista a tutto tondo, come un uomo che ha nella musica e nella canzone il suo principale mezzo di comunicazione e espressione e ne vuole sfruttare tutte le potenzialità. E questo sottraendosi il più possibile a quella che invece è la sovra-esposizione della presenza in TV che, se da un lato potrebbe portare qualche vendita in più, dall’altro produce una veloce consunzione e un logorìo che alla fine ti esaurisce. Meglio il contatto col pubblico nei concerti, come ama fare Pino!
Ma quello che conta ancora di più è che nell’uomo e artista Pino Mango possiamo trovare quella vivacità che non si appiattisce mai nell’abitudine, nel “già fatto” o nel “già conosciuto”. Prova ne è anche il suo libro di poesie.
Per tutte queste ragioni io rilancio in modo convinto il mio apprezzamento su questo album di Mango, giudizio che non è cambiato rispetto alla prima ora e che non si lascia influenzare dai risultati della classifica. La classifica è quantità, qui siamo di fronte a sensibilità, intelligenza, profondità, immaginazione, anima, cuore…
Chi mi vuol seguire in questo giro?
Buona vita a tutti.
d.Max
Oggi l’ho riascoltato e mi ha dato l’impressione di qualcosa di molto fresco, nuovo, una continua sorpresa ad ogni canzone: dai tratti spiritual di Francesco, a quelli pop di Ti porto in Africa, il calore di Eccoti folle d’amore, la liricità di Sabbia e nuvole e Io ti vorrei parlare, nonché quello che per me rimane un capolavoro di creatività (nella musica e nel testo) Forse che sì forse che no.
La commozione all’ascolto di certi brani come Tutto l’amore che conta davvero, Se con un t’amo e Dal silenzio a un bacio è stata la stessa del primo ascolto.
La forza di questo album però sta anche nei testi: mai banali o ripetitivi. La vena creativa di Mango sembra quella di un giovane all’inizio della carriera, quando vuole sperimentare tutti i registri della sua sensibilità, riuscendo però chiaramente ad esprimerli con la maturità di un artista al vertice del suo percorso musicale.
Io continuo a pensare che Mango ha realizzato un album di assoluta qualità, dove ogni pezzo racchiude frasi e passaggi musicali a cui non riesci mai ad abituarti. Sarà forse per questo che ogni ascolto sembra sempre il primo.
Per concludere, io credo molto in questo ultimo album di Mango: cosa vuol dire credere? Beh, non è una mia deformazione professionale. Significa che in questo lavoro, come mai prima, Pino si è voluto esporre come artista a tutto tondo, come un uomo che ha nella musica e nella canzone il suo principale mezzo di comunicazione e espressione e ne vuole sfruttare tutte le potenzialità. E questo sottraendosi il più possibile a quella che invece è la sovra-esposizione della presenza in TV che, se da un lato potrebbe portare qualche vendita in più, dall’altro produce una veloce consunzione e un logorìo che alla fine ti esaurisce. Meglio il contatto col pubblico nei concerti, come ama fare Pino!
Ma quello che conta ancora di più è che nell’uomo e artista Pino Mango possiamo trovare quella vivacità che non si appiattisce mai nell’abitudine, nel “già fatto” o nel “già conosciuto”. Prova ne è anche il suo libro di poesie.
Per tutte queste ragioni io rilancio in modo convinto il mio apprezzamento su questo album di Mango, giudizio che non è cambiato rispetto alla prima ora e che non si lascia influenzare dai risultati della classifica. La classifica è quantità, qui siamo di fronte a sensibilità, intelligenza, profondità, immaginazione, anima, cuore…
Chi mi vuol seguire in questo giro?
Buona vita a tutti.
d.Max