Area aperta all'approfondimento dei contenuti degli album incisi da Mango in carriera, da "La mia ragazza è un gran caldo" fino a “L'amore è invisibile”.
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Sicuramente molti si aspettavano che io aprissi il topic su Francesco, la canzone dedicata al Santo di Assisi. E quindi eccomi qua, a gettare il sasso nello stagno.
Già altri cantautori si sono occupati dell'assisiate: uno fra tutti, Branduardi con L'infinitamente piccolo. La sua prospettiva è però quella di un Francesco che ha già fatto la scelta di Dio. La cosa originale del Nostro è invece il fatto che ha voluto fare come una zoomata sul momento della conversione del santo, sui suoi pensieri, su quella soglia di Mistero che in quell'istante si è aperta davanti a lui.

Questa canzone potrebbe essere introdotta da ciò che S.Francesco stesso dice circa la sua conversione (Testamento del 1226, in Fonti Francescane):

«Il Signore concesse a me, frate Francesco, d'incominciare così a fare penitenza, poichè, essendo io nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di anima e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo.»

Unicamente da questa dolcezza nuova ("come se/ fosse giorno nuovo in me") comincia la santità di Francesco: una santità che con grande semplicità e naturalezza servì sempre il suo "azzurro/ nobile sposo dei secoli" (ha ragione Mango a provare dei brividi a cantare queste parole!). Penso che il Nostro abbia colto l'altezza anche misitica del santo d'Assisi:

Io sono l'ultima
luce possibile.

Vi saluto tutti, amici del forum e dello staff, con le parole con cui S.Francesco concludeva le sue lettere:

Il Signore vi dia pace.

d.Max

P.S.: l'attenzione di Mango per S.Francesco non deve essere nuova. Vedendo le immagini del concerto di Arezzo, trasmesso da videoitalia, a un certo punto mi accorsi che Mango portava al collo un TAU, simbolo che Francesco riprese dalla bibbia e con cui firmava le sue lettere. Era un segno di salvezza che ricordava la forma della croce nonchè la lettera 'T' maiuscola con cui inizia la benedizione francescana:

Ti benedica il Signore e ti custodisca
Ti mostri il suo volto e abbia misericordia di te.
Ti volga il suo sguardo e ti dia pace.

Hai visto don Max perchè ho pensato a te? Continua a illuminarci, ciao Renza

FRANCESCO la considero una dichiarazione d’amore nei confronti della fede, una riconferma e un ritorno a casa. Ascoltando e riascoltando il brano è come se avessi intravisto il cammino spirituale del Santo di Assisi: il suo totale abbandono delle cose materiali, la riscoperta della semplicità di ogni cosa che ci circonda e l’amore per tutte le creature. Percorrendo il “sentiero” che conduce alla luce si possono trovare ostacoli che sembrano invalicabili, ma solo abbandonandosi alla bontà di Dio, messaggero per mezzo dei suoi Santi e dei suoi Angeli, possiamo trovare la forza per superarli.

Io sono l’ultima
Luce possibile

Questa frase, a mio avviso, racchiude l’umiltà di un uomo, che di fronte all’esempio di una luce superiore alla sua, riscopre la propria capacità di poter cercare, pregare e morire di Lui pronto alle nozze interiori (nobile Sposo dei secoli), per poter alzarsi in volo e rinascere con un’anima rinnovata.

Non sò! Io non ci leggerei chissà quale dichiarazione di fede, di un presunto messaggio cattolico o simili. E' vero che è dedicata ad un santo, peraltro uno dei più "controcorrente" se mi potete passare il termine (ancora oggi, sebbene con toni smorzati, la morale cattolica non vede albergare anime negli altri animali limitando tale privilegio ai soli umani, come se non lo fossimo anche noi). Mi sembra più che altro un canto di fede e amore UNIVERSALE invece, che la figura di S.Francesco sicuramente rappresenta a pieno.
:roll:

Ciao, oggi ho ascoltato l'intervista su Radio Italia e Pino ha parlato del brano "Francesco" spiegando alcune cose. Ha detto che lui avrebbe voluto dedicare un brano o a Padre Pio, Gesù o appunto San Francesco e poi la scelta è caduta su questo Santo che lui sente molto vicino.
Ha poi detto che non è proprio il "perfetto credente" che va alla Messa tutte le domeniche o si confessa spesso, però ogni tanto si confronta con Padre Gianfranco sui temi della fede e questo sacerdote gli ha detto che Pino è un buon credente, forse anche molto più di altri.
Questo è ciò che ha detto in riferimento al brano "Francesco". Ciao!!

Riascoltando questa canzone mi sembra sempre di più che essa voglia creare dentro di noi una immagine, una scena.
Comincia col disegnare il dolce paesaggio dell'Umbria, dei suoi colli... pennella un cielo azzurro... un sole caldo... un affilato volo di "rondini"... poi passa a raffigurare delle persone e, infine, .... Francesco :shock:

La dolcezza di questi tratti "geo-musicali" può essere anche in contrasto con l'evento anche un po' violento che sta accadendo dentro a Francesco (come ho riportato all'apertura di questo topic, si tratta per Francesco di un cambiamento profondo di sensibilità). Il testo della canzone lo descrive con l'immagine di un movimento in verticale: verso l'alto

Non ho più paura
e forte di te
m'innalzerò con te

ma soprattutto verso il basso

scendo dal sogno mio
(il sogno di Francesco era di diventare cavaliere, al servizio di un gran signore e di una nobile dama e pronto a vivere di "armi e di amori")
sospeso a un cantico
(dove già ritrova il gran Signore di tutte le creature!).

Questo discendere lo vedo anche nel passaggio

dal

mistero che non so...
... l'ultima luce possibile

alla concretezza dell'incontro con

l'azzurro
nobile sposo dei secoli.

Dopodichè la direttrice diventa orizzontale: si apre il cammino in cui

Pregherò.
Cercherò.
Morirò di te.

E quindi ancora: ... uomini... rondini... sole... cielo...

d.Max

P.S.: uno che scrive versi come

E' un po' come perdersi.
Da te fino al cuore.
Con te. :shock:

non può che essere credente perchè ha colto l'essenza dell'esperienza religiosa che sperimentano non solo i mistici cristiani (e Francesco era anche un mistico, uno "scienziato di Dio") ma anche i saggi orientali e i santi del sufismo islamico e della cabbala ebraica! :D

L’Umbria, terra stupenda dove in ogni punto anche in quello più basso si respira l’aria mistica.
In occasione della marcia della pace ho conosciuto un frate francescano e parlando il discorso cadde sull’esperienza e tradizione religiosa dei mistici. Lui mi fece notare come, la c.d. Tradizione quella che nell’esoterismo ebraico è chiamata “Kabbala”, il pensiero degli Autori della “Fama Fraternitas Rosae Crucis”, e cosi via portano tutti ad una stessa conclusione, ossia la certezza che la verità è solo una e sempre uguale. Parlammo anche di S. Francesco e la cosa più bella che mi è rimasta impressa di quel discorso fu una citazione che lui fece a proposito del Santo, la citazione è questa: “I passi che percorrerai sul tuo cammino potranno essere pesanti, ma in gioco c’è l’assoluto distacco dal mondo, l’essere di questo mondo ma non più di questo mondo”. Poi proseguì dicendo che solo attraverso il superamento buddistico del Desiderio, della fame di vita, solo allora l’uomo potrà convolare a giuste nozze e ricevere la Corona della Vita.
Da questo ho desunto che forse presto o tardi arriva sempre il momento in cui l’uomo avverte dentro di sé e sperimenta nell’anima i primi efflati di un amore divino, l’Offerta suprema quel MORIRO’ DI TE.
Ed è proprio allora che, con gli occhi pieni di lacrime e di infinita gioia, è pronto ad offrire la propria carne, nel profumo soave di una rosa che sboccia, nel respiro divino di un’anima adorante.

L'aver composto un brano edificante come Francesco in un periodo di terribili immagini di guerra che stiamo vedendo impotenti tutti i giorni è un bellissimo atto pieno di encomio.

Sono contento che Pino a suo modo abbia lanciato questo messaggio di pace e speranza.

QUI STELLA NON RILUCE SE NON SA DI PACE

Davvero molto bella.... :wink:
mi fa pensare al paesaggio della mia bella regione, alle zone collinari di Assisi, con gli ulivi...il sole...e la bellissima Basilica! :wink:

Luna del deserto

Oggi 4 ottobre, festa di San Francesco d'Assisi...
Mi sono tornate in mente alcune parole di Mango circa il suo modo di vedere la conversione di questo santo: una conversione, dice Pino, che Francesco dovette sentire nel corpo prima ancora che nell'anima.
Una certa cinematografia deleteria (il San Francesco di Zeffirelli :twisted: !) ci fa credere che il momento della conversione nella vita di Francesco fu la sua spoliazione nella piazza di Assisi. Ma non è così: Francesco si convertì di fronte ai lebbrosi, quando, come dice il santo stesso, il Signore gli concesse di sentire dolcezza invece della solita amarezza. E' uno stravolgimento anche della sensibilità fisica che, naturalmente, di fronte a una persona in decomposizione (perchè questo è la malattia della lebbra), sente repulsione e non dolcezza.

E quanto dovette essere forte quindi quel "sole nascente", quella nuova bussola interiore che si stava formando nel cuore di Francesco, una bussola che avrebbe sempre indicato il suo Nord:

l'azzurro nobile sposo dei secoli.

Ancor oggi mi vengono i brividi a sentire queste parole.
Non so... si sta parlando di un nuovo album. Io, come ho già scritto altrove, ancora non mi sono abituato alle canzoni di Ti porto in Africa, dopo migliaia di ascolti. Un nuovo album, un nuovo tour...
Spero che una canzone assolutamente unica nel panorama della musica come Francesco trovi ancora spazio.

d.Max

Caro Don Max,

hai scritto parole molto belle e pertinenti su una canzone che anche a me affascina molto..per la musica.. per i suoi passaggi poetici..

è un po' come perdersi..

l'azzurro nobile, sposo dei secoli..

Ma concordo con Billimondi nel ritenere che Francesco sia soltanto un momento poetico per rappresentare invece un sentimento universale..

Forse sbaglio, ma credo che Mango volesse esprimere un bisogno di conversione, di ricerca, di avvicinamento al divino che abbiamo dentro tutti, anche se a volte lo nascondiamo..

Hai presente L'ATTESA (scritta per Bocelli!?) E' evidentemente una canzone d'amore... ma io ci sento lo stesso trasporto, lo stesso desiderio di klcosa che va costantemente cercando..

E tanto per stare in tema di ricerche e attese..buon periodo di Avvento a tutti.

Cristian

QUANTO SOLE SU DI NOI

Non posso scrivere le frasi ke + mi piacciono di questa canzone xkè MI PIACE ASSOLUTAMENTE TUTTTTTTAAAAAA!!!!!!!! Anke se alcuni punti nn mi sono del tutto kiari.

E poi ha una musica allegrissima, un ritmo solare, travolgente, irresistibile ke nn può nn piacere subito!!!! X me è stato “amore a prima vista”… cioè: a primo ascolto!!! :D

Mi piace xkè mi rende felice, mi trasmette una gioia immensa!!!
È una vera botta di vita!!! È bella, bella, bella, bella, bella!!!!! :D

Devo dire ke, nn seguendo interviste radiofonike ed essendo nuova del forum, nn avevo capito ke fosse dedicata a S.Francesco…(forse è anke x questo ke nn ho capito alcuni punti)… Personalmente mi sembra + una “dichiarazione d’amore” di un padre verso un figlio… :lol:
…cmq mi giudico abbastanza credente, quindi questa nuova notizia mi dà un motivo in + x amare questa canzone….
….mi avrebbe fatto piacere anke una canzone x Padre Pio, x il quale nutro un particolare affetto….

Bacini, Anto :-)

l'avete mai sentita a luci spente, mentre siete a letto con gli occhi chiusi???
ecco...si cela un mistero fittissimo tra la musica e la sua voce....mi ha colto veramente di sorpresa qst scoperta...ehehhe...mi ha rubato l'anima..

Sono felicissima che Pino abbia scritto questa canzone, anch'essa una delle più belle, secondo me.
Pino, immaginando i pensieri che può aver avuto Francesco nel momento della conversione, ha scritto delle parole bellissime nelle quali ogni persona che ha vissuto questa esperienza si può rispecchiare. La conversione è senza dubbio per un individuo l'esperienza più importante della vita e penso che chiunque l'abbia vissuta lo possa testimoniare.

E' un po' come perdersi, senza di te
è fumo nell'anima chiusa in un brivido...
Non ho più paura
e forte di te m'innalzerò con te.
Non voglio più perderti...
Morirò di te.

Queste meravigliose parole non hanno bisogno di nessun commente ( o meglio, io ne parlerei per ore, ma su un forum è difficile parlare di certi argomenti). E la musica di questa canzone è stupenda, sembra fatta apposta per accompagnare le parole di Francesco (anzi, di Pino). Molto suggestivo quella specie di grido che apre il brano.
Io ringrazio Pino per aver preso la decisione di scrivere personalmente i testi. Se già prima ci dava tanto, ora ci dà immensamente di più, ora le sue canzoni hanno ancora di più un'anima perché rispecchiano la sua anima. E trasmettono ancora di più un'infinità di emozioni, perché sono le sue emozioni.
Ci dai di più perché sei di più, Pino.
Cinzia

"FRANCESCO" è una canzone bellissima e io ringrazio ancora una volta Pino per avercela regalata. Poi io sono felice il doppio visto che sono Francescana.


Mina :wink: :wink:
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