Benvenuta Manghita forever!!!
Mina
Mina
Occhidolci,il tuo sentire non è il mio, però mi hai colpito molto........
occhidolci ha scritto: mi sembra di ascoltare le concitate considerazioni di chi, fresco di una grave perdita, non ha più una vita e cerca nel cielo le risposte che la ragione non sa trovare…..
Pur cominciando negando la realtà ("non esiste quell’attimo che ho perso, che scappa sempre con i tuoi vestiti addosso") quasi un non voler accettare che il passato, vestito di Te, possa essere scappato via così, fuggito fra le dita… si prosegue nel tormento, nell’innegabile consapevolezza che in fondo "non esiste che è scontato che esistiamo" così come non c’è manto di neve così spesso che possa ovattare questo immenso dolore. Sì, ora non ci sei più, e non esiste più nemmeno il mondo, la natura, la mia natura…..
Ma poi la svolta.
Questo aggrovigliarsi di pensieri, in balia di un destino che tiene le redini del gioco e spesso ci lascia soli in un deserto di sabbia, mentre il dolore va via via crescendo come Luna piena liberato in una lacrima, è infatti intervallato da un moto di speranza: Ma “forse esisti Tu, paragrafo del cielo….. e allora esiste il cielo", ossia forse posso ritrovarTi in un’altra dimensione, forse sei diventato il mio paragrafo di Cielo, forse ora sei luce e aria e vento e ……. dai forma al mio credere esista un Cielo….
Ed è là che mi rifugio, là dove "a volte volo per Te", un posto dove sento di poterTi quasi parlare, dove trovo inchiostro per scrivere ancora di Te al mio cuore, un posto per non dimenticarTi……
Certo, "non so se tutto questo è un confine"… in fondo chissà se riuscirò mai, se sarò davvero in grado di rapportarmi ancora con Te in questa dimensione, in quello che potrebbe diventare davvero "uno spazio, sempre nuovo con Te"…… ma ne troverò il modo, ne troverò la forza?
Eppure non c’è risposta, soltanto quel "forse” a cui aggrapparsi mentre il cuore ancora vuol scrivere di Te….
Monia ha scritto: Mi ha emozionato e molto commosso la tua lettura di questa meraviglia, Occhidolci...: hai toccato alcune corde che temo di far vibrare e hai liberato tutto il loro canto in un pianto. Ti ringrazio di questo.
In questi giorni di fiori, di commemorazioni, di visite da fare, io me ne sto qui, in una forma di rifiuto...perchè dentro me non ne trovo il senso.
In questo momento sento la mancanza di quella fede che mi potesse far credere che tutto non finisce con la fine della vita, che esistesse uno spazio nuovo al di là di questo. Sì, adesso vorrei credere di poter parlare ancora con Lui, che lui possa ancora sentirmi in qualche modo ....
Ma non ci credo...
Dentro me Ti cerco, dentro me Ti scrivo...mi rimane solo questo...
Lory cs ha scritto: Mi fa pensare all'alternarsi dei miei lunghi ed intensi silenzi, quando ogni pensiero mi porta ad analizzare la personale interiorizzazione delle cose, alle irrazionali risposte a cui attingo in relazione al dogma, i quali lasciano profondi e dubbiosi solchi che segnano l'anima.
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