Area aperta all'approfondimento dei contenuti degli album incisi da Mango in carriera, da "La mia ragazza è un gran caldo" fino a “L'amore è invisibile”.
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E’ solo una mia idea, o “Profumo d’amore” fa riferimento alla guerra nella ex-Yugoslavia (vedi il rullo di tamburi nel ritornello o i versi “e se chiudo gli occhi vedo il mondo come lo vorrei, le coste ritornate intatte ancora vergini ancora in fiore”) e “Un’alba nuova” si richiama al crollo del muro di Berlino (“c’è un’alba nuova negli occhi della gente, chiara come l’ingenuità, dopodomani te lo giuro sprofonderà deve cadere questo muro si scioglierà in tempo breve come neve, è un’alba nuova”)? Mi piacerebbe sapere se si tratta di una mia fantasia cervellotica, di una semplice metafora, o se invece questi brani bellissimi alludono realmente a due fatti storici del periodo in cui è uscito l’album “Mango”. Aspetto le vostre risposte, mi raccomando!! A proposito: cosa ne dice lo staff?

Io posso dirti solo quello che è il mio parere.
Nelle sue canzoni il tema predominante è l'amore, in tutte le sue sfaccettature....non mi sembra si sia mai addentrato in temi politico-sociali ( e questo, a mio parere, è ammirevole), se non altro in maniera diretta. Cantare l'amore è la consapevolezza del Malamente Mondo ma nello stesso tempo la ricerca di uno spazio in cui l'anima possa prendere fiato...
Mi ricordo, comunque, che Pino stesso in un'intervista, forse lo scorso anno, disse che cantare i fatti che succedono nel mondo(che so una canzone sulle torri gemelle per es) preferiva lasciarlo fare ad altri.
Lui canta l'amore.
E io condivido.

Angela

Anch'io sono d'accordo con Cuore: non credo che Pino abbia inteso affrontare temi di così enorme portata sociale. Per lui è importante trasmettere l'amore in tutte le sue forme, in senso universale, senza confini geografici e senza collegamenti a fatti specifici realmente accaduti, per quanto importanti e fondamentali dal punto di vista storico.
Io personalmente non cerco a tutti i costi una spiegazione in quello che lui scrive o canta: mi lascio semplicemente trasportare dalle emozioni e da tutto ciò che la sua poesia mi evoca.

Annapaola senza perchè

Anch'io credo che dietro alle parole delle canzoni di Pino, in generale, non si celino metafore di tipo politico, ma significati più strettamente legati all'amore, in tutte le sue forme. Ma è solo un' opinione, in realtà può esserci qualunque cosa dietro. Ma l'amore comprende tutto, perciò dentro una canzone io posso vedere qualsiasi cosa: da me stessa a ciò che accade nel mondo...le canzoni sono stati d'animo, sarebbe bello cogliere il significato profondo che l'autore vuole comunicare...e spesso ci proviamo, spesso forse ci riusciamo, ma in fondo credo che la cosa più bella sia quello che significano per ognuno, il modo in cui ciascuno fa propria la musica e la lega alla propria esperienza, alle proprie emozioni..

Io in profumo d'amore vedo questo periodo, quello che sta accadendo nel mondo

soprattutto quando parla del mare che riprende il suo antico colore...
delle coste ritornate intatte....
che l'incubo è dissolto, perso nel passato..che perlomeno sai che rinascerai...perchè l'anima sa come rifiorire

se il mare ha lasciato qualcosa, è da lì che la vita ricomincerà, che l'anima di tanta gente troverà il modo di rifiorire...

Sono d’accordo con voi. La cosa che più mi piace è l’universalità delle canzoni: si adattano a qualsiasi momento e stato d’animo della vita di tutti i giorni.
Quello che mi trasmette Un’alba nuova è una sensazione di speranza e vittoria; il riuscire ad assaporare il nucleo delle cose, il loro frutto, una volta tolta la scorza.

Cari amici del forum, vi ringrazio delle tante risposte (alcune molto belle) che mi avete dato. Sono d’accordo con voi sul fatto che Pino canta quasi esclusivamente l’amore (forse l’unica eccezione è rappresentata da “E’ pericoloso sporgersi”….), in tutte le sue sfumature e dimensioni, lasciando invece ad altri temi sociali o politici.
Mi resta però un dubbio: quando scrive un brano, avrà senz’altro in testa il senso che intende esprimere, comunicare, per quanto suscettibile di rivestirsi delle “colorazioni” personali che ognuno di noi gli conferirà, volta a volta. Qual è allora il significato del brano “Profumo d’amore”? Di quale amore si parla? A quali ferite, a quali incubi fa riferimento? E perché l’amore scaturisce dalla pietà? Pietà nei confronti di cosa? Scusatemi, se sono tanto insistente, ma per me il fascino di una canzone nasce non solo dalle sue sonorità, dal modo in cui viene interpretata, dalle emozioni che trasmette, ma anche da quello che mi rivela, di se stessa, di noi, della realtà.

In effetti piacerebbe anche a me saperlo...è una di quelle canzoni il cui significato non traspare molto..

VORREI ANCH'IO SAPERE IL SIGNIFICATO DELLA BELLISSIMA CANZONE "PROFUMO D'AMORE.."
CHE BELLA.. :wink:
QUALCUNO NE SA QUALCOSA?

Non posso sapere se gli autori di questa canzone (Mogol e Mango) avessero in mente la situazione della ex-Jugoslavia. Sono d’accordo quando si dice che Mango parla soprattutto d’amore nelle sue canzoni: però anche il taglio di lettura che dà Amarillo è interessante. Non che gli autori avessero questo in mente, ma non è da escludere anche una interpretazione di questo genere: il fatto che col tempo un testo possa assumere nelle menti degli ascoltatori significati diversi e anche assolutamente non contemplati dall’autore, testimonia soltanto della forza del testo stesso.
Veniamo alla canzone. Testo senz’altro molto intenso!

Si allude a un passato di rabbia e di frustrazioni, di incubo e addirittura di rischio di “morte”. Forse non una morte fisica, ma la morte dell’amore. Quando un amore muore, o rischia di morire, e sei lì lì, quasi sul baratro, il pericolo che corri è di perdere l’anima. Forse ci sono state situazioni esterne, interferenze che hanno messo a dura prova l’amore; forse ci sono stati condizionamenti e incomprensioni interne alla coppia; forse un momento di confusione e di distacco...
Qualunque cosa sia stata, di fatto la bufera sembra passata e adesso torna la… quiete dopo la tempesta!

Il profumo dell’aria limpida

A chi questo verso non fa ricordare proprio certi momenti in cui l’aria profuma di freschezza e di novità? A me, verso maggio, mi pare addirittura di sentire nell’aria profumo di mare, di salmastro!

Quell’aria limpida è il segno che il peggio è passato, che si può tornare “a quote più normali”: anzi, tutto il mondo appare come nuovo basta… chiudere gli occhi! Sì, perché c’è una visione “letterale” della realtà ma anche una visione interiore, di sogno: è lo stesso motivo per cui l’Australia e l’Africa delle canzoni di Mango, come anche il Mediterraneo, non sono luoghi geografici ma spazi dell’introspezione, della evidenza interiore.
La nuova condizione viene data da un “coro” che dà i brividi, che dà emozione, che colpisce e mozza il fiato: l’evento accaduto è che forse le cose che prima sembravano ostili ora manifestano un volto benevolo. La vita, dopo avere svelato il suo lato oscuro, si mostra di nuovo misericordiosa. Ed è da questa misericordia “corale” delle cose, in cui partecipa anche la gente col suo silenzioso stare vicino, che nasce quella pietà che piano piano ridiventa amore. La pietà, in senso alto, è la capacità di prendere le cose non con asprezza; la capacità di guarire la durezza di cuore: e forse questa durezza era l’incubo “dissolto perso nel passato”. Dando di nuovo fiducia alla tenerezza e alla dolcezza il cuore può rivivere il miracolo dell’amore.
Per questo e, direi, conseguentemente

L’anima sa
come rifiorire
come non morire.

E, laddove l’anima risboccia, rifiorisce, non può che essere una rosa il cui profumo è l’amore.

Buona vita a tutti.

d.Max

Uao d.max!!! Fai interventi da lasciare a bocca aperta :o :D !!

Di la verità...sei tu che suggerisci i testi a Pino :wink: ??? EHEHEH!!!

Si la vedo anche io così, solo non riesco a capire proprio quella "pietà" che ridiventa amore, manca un tassello alla storia così come la canzone ce la presenta..la pietà.. perchè la pietà?

ciao ragazzi ebbene si profumo d'amore e proprio riferita alla guerra in jugoslavia per stessa ammissione del grande pino

e notare come si possa trattare un argomento cosi drammatico e delicato con poesia e sentimento come solo LUI poteva fare

niko

Grande!!! ma davvero Pino stesso lo ha dichiarato?
Appena mi sarà possibile, aggiungerò qualche altra mia osservazione sul brano.
Amarillo

Vorrei aggiungere una manciata di riflessioni a ciò che don Max ha scritto (con la consueta profondità e sensibilità).
La protagonista del brano è una donna, tratteggiata come una vittima che ha sperimentato un dolore angoscioso, opprimente (“l’incubo è dissolto, perso nel passato”), che ha provato un senso di sdegno e di sconfitta di fronte a una realtà insormontabile (“quanta rabbia ci costò, quanta frustrazione”). Non credo che questa scelta sia casuale, così come non è casuale lo sfondo, quell’insistito riferimento al mare intorbidato e alle coste violate, che fa da contrappeso al motivo ricorrente della rinascita in senso fisico e interiore, con quel susseguirsi di aggettivi che evocano un senso di ritrovata freschezza, serenità e purezza (“l’aria limpida”, “le coste ritornate intatte, ancora vergini”, l’anima che rifiorisce).
Mi sembra poco credibile che questo brano sia circoscritto ad un amore infelice, naufragato col suo gravame di delusione, di amarezza, di ferite interiori. Se così fosse, per quale ragione la donna dovrebbe uscirne come una specie di martire, senza responsabilità, senza errori? E perché la pietà della gente (quell’empatia corale nei confronti di chi soffre e sta riaprendosi alla vita) dovrebbe mettere i brividi e mozzare il respiro? Francamente, mi pare un tantino eccessivo, se riferito alla fine di un amore…
Se invece la canzone allude con delicatezza a un’esperienza devastante di orrore, allo scempio della ferocia etnica, all’umiliazione subita dalle donne bosniache… allora, tutto acquista senso: dall’invito a lasciare che la vita irrompa dentro con la sua freschezza e la sua fragranza, al desiderio di restituire l’innocenza al mondo sfigurato, alla certezza che l’anima non si lascia avvizzire, che quando ci rialziamo dal dolore, tutto intorno a noi pare sorriderci, rigenerarsi, rinnovarsi. E anche noi ci uniamo alla pietà corale, in un abbraccio protettivo.

[quote="amarillo"]Vorrei aggiungere una manciata di riflessioni a ciò che don Max ha scritto (con la consueta profondità e sensibilità).
La protagonista del brano è una donna, tratteggiata come una vittima che ha sperimentato un dolore angoscioso, opprimente (“l’incubo è dissolto, perso nel passato”), che ha provato un senso di sdegno e di sconfitta di fronte a una realtà insormontabile (“quanta rabbia ci costò, quanta frustrazione”). Non credo che questa scelta sia casuale, così come non è casuale lo sfondo, quell’insistito riferimento al mare intorbidato e alle coste violate, che fa da contrappeso al motivo ricorrente della rinascita in senso fisico e interiore, con quel susseguirsi di aggettivi che evocano un senso di ritrovata freschezza, serenità e purezza (“l’aria limpida”, “le coste ritornate intatte, ancora vergini”, l’anima che rifiorisce).
Mi sembra poco credibile che questo brano sia circoscritto ad un amore infelice, naufragato col suo gravame di delusione, di amarezza, di ferite interiori. Se così fosse, per quale ragione la donna dovrebbe uscirne come una specie di martire, senza responsabilità, senza errori? E perché la pietà della gente (quell’empatia corale nei confronti di chi soffre e sta riaprendosi alla vita) dovrebbe mettere i brividi e mozzare il respiro? Francamente, mi pare un tantino eccessivo, se riferito alla fine di un amore…
Se invece la canzone allude con delicatezza a un’esperienza devastante di orrore, allo scempio della ferocia etnica, all’umiliazione subita dalle donne bosniache… allora, tutto acquista senso: dall’invito a lasciare che la vita irrompa dentro con la sua freschezza e la sua fragranza, al desiderio di restituire l’innocenza al mondo sfigurato, alla certezza che l’anima non si lascia avvizzire, che quando ci rialziamo dal dolore, tutto intorno a noi pare sorriderci, rigenerarsi, rinnovarsi. E anche noi ci uniamo alla pietà corale, in un abbraccio protettivo.

Personalmente, non sono per niente scandalizzata dal fatto che Pino affronti temi importanti come la guerra nei Balcani. Il fatto che eviti (con sagacia) di prendere posizione per evitare etichettature e strumentalizzazioni politiche, di allinearsi alla “moda” del momento non gli vieta infatti di cantare la propria solidarietà nei confronti di eventi di portata sociale (dopotutto ha studiato sociologia, no?). Ed è una scelta coerente con la sua linea musicale, perchè si tratta in fondo di un modo allargato, ad ampio respiro, di cantare l’amore. Del resto, tutto dipende dal taglio che si dà a una canzone, dalla prospettiva con cui si leggono le cose: più intimista, più “giocata” sulle corde della sensibilità, o più retorica e plateale. E Pino sceglie senz’altro la prima.
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