Area aperta all'approfondimento dei contenuti degli album incisi da Mango in carriera, da "La mia ragazza è un gran caldo" fino a “L'amore è invisibile”.
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La vita è sempre
quel darsi intensamente all’anima

Questi versi di Chissà se nevica mi si sono stampati dentro, non solo perché fanno parte di un passaggio coinvolgente della canzone, ma soprattutto per ciò che queste parole dicono: ancora una volta Mango riesce a unire suono e senso e a far calare nel cuore verità forse sapute da sempre ma di cui si perde spesso il ricordo.

L’anima è una parola abbastanza presente nell’arte di Pino: quando non è chiamata esplicitamente per nome, essa comunque è come se sorridesse dietro le quinte e desse alla musica e alle parole il loro vero motivo e la loro spinta. Tanto che molti di noi (e io fra questi) hanno definito Pino “poeta dell’anima”. Non dell’anima intesa come concetto filosofico o religioso, ma intesa soprattutto come quel respiro vitale profondissimo e sottilissimo che è la scaturigine del nostro essere. Mi piace proprio pensare all’anima come a un soffio, un alito, un silenzio, un respiro appunto che ci unisce al respiro cosmico e ci fa anelare al bacio di Dio.
Forse allora capiremo che tutte le musiche non sono che un palpito del “cuore sacro” della realtà, in cui si esprime una voce, un richiamo.

Pino dice, giustamente, citando Adorno che la vera moralità consiste nel non sentirsi mai a casa: aveva già pronunciato un concetto del genere, parafrasandolo, quando scriveva che “è destino d’autore il cammino”. Ma penso anche che non ci possa essere nessun luogo dove noi possiamo sentirci davvero a casa nostra poiché casa nostra è un “non-luogo”, la nostra anima appunto, i cui confini sono, come dice Pino, mare, amore e dolore. Il darsi intensamente all’anima allora esprime, per così dire, il senso stesso della vita: cioè fare spazio a quel tesoro interiore di cui ognuno è dotato e rispettare e venerare il medesimo tesoro nel cuore dell’altro.
La mistica sufi parla di un ta’wil, che significa “ritorno a casa”, “riportare le cose a casa loro”: forse il darsi intensamente all’anima è proprio il nostro ta’wil, il ritrovare la nostra vera dimora o, almeno, la strada verso di essa.
Certo è che l’incontro e il confronto con la propria anima, con la propria interiorità, non sempre è facile e non sempre è piacevole: è un cammino lungo “fra inquietudine e sentimento”. Ma ne varrà la pena (è una affermazione - ! – ma anche una domanda - ? - ):

Forse che fra cent’anni e mille amanti
ti prenderò per mano io soltanto.

Buona vita a tutti.

d.Max

Il tema della canzone è un amore che finisce. Può far parte della storia di ciascuno, la storia della vita, quella storia che racconta che è successo questo... poi questo... poi quest'altro...

Ma è poi vero che un amore finisce? O forse finisce, per qualche ragione incalcolabile, la nostra pazienza di portarlo con noi?

Probabilmente quel dirti addio
non è conveniente

La canzone mi sembra che parli proprio di un ripensamento, del momento appena successivo a quell'addio che è scappato dalle labbra, in cui si scopre però che c'è anche un'altra storia: quella dell'anima, appunto. Non so se sia in generale possibile mettere un "punto e fine" a un amore: per quanto mi riguarda, penso di no e mi piace pensare di no...

buona vita a tutti.

d.Max

Per me non si tratta di un amore che finisce, ma di un amore ancora in corso, anche se inquieto, che puo' sembrare finito o pensiamo di farlo finire perche' c'e' troppa inquietudine dentro.
A me e' capitato in passato di vivere un amore molto forte, intenso, ma inquieto, e tante volte volevo farlo finire perche' il cuore sembrava non farcela piu'...troppi alti e bassi...troppi momenti di luce e poi di nuovo buio.
Quindi, la mia interpretazione e' che quell'addio, si vorrebbe dirlo tante volte perche' ci si vorrebbe liberare di quell'inquietudine, ma poi si ha un ripensamento perche' "tu sei sempre bella" per me e non ce la faccio a dirti addio perche' ne soffrirei. Ti amo troppo ancora.
Nei momenti di solitudine e di riflessione con la propria anima, quando il suo passo non c'e' e non c'e' serenita', c'e' solo un grande amore nel cuore e con tanta tenerezza ci si chiede se e' giusto sperare di far rifiorire qualcosa che forse sta per tramontare e ci si chiede se magari torneranno quei momenti in cui pure i salici piangenti sorridevano del nostro amore. Ecco, per me e' una canzone che parla di un amore da salvare, quindi e' una canzone di forte speranza e fede in un amore, anche se con qualche indecisione se e' giusto o no...della serie...forse che sia giusto, forse che no.

Poi, grazie a Don Max che ha offerto questo spunto di riflessione, mi rendo conto ancora una volta ed ancora di piu' di come il nostro Mango sia proprio un'abile maestro dei sentimenti...un vero conoscitore di ogni sfumatura dell'animo umano, ma questa non e' una novita'...ma ogni volta ci lascia senza parole.
E poi, non so se sia un mio limite,ma mi rendo conto di quante riflessioni nascono da un testo solo dopo aver ascoltato la ritmica, la melodia della canzone e dopo aver visto la sua grande faccia cosi' intensa che arricchisce ancora di piu' un testo del genere con i suoi sorrisi,i suoi movimenti, i suoi sguardi.
Un grande pezzo. Mango ancora una volta ha saputo fare centro nel mio cuore e credo nel cuore di tutti noi!
E la storia, la nostra storia con Mango continua!

Grazie alla registrazione ho già ascoltato varie volte la canzone. Ogni volta vi scopro qualcosa di nuovo, un passaggio, una parola che prima non avevo notato. E poi la musica... c'è poco da fare: Mango sa perfettamente dove vuole portarci!
Anche se nei vari commenti non è stato molto notato (almeno da quello che posso vedere sui giornali e nei passaggi televisivi che parlano del Festival), penso che la canzone di Mango sia quella che rappresenta di più la novità e che getta uno sguardo oltre la "musica italiana". Ma anche questo noi, estimatori della sua arte, sappiamo bene.

Anche secondo me il centro di questa canzone sta proprio nel richiamo all'anima, "dimora", come dice d.Max, delle cose più preziose e quindi dell'amore. Mi è poi molto piaciuto Tommaso (tichiami così vero?) quando parla di amore inquieto: quell'inquietudine che è, come dice il testo, dolore ma anche distesa di mare, pensiero e sogno, perchè ha dentro una bellezza che è "per sempre". Dunque, può finire un amore? Possiamo metterci un "punto e fine"? Ma come si può mettere un "punto e fine" alla storia della propria anima?

Fiore

P.S. In bocca al lupo, Mango: stasera con Laura sarà davvero un sogno! :shock:

Sono d'accordo con l'interpretazione fatta da seduto all'ombra... già, più che un amore finito è un amore tormentato, un concetto ormai ben noto alle mie orecchie perchè è una cosa che vivo sulla pelle, nella mia quotidianità.Erich Fromm diceva: "Amore significa donare noi stessi senza garanzia, amore vuol dire donarci senza riserve, nella speranza che il nostro amore determinerà il prodursi dell'amore nella persona amata". Alle volte però resti scottata di brutto ma in fondo per sapere una cosa, per poter dire di conoscerla davvero, è necessaria sperimentarla sino in fondo a costo di farsi male!!! Al di là della persona ironica che sono beh... anche io ho i miei disagi personali, nella mia vita sentimentale!!! "Volevo dirti adesso che il sogno mio di adesso è per te" Si, il mio sogno è rivolto al mio lui... un bel sogno, più che un sogno è una speranza, la speranza che cambi, speranza nel domani, chissà se il tempo riuscirà a smussare le nostre incompatibilità, troppe incompatibilità per i miei gusti... "Se da un tramonto è giusto prendere un fiore che possa rifiorire ancora" Chissà se a quest'amore che sta per spegnersi è possibile dare uno spiraglio di luce!!! "Quell dirti addio non è conveniente" Logicamente si che non è conveniente, non sò l'esperienza degli altri ma quando si ama intensamente e si passa molto tempo con la persona che ami ci sono dei ricordi, delle esperienze, dei luoghi comuni che continuano a far parte della tua esistenza anche dopo la fine eventuale dell'amore stesso!!!! Come si può avere n'altra storia con un altro, come potrai condividere con lui le stesse cose? Ci riuscirai? Allora pensi, ripensi, sei nel letto che ti danni l'anima perchè vorresti porre fine a questa storia che più che storia d'amore è diventata uno strazio!!! Ma non ci riesci, ci provi, fai il grande passo, non ti senti per un pò e poi... già... poi ritorni sui tuoi passi, decidi di riprovarci, forse sarà la volta buona, forse le cose cambieranno, "forse i salici rideranno ancora nel dondolare questo amore", del resto la speranza è sempre l'ultima a morire!!! Ma personalmente mi chiedo, perchè straziarsi l'anima così? Perchè? Perchè non sono in grado di decidere della mia vita, perchè ti senti immensamente debole e preferisci scegliere la via più facile?

Mango sa perfettamente dove vuole portarci!

Nulla di più vero!
Abbiamo fatto di lui il mezzo catalizzatore grazie al quale riusciamo a tirare fuori ciò che teniamo nascosto nei meandri della nostra anima o che addirittura non sappiamo neanche di avere.
" Darsi all'anima",per me, significa concedere a noi stessi la consapevolezza dei nostri desideri, delle nostre passioni e di tutto quello che bisogna al nostro vivere.......al nutrimento dell'anima; l'anima come è intesa da d. Max.
E credo anche, come egli stesso sostiene, che per l'essere umano, a volte guardarsi dentro non è facile........tornare a casa non è facile.

Francesca
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