Da qualche tempo, ancor di più dopo la lettura e l’ascolto delle ultime sue opere, mi sto convincendo sempre di più della vena “impressionistica” che riesco personalmente a trovare in molte delle “emozioni” che Mango ci ha regalato e ci sta regalando.
Forse sarà che è un movimento artistico che amo; forse saranno i riferimenti inequivocabili con cui lo stesso Pino ogni tanto arricchisce le sue opere, vedi “Seme di Mandarino” (“come seme di mandarino mi farei, come uno dei girasoli di Van Gogh”), o la poesia “Girasoli e tulipani” dove vengono citati appunto ancora i girasoli e il fiore associato al paese nativo del pittore, l’Olanda; forse perché la stessa immagine dell’ “Albero delle fate”, che stregò il Nostro in Val di Norcia, così tanto somiglia al fatato albero di gelso dipinto dall’artista fiammingo (“Mulberry tree”)……
Tuttavia riscontro una volontà mai celata di portare sulla carta le “impressioni “ del momento “dipingendole” con i colori delle parole, correlati anche dalla sua musica se parliamo di brani, fino ad evocare nella nostra mente minuziose immagini di una realtà così come percepita dall’autore, sia essa naturalistica, associata a figure umane o a vicende concrete.
Vero trionfo di luci e colori come nelle migliori tradizioni “impressionistiche” può essere per esempio considerata la solare “Mediterraneo”, la verdeggiante e sconfinata “Australia”, o il ritratto presente in “Rose nell’acqua:
(…) “Sulla pelle colorata di bianco e di mattino,
innesti di pesca e ciliegio,
una lacrima che sa di rametto d’ortensia
e bacche di tasso le labbra appannate
sul ciglio del vento” (…)
Non quadri su tela ma splendide pennellate sulla carta, capaci di emozionarci e portare alla luce sentimenti, sensazioni, “impressioni” e a dare “forma” al non detto……
Sì, Pino
Solo tu “dipingi pareti e parole, da cui dipendo e vivo”
occhidolci
Forse sarà che è un movimento artistico che amo; forse saranno i riferimenti inequivocabili con cui lo stesso Pino ogni tanto arricchisce le sue opere, vedi “Seme di Mandarino” (“come seme di mandarino mi farei, come uno dei girasoli di Van Gogh”), o la poesia “Girasoli e tulipani” dove vengono citati appunto ancora i girasoli e il fiore associato al paese nativo del pittore, l’Olanda; forse perché la stessa immagine dell’ “Albero delle fate”, che stregò il Nostro in Val di Norcia, così tanto somiglia al fatato albero di gelso dipinto dall’artista fiammingo (“Mulberry tree”)……
Tuttavia riscontro una volontà mai celata di portare sulla carta le “impressioni “ del momento “dipingendole” con i colori delle parole, correlati anche dalla sua musica se parliamo di brani, fino ad evocare nella nostra mente minuziose immagini di una realtà così come percepita dall’autore, sia essa naturalistica, associata a figure umane o a vicende concrete.
Vero trionfo di luci e colori come nelle migliori tradizioni “impressionistiche” può essere per esempio considerata la solare “Mediterraneo”, la verdeggiante e sconfinata “Australia”, o il ritratto presente in “Rose nell’acqua:
(…) “Sulla pelle colorata di bianco e di mattino,
innesti di pesca e ciliegio,
una lacrima che sa di rametto d’ortensia
e bacche di tasso le labbra appannate
sul ciglio del vento” (…)
Non quadri su tela ma splendide pennellate sulla carta, capaci di emozionarci e portare alla luce sentimenti, sensazioni, “impressioni” e a dare “forma” al non detto……
Sì, Pino
Solo tu “dipingi pareti e parole, da cui dipendo e vivo”
occhidolci