Area aperta all'approfondimento dei contenuti degli album incisi da Mango in carriera, da "La mia ragazza è un gran caldo" fino a “L'amore è invisibile”.
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Finalmente il singolo... poterlo ascoltare e riascoltare... affinchè (quasi contraddizione in termini) la sorpresa sia confermata.
Secondo me, siamo di fronte a un grande pezzo. Come ho già detto altrove, musicalmente molto ben congegnato. Da un punto di vista testuale, molto ben pensato e affatto banale.
E dato che il Nostro non si metterà mai a spiegare questa (come nessuna altra canzone!), proviamo un po' a cominciare a entrare dentro a questo testo. Direi abbastanza complesso.

E che portassi con te
non solo i tuoi perchè
ne ho già dei miei da vendere.

Ne La rondine si parlava dei sogni: quelli però non erano in vendita. Troppi perchè ingolfano la vita, l'amore; troppi pochi sogni la frenano?

Quella tua verità
che sola sola sta
seduta sempre in bilico.

Una verità seduta in bilico: una immagine molto fine. Direi quasi "zen": la verità come lama che taglia tutto ma non può tagliare se stessa.

per continuare a credere
che la filosofia
sia contro la poesia.

«Tra filosofia e arte poetica esiste un disaccordo antico»: sapete chi lo diceva? Platone, ne La repubblica, libro X. Platone era certo che la poesia, proponendo una imitazione delle cose (che già erano fenomeni, cioè imitazioni delle idee) non dava una conoscenza della realtà ma offriva solo imitazione di imitazione. Ma Platone stesso subito dopo confessa che quasi gli dispiace di dover condannare così la poesia e spera che venga qualcuno a «dimostrarci che non solo è piacevole, ma anche utile alla vita umana». Povero Platone! Non ha potuto ascoltare Mango.
Questa contrapposizione fra filosofia e poesia ripete in qualche modo la contrapposizione fra i sogni da tenere ben stretti e i perchè di cui si potrebbe anche fare a meno.

Mi piacerebbe...
...che recitassi quei
progetti sugli déi
toccandomi nell'intimo.

L'intimo, l'anima, come ricettacolo di déi, cioè di quelle forze archetipiche capaci di rigenerare ogni amore...

... e poi l'Africa... forse un po' come l'Australia,,,, luogo non geografico... ma immaginale... di vacanza assoluta e di rinascita anche dopo che

il cielo su di te
sospende nuvole
che offuscano il mio credito.

Bene. Penso di non avere esaurito per niente il senso di questa canzone. Coraggio, raccontate la vostra al vento, anche ciò che non sapete...

Buona vita :D

d.Max

Ciao d.Max.
Ultimamente su un altro topic ho detto che non mi trovavo d'accordo con te. Ma su una cosa, in fin dei conti, marginale. La verità è che leggo sempre volentieri i tuoi topic o i tuoi interventi. Li trovo molto "intensi".
Io non avrei mai saputo estrarre dal testo di Ti porto in Africa quello che hai detto tu (addirittura hai scomodato Platone!): mi sembrano molto belli i tuoi spunti.
Alla tua prospettiva molto riflessiva, vorrei aggiungere la mia, un po' più immediata (anche se ritengo che stavolta Mango non trasmetta tramite questa canzone soltanto emozioni): mi sembra che si tratti di un invito a gettarsi, ad abbandonarsi nell'esperienza dell'amore, lasciando perdere (come dici tu) un po' di perchè; lasciandosi sorprendere da un amore che è capace di vincere il tempo (un po' il medesimo concetto di Non moriremo mai).

Ciò che comunque vorrei raccontare al vento è che è davvero una gran bella canzone. C'è da ringraziare il cielo (e tu d.Max ne sai qualcosa in proposito, vero?) per il fatto di poter ascoltare della musica così.

Ciao a tutti :D

Fiore

Ciao Ciao d.Max. ,

veramente bellissima questa tua interpretazione di TI PORTO IN AFRICA :wink: , sta proprio a dimostrare che questo brano non è affatto banale come molti sostengono! :cry: All'inizio mi è subito rimasto in mente il ritornello, ma per il resto della strofa ho impiegato un pò di tempo per "immagazzinarla"...ed abbastanza tempo per farmi un'idea sul senso di questa canzone!

Di difficile interpretazione mi sembra ancora questo verso:
"Mi piacerebbe...
...che recitassi quei
progetti sugli déi
toccandomi nell'intimo."

Salutoni a tutti!

Parlando al vento ho avuto le mie risposte……………

Recitassi quei progetti sugli dei
Toccandomi nell’intimo.

Recitare come discutere i progetti, cioè le Vertità sempre più profonde colpendo l’epicentro di ogni emozione, l’intimo, così ermeticamente nascosto ma chiaramente comprensibile agli occhi di chi ha “orecchie per intendere”.
Se ne LA RONDINE, questa era volata via intraprendendo un cammino sbagliato, ora si è avvicinata alla Verità, ma si trova in bilico e combattuta tra la filosofia = ragione, intelletto, ciò che è materiale e visibile e la poesia = fede, anima ciò che i sensi non possono chiaramente percepire se non attraverso la purezza dell'anima. Ma alla fine PREVARRA’ LA COMPONENTE DELLA POESIA (SAI IO FACCIO IL TIFO……) PERCHE’ E’ LA NATURA INSITA IN QUELLA PERSONA.
Ma fino a quando non prevale la via della poesia le due lune a metà e perfettamente combacianti non potranno librarsi verso un orizzonte non limpido, perché ci saranno sempre delle nuvole che le offuscheranno e impediranno al calore del sole di filtrare e originare l’ORO naturale.

IL MIO CREDITO = inteso come compito da assolvere che se non si è supportati dalla propria luna a metà rischia di indebolirsi.

Certo d.Max Africa come Australia ma io aggiungerei anche come Avalon la terra perduta e così lontana……

Ciao Angelo Celeste.....e grazie per la tua interpretazione! :wink: Molto bella davvero!

PIOVONO I PENSIERI E LA MENTE VA

Care Luna e Pioggia sapete quante cose vorrei scrivere, ma a volte penso che in qualche modo, con le interpretazioni possa, svilire il significato e la magia che Pino ha voluto cristallizzare in quella canzone.

LA SIMILITUDINE E’ UN ARTE SAI
MA E’ ANCHE UN LIMITE.

Benvenute e a presto.

Salutatemi la bellissima Umbria dove ho lasciato un piccolissimo frammento del mio cuore…..

Ciao Angelo celeste! :wink:
A noi piace molto leggere le diverse interpretazioni che te, e tutti gli altri amici del forum date :wink: non crediamo che ciò svilisca il significato che Pino gli ha voluto dare!!!! Le canzoni possono avere diverse interpretazioni, che differiscono sia da quella che gli ha dato l'autore e sia tra tutti i dversi ascoltatori...a seconda del loro stato d'animo ecc...!!! Forse il bello è proprio questo, una canzone può far volare l'immaginazione, fantasticare! :wink:
Grazie per il benveuto!
Salutoni

P.s. Ti saluteremo certamente la nostra regione alla quale siamo molto legate!
:P

Io sono solito cercare di capire qualcosa facendo riferimento a qualcos'altro che magari non c'entra niente: non so se facendo così rendo più complicate le cose. Giudicatelo voi. E comunque spero sempre che certi discorsi possano stimolare la riflessione e magari altre e più ricche interpretazioni. Giustamente è stato rilevato che il passaggio della canzone che dice

Mi piacerebbe...
...che recitassi quei
progetti sugli déi
toccandomi nell'intimo

è abbastanza complicato. E qui vorrei approfondire un po' l'interpretazione che gli voglio dare io. Se in precedenza ho voluto scomodare Platone (come hai detto tu, carissimo Fiore!), qui vado a scomodare Jung, un "grande" della psicologia del profondo. E' lui che ha parlato di un inconscio profondissimo, comune a tutti gli uomini, sede di quelli che lui chiama "archetipi". Gli archetipi sarebbero strutture primordiali della psiche che determinano la nostra visione delle cose, le nostre scelte e i nostri comportamenti.
Secondo Jung, anticamente gli archetipi sarebbero stati contenuti inconsci che si sarebbero proiettati all'esterno diventando delle "persone divine": gli déi appunto. Effettivamente gli archetipi hanno un "potere" su di noi tale che gli si può dare davvero un attributo divino. Non a caso uno di questi archetipi è, per esempio, Eros, dio dell'Amore: l'amore è qualcosa che quando ti viene incontro è difficilmente controllabile. Ha appunto una forza sovrumana, divina. E può diventare una malattia.
"Recitare progetti sugli déi" significa allora riconoscere in noi, presenti e agenti nella nostra vita, queste forze archetipiche: non banalizzarle, non credere che siano tutte storie. Jung dice infatti: «Se si nega l'esistenza degli archetipi-déi (ho semplificato così una espressione un po' più difficile!), illudendosi di eliminarli con una semplice critica del nome (cioè pensando che siano solo fantasie inventate dagli uomini), non è più possibile comprenderne l'effetto, che continua tuttavia a permanere» (JUNG, Il segreto del Fiore d'oro). Invece si tratta, come dice giustamente il testo della canzone, di recitare quei progetti, di dare a queste forze la "parte", il "ruolo" (proprio anche in senso teatrale) che gli spetta, lasciandosi toccare nell'intimo. Altrimenti, come dice ancora Jung poco sotto: «Le divinità sono diventate malattie... Non è del tutto indifferente qualificare qualcosa come "mania" oppure invece come un "dio". Servire una mania è riprovevole e indegno, mentre servire un dio è molto più significativo e al tempo stesso ricco di prospettive».

Quindi non rimaniamo SENZA DEI (vedi anche la canzone ORO).

d.Max

:D Carissimo d.Max,
mi ha molto interessato il tuo ultimo intervento su questo topic. Se non altro perchè se Jung ha scritto un libro dal titolo Il segreto del Fiore d'oro chi più di me (che mi chiamo Fiore) ha il dovere di leggerlo? Così ci si accultura un po' :D .

A parte gli scherzi, voglio dare anche la mia interpretazione di quel passaggio che desta un po' di difficoltà:

Mi piacerebbe...
...che recitassi quei
progetti sugli déi
toccandomi nell'intimo

Io però, a differenza di te d.Max, lo legherei col contenuto interno del testo e in particolare con quel che segue. Voglio dire che secondo me qui il testo esprime un desiderio: si desidera cioè che ci si abbandoni all'amore senza tante resistenze (i perchè della 1^ strofa), considerandolo da un punto di vista più ampio (gli déi, e qui può tornare anche quello che hai detto tu, d.Max, rifacendoti a Jung) piuttosto che i "se" e i "ma" della vita "sospendino nuvole/ che offuscano il mio credito". Se è vera la frase incisa nel singolo "l'amore uccide il tempo" è vero altresì che

il non-amore
ruba il futuro.

Ciao a tutti.

Fiore.

Non è sbagliato capire un concetto partendo dal suo opposto o da qualcosa che apparentemente non abbia niente in comune.
Pensiamo al conflitto imperante tra Scienza e Religione, sorelle di un’epoca lontana e ormai diventate estranee poiché collocate su due binari paralleli. Ricordate come nei sacri templi delle grandiose civiltà di un tempo sapere scientifico e “conoscenze superiori” erano in stretto rapporto?
D. Max, hai citato il passo di Platone La Repubblica, libro X. Ma Platone ha, anche, definito, nel CONVITO (cap X), con “Amore platonico, l’Amore della Venere Celeste”, che attraverso la contemplazione della bellezza terrena ci innalza lungo la scala sublime che si slancia verso il cielo sempre più in alto, fino alle vette radiose ed eterne del “Bello in sé” dove il celeste pudicamente si svela all’occhio della mente.
Anche Giovanni Damasceno avvertì che per il tramite della forma visibile, il nostro pensiero deve essere trasportato e in uno slancio spirituale innalzarsi fino all’invisibile maestà di Dio. E Pitagora con la sua curiosa “Musica armoniosa delle Sfere” ?
Tutto questo per dirti che sì, sono d’accordo con il tuo modo di capire qualcosa, però penso che non è con gli sforzi dell’intelletto legato ai sensi e alla volontà diretta del subconscio (patria di Jung…..) che si vince sempre il desto Cherubo dalla spada fiammeggiante!!!. Quanto diverso è affermare intellettualmente un frammento della verità, di quella “Verità che ci farà liberi”, DAL SENTIRLA DENTRO DI SE’.
Giustamente hai citato il passo di ORO, “Senza Dèi” e mi viene in mente il passo biblico “siate Dèi”….
“Progetti sugli dèi”…… “Io vorrei raggiungerti in trasparenza tutto è vedere te con i vestiti e senza….. (Amore per Te)…..
Come è chiaro il collegamento al passo biblico “La carne e il sangue non possono ereditare il Regno di Dio” S. Paolo prima lettera ai Corinzi.

Saluti a tutti

LICIA

Buongiorno a tutti...
leggo interessata tutte le vostre considerazioni e risposte! e non posso fare altro che pensare :shock: "CASPITA"! che fans acculturati che ha il nostro PINO!.....allo stesso tempo penso che forse "l'operazione" di voler "sviscerare" :? a tutti i costi un testo non sia poi cosi' bella....non lo so , è una mia sensazione..... :( :( :( :(
saluti a tutti
Monica

Ed io mi chiedo....senza scomodare filosofi e poeti del passato...
E se "I progetti sugli Dei" fossero profondi pensieri d'amore eterno, scaturiti dalla voglia di rincorrere un progetto di vita a due, destinato a durare per tutta la vita? Il famoso giuramento d'amore eterno, come eterni sono gli Dei?....
Caratteristico stato d'animo nella fase d'innamoramento, che ci predispone ad accogliere l'altro-a con prospettive di realizzazioni serie e durature, che quindi ci toccano in prima persona..."Toccandomi nell'intimo"
Il bello delle canzoni di Pino sta proprio nell'interpretazione personale di ognuno di noi, giusta o sbagliata che sia, per fortuna siamo liberi di farlo....l'importante è parlarne con serenità. Ciao a tutti :roll:

Ringrazio tutti coloro che stanno intervenendo su questo topic rendendolo, attraverso l'espressione rispettosa del proprio punto di vista, interessante. Mi scuso se a volte i miei discorsi possono sembrare un po' troppo cerebrali: ma sono fatto così! Comunque non crediate che io nelle canzoni ricerchi solo concetti e collegamenti eruditi: la prima cosa che voglio è il senso di vacanza, abbandono assoluto... raccontando al "vento musicale" tutto, anche quello che non so...

Ciao a tutti :D

d.Max

Mi scuso in anticipo se propongo un'interpretazione che trascende da quella originaria dell'autore ma io nella contrapposizione tra filosofia e poesia ci vedo l'eterno "conflitto" fra razionalità e sentimento, tra sapere e sentire. Tali argomenti hanno caratterizzato per interi secoli il pensiero filosofico (restando in tema di filosofia) vedi l'illuminismo, contrapposto al romanticismo, poi ancora il positivismo e così via. A mio parere la filosofia viaggia parallelamente alla poesia e paradossalmente direi che il loro legame è necessario, non c'è l'una senza l'altra. E forse in qualche modo l'interpretazione del nostro Mango è proprio quella di continuità tra le due, nel senso che la verità, sempre in bilico continua a separare la ragione e il sentimento quando invece dovrebbe vederli vincolati l'una all'altro, perchè partono entrambi dall'anima..
un bacio a tutti
Emanuela

Siamo a più di un mese dall'uscita ufficiale del singolo Ti porto in Africa e poi dell'album. Io continuo a credere che sia una grande canzone di Mango. In questi ultimi tempi mi è capitato di farla ascoltare a molte persone, ad alcune ho regalato il CD: vi assicuro che i commenti sono stati tutti positivi, soprattutto da parte di chi non aveva mai seguito gran che il Nostro. Secondo me il significato di questo album è anche questo: farsi conoscere come artista estremamente complesso e eclettico, capace di interpretare vari generi musicali e di scrivere dei testi di grande intensità.

Una cosa ancora: un bacione :wink: a Melina/Emanuela per la sua chiarezza e sintesi. Non mi sembra che la tua interpretazione trascenda quella dell'autore: hai azzeccato in pieno invece quello che il testo della canzone vuol dire.

Buona vita a tutti.

d.Max
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