Vorrei subito comunicare tutta la commozione che ho provato ascoltando questo magnifico pezzo in cui Mango duetta con Dalla. E' un testo che sento particolarmente vicino: anche se io non sono un artista è però vero che pure per un prete spesso
c'è un sipario
da aprire prima di entrare,
prima di cantare.
Se l'artista può vivere con un certo disagio la doppia realtà di star idolatrata e di persona normale, anche per un prete a volte è difficile mettere insieme il ruolo "istituzionale" (che spesso la gente ti proietta addosso) col fatto di essere una persona, che ha una storia, degli affetti, un cuore che palpita per un amore.
Anch'io sono
"quello della strada",
quello che ci incontra sempre
e pretende da me chissà cosa, risposte che non ho, capacità che non possiedo, mezzi e risorse che non sono alla mia portata.
Vorrei dire a Pino che condivido esistenzialmente quella condizione in cui
allora sì che siamo persi,
persi nel nostro tormento,
oppure siamo forti,
forti come il vento
che ci separa sempre
da un altro destino.
Beh, amici che ci volete fare? Quando ho ascoltato queste parole sono scoppiato in lacrime. Troppo belle. Troppo vere. E così, pur non essendo io un artista, anche nel mio piccolo sperimento quei limiti a cui appartengo
quelli che tu non hai visto mai.
Perchè la gente ci vuole perfetti, vorrebbe che noi (va bene se metto tutti insieme, artisti e preti? Mah!) avessimo la forza anche per gli altri, la fede anche per gli altri. E' solo accettando i nostri limiti, accogliendo le ferite, quelle ferite inferte dalla vita alla nostra umanità che possiamo entrare nell'assoluto stupore.
Ma quale amore,
quale amore ci aspettava
se non quello indifeso,
maltrattato, ucciso, offeso,
ma per che cosa?
Non so voi, ma io qui ci vedo le braccia e le mani crocifisse di Gesù, l'immagine stigmatizzata di S.Francesco l'«alter Christus», figure universali di ogni dolore e di ogni compassione.
Mi perdoni Mango se ho voluto riferire questo bellissimo pezzo anche a me stesso e alla mia esperienza; scusatemi tutti voi amici se mi sono un po' "confessato", ma il fatto è che in questo testo mi sono sentito specchiato.
A che servono gli Angeli
se non hanno un cuore come noi.
Aspettando il mio Angelo...
Buona vita a tutti.
d.Max
c'è un sipario
da aprire prima di entrare,
prima di cantare.
Se l'artista può vivere con un certo disagio la doppia realtà di star idolatrata e di persona normale, anche per un prete a volte è difficile mettere insieme il ruolo "istituzionale" (che spesso la gente ti proietta addosso) col fatto di essere una persona, che ha una storia, degli affetti, un cuore che palpita per un amore.
Anch'io sono
"quello della strada",
quello che ci incontra sempre
e pretende da me chissà cosa, risposte che non ho, capacità che non possiedo, mezzi e risorse che non sono alla mia portata.
Vorrei dire a Pino che condivido esistenzialmente quella condizione in cui
allora sì che siamo persi,
persi nel nostro tormento,
oppure siamo forti,
forti come il vento
che ci separa sempre
da un altro destino.
Beh, amici che ci volete fare? Quando ho ascoltato queste parole sono scoppiato in lacrime. Troppo belle. Troppo vere. E così, pur non essendo io un artista, anche nel mio piccolo sperimento quei limiti a cui appartengo
quelli che tu non hai visto mai.
Perchè la gente ci vuole perfetti, vorrebbe che noi (va bene se metto tutti insieme, artisti e preti? Mah!) avessimo la forza anche per gli altri, la fede anche per gli altri. E' solo accettando i nostri limiti, accogliendo le ferite, quelle ferite inferte dalla vita alla nostra umanità che possiamo entrare nell'assoluto stupore.
Ma quale amore,
quale amore ci aspettava
se non quello indifeso,
maltrattato, ucciso, offeso,
ma per che cosa?
Non so voi, ma io qui ci vedo le braccia e le mani crocifisse di Gesù, l'immagine stigmatizzata di S.Francesco l'«alter Christus», figure universali di ogni dolore e di ogni compassione.
Mi perdoni Mango se ho voluto riferire questo bellissimo pezzo anche a me stesso e alla mia esperienza; scusatemi tutti voi amici se mi sono un po' "confessato", ma il fatto è che in questo testo mi sono sentito specchiato.
A che servono gli Angeli
se non hanno un cuore come noi.
Aspettando il mio Angelo...
Buona vita a tutti.
d.Max