da
d.Max » dom ago 01, 2004 4:52 pm
Il senso generale di questa canzone è quello, naturalmente, che ha affermato l'autore: è un invito a superare i limiti nell'amore. Questo perchè una cosa che davvero l'amore non sopporta è avere limiti.
Ma è bello vedere come la canzone articola questo concetto.
Comincia con un invito a lasciare perdere i "perchè", i "però"; a fare in modo di non attaccarsi alla propria "piccola verità", "seduta sempre in bilico". E' necessario andare oltre quelle distinzioni che troppo goffamente separano le cose importanti della vita (filosofia e poesia): partire dall'anima significa partire da quella dimensione che "tutto può accogliere", perchè «
I confini dell'anima, nel tuo andare, non potrai scoprirli, neppure se percorrerai tutte le strade: così profonda è l'espressione che le appartiene» (ERACLITO). E così l'anima è davvero l'Africa, intesa come luogo immaginale dove è possibile l'incontaminato.
Dopodichè c'è un invito a richiamarsi agli Dèi, cioè a quella visione divina delle cose della vita, in cui il vissuto viene colto in trasparenza.
Ma poi dice:
Vorrei poterti dire
quanto si fa scuro
il mio orizzonte limpido,
se il cielo su di te
sospende nuvole
che offuscano il mio credito.
Il credito penso sia la disponbilità ad accogliere l'altra persona; la capacità di immaginare il futuro; la fiducia nella vita e nell'amore. Ebbene, ci può essere pure qualcosa che offusca questo credito, ma nonostante questo l'Africa può essere disponibile. E' la capacità di far posto a tutto, di "raccontare al vento anche quello che non so".
Buona vita a tutti.
d.Max
P.S.: non sono solo canzonette!