Questo albero delle fate porta frutti gustosi e pieni di sapore. Mi capita che a ogni ascolto mi porto dentro una canzone, una frase, un ritornello, una musica che mi fa compagnia nelle ore della solitudine e dell'impegno. Riempie i momenti della vita, quei momenti in cui rischieremmo di affondare e naufragare nel mare dei ricordi se non fosse per un appiglio e tale appiglio è appunto L'albero delle fate: ogni canzone un frutto, ogni frutto un sapore, ogni musica un sottile sentiero pieno di delicati e caldi colori.
Così mi sono ritrovato in queste ore a farmi cullare dalla musica di questa "emozione" in note: perchè, se vogliamo, davvero non esiste nulla, tutto può essere relativizzato in questo nostro angolo di mondo. Fuorchè quel
paragrafo del cielo
che dà consistenza al cielo, altrimenti troppo incombente.
E' negli occhi di questo "tu", angolo d'infinito, sorprendente disegno d'Altissimo, che si può riconfigurare il proprio spazio
non so se tutto questo è un confine
o uno spazio sempre nuovo con te.
Confine, limite o spazio sempre nuovo? Come dice in un'altra canzone, La saggezza e il pane, "quel piccolo infinito/ che non è mai finito con te": forse che tutti siamo questi piccoli infiniti? Forse che l'amore dilata il cuore verso uno spazio nuovo, un "nuovo cerchio"?
E' piena di profonda intensità allora quel
dentro me ti cerco
dentro me ti scrivo di te.
Quel "tu" vicino, presente, cercato come unico paragrafo di realtà che dà senso alla realtà, lo si ritrova ancora più vicino, lo si ritrova dentro, lo si ricerca dentro: ed è lì che inizia un nuovo colloquio interiore. Quanta improvvisa verità c'è in queste parole: è come ritrovare in sè il regno di "Fantasia" per sconfiggere il nulla che avanza e iniziare una nuova Storia infinita. E quanti ricordi evocano queste parole: una vera e propria colonna sonora per un amore, passato presente o futuro. Non importa: importa solo se "dentro me ti scrivo".
Buona vita a tutti.
d.Max
Così mi sono ritrovato in queste ore a farmi cullare dalla musica di questa "emozione" in note: perchè, se vogliamo, davvero non esiste nulla, tutto può essere relativizzato in questo nostro angolo di mondo. Fuorchè quel
paragrafo del cielo
che dà consistenza al cielo, altrimenti troppo incombente.
E' negli occhi di questo "tu", angolo d'infinito, sorprendente disegno d'Altissimo, che si può riconfigurare il proprio spazio
non so se tutto questo è un confine
o uno spazio sempre nuovo con te.
Confine, limite o spazio sempre nuovo? Come dice in un'altra canzone, La saggezza e il pane, "quel piccolo infinito/ che non è mai finito con te": forse che tutti siamo questi piccoli infiniti? Forse che l'amore dilata il cuore verso uno spazio nuovo, un "nuovo cerchio"?
E' piena di profonda intensità allora quel
dentro me ti cerco
dentro me ti scrivo di te.
Quel "tu" vicino, presente, cercato come unico paragrafo di realtà che dà senso alla realtà, lo si ritrova ancora più vicino, lo si ritrova dentro, lo si ricerca dentro: ed è lì che inizia un nuovo colloquio interiore. Quanta improvvisa verità c'è in queste parole: è come ritrovare in sè il regno di "Fantasia" per sconfiggere il nulla che avanza e iniziare una nuova Storia infinita. E quanti ricordi evocano queste parole: una vera e propria colonna sonora per un amore, passato presente o futuro. Non importa: importa solo se "dentro me ti scrivo".
Buona vita a tutti.
d.Max