PICCOLISSIMA COLLINA DEGLI DEI
E' davvero parecchia l'influenza esercitata dalla cultura classica greca , sulla produzione artistica di Mango.
Entrando nel dettaglio ci si accorge che non si tratta soltanto di semplice influenza creativa(sarebbe riduttivo) ,
Il riferimento ad una cultura "altra" (per termini cronologici e culturali appunto) diventa strumento d'analisi ed approfondimento di quello che è la nostra cultura e di quello che implica in se.
Un discorso aperto con l'album "Odissea"[a prescindere dal riferimento inequivocabile del titolo, nei confronti di quella produzione letteraria che testimonia un periodo storico ancora vicino a noi(perchè principio di formazione della cultura Europea) , e le vicissitudini dei nostoi/ritorni , che costituiscono non solo un valore pedagogico per la formazione del fanciullo greco, ma anche un enciclopedia Tribale contenente valori culturali etici e bellici]
Ora andare a carpire di quanto ci sia di pedagogico e di enciclopedico(dal punto di vista etico morale) nella musica di Mango, e' un discorso che si può affrontare soltanto a priori ,
TRATTANDO:
1)L'aspetto ontologico, che scaturisce in ognuno di noi e ci protrae verso una realtà metafisica
dove la qualsiasi cosa , può diventare strumento di conoscenza.
2)L'aspetto doxabile , quindi di opinione per tanto posto in discussione in quanto non fa riferimento
ad una verità assoluta
ed infine
3) l'aspetto empirico legato alla nostra esperienza .
La summa massima d'espressione di questo incontro la trovo riflessa nella frase tratta dal testo di "Primavera":
[Mango – A. Mango]
(la verità io non la so , è uno stato d'animo) puro riferimento alla disciplina filosofica di Protagora,
quindi una concezione relativistica della vita, e soprattutto della verità
Faccio un passo indietro per introdurre la mia questione , mi sposto al 1988 "inseguendo l'aquila"
l'aquila è sinonimo di libertà?
qual'è la chiave epistemologica che lega il concetto di verità con quello di libertà
per essere più chiari che nesso ci può essere
tra quel: "volai da qui , nella verità , nella solitudine , nei silenzi miei dove neanche tu ci sei"
e : "ed io chi sono , l'uomo che sono , io non lo so" [sirtaki]
per me è soltanto l'inizio , aspetto le vostre riflessioni per poter aggiungere le mie!
grazie!
INSEGUENDO L’AQUILA / SIRTAKI / PRIMAVERA
E' davvero parecchia l'influenza esercitata dalla cultura classica greca , sulla produzione artistica di Mango.
Entrando nel dettaglio ci si accorge che non si tratta soltanto di semplice influenza creativa(sarebbe riduttivo) ,
Il riferimento ad una cultura "altra" (per termini cronologici e culturali appunto) diventa strumento d'analisi ed approfondimento di quello che è la nostra cultura e di quello che implica in se.
Un discorso aperto con l'album "Odissea"[a prescindere dal riferimento inequivocabile del titolo, nei confronti di quella produzione letteraria che testimonia un periodo storico ancora vicino a noi(perchè principio di formazione della cultura Europea) , e le vicissitudini dei nostoi/ritorni , che costituiscono non solo un valore pedagogico per la formazione del fanciullo greco, ma anche un enciclopedia Tribale contenente valori culturali etici e bellici]
Ora andare a carpire di quanto ci sia di pedagogico e di enciclopedico(dal punto di vista etico morale) nella musica di Mango, e' un discorso che si può affrontare soltanto a priori ,
TRATTANDO:
1)L'aspetto ontologico, che scaturisce in ognuno di noi e ci protrae verso una realtà metafisica
dove la qualsiasi cosa , può diventare strumento di conoscenza.
2)L'aspetto doxabile , quindi di opinione per tanto posto in discussione in quanto non fa riferimento
ad una verità assoluta
ed infine
3) l'aspetto empirico legato alla nostra esperienza .
La summa massima d'espressione di questo incontro la trovo riflessa nella frase tratta dal testo di "Primavera":
[Mango – A. Mango]
(la verità io non la so , è uno stato d'animo) puro riferimento alla disciplina filosofica di Protagora,
quindi una concezione relativistica della vita, e soprattutto della verità
Faccio un passo indietro per introdurre la mia questione , mi sposto al 1988 "inseguendo l'aquila"
l'aquila è sinonimo di libertà?
qual'è la chiave epistemologica che lega il concetto di verità con quello di libertà
per essere più chiari che nesso ci può essere
tra quel: "volai da qui , nella verità , nella solitudine , nei silenzi miei dove neanche tu ci sei"
e : "ed io chi sono , l'uomo che sono , io non lo so" [sirtaki]
per me è soltanto l'inizio , aspetto le vostre riflessioni per poter aggiungere le mie!
grazie!
INSEGUENDO L’AQUILA / SIRTAKI / PRIMAVERA