Se guardiamo la copertina dell'album di MANGO e la chiamassimo "STO PENSANDO A TE" non faremmo nessun errore, anzi...
Quello che vedete non è una semplice copertina di un disco, ma una vera e propria opera d'arte.
Proprio così... la copertina del nuovo disco di Mango non è altro che un quadro dipinto da Marcello Jori ed ha come titolo "Sto pensando a te".
Il ritratto è un dipinto in oro zecchino su tavola dalle dimensioni 165 x 54 cm che è stato esposto in numerose gallerie e musei nazionali ed internazionali.
Vogliamo chiudere questo intervento con due righe su Marcello Jori scritte da Danilo Eccher, docente all'Università di Bologna e alla Luiss di Roma, nonchè direttore del Museo Comunale di Arte Contemporanea di Roma
''...l'arte di Marcello Jori suggerisce l'idea dell'enigma labirintico, il luogo dell'incertezza e del dubbio, della casualità e dell'istintività, del ragionamento e dell'inganno, della deriva e dell'abbandono. La sua ricerca indossa la maschera dell'ingenuità infantile e della semplicità narrativa ma sotto tale costume si riconosce l'impegno di una ricerca che non ha mai smesso di indagare sul rapporto fra i linguaggi artistici, sulle loro declinazioni, sulle loro derive...''
Danilo Eccher
Lo staff del mango.it
Quello che vedete non è una semplice copertina di un disco, ma una vera e propria opera d'arte.
Proprio così... la copertina del nuovo disco di Mango non è altro che un quadro dipinto da Marcello Jori ed ha come titolo "Sto pensando a te".
Il ritratto è un dipinto in oro zecchino su tavola dalle dimensioni 165 x 54 cm che è stato esposto in numerose gallerie e musei nazionali ed internazionali.
Vogliamo chiudere questo intervento con due righe su Marcello Jori scritte da Danilo Eccher, docente all'Università di Bologna e alla Luiss di Roma, nonchè direttore del Museo Comunale di Arte Contemporanea di Roma
''...l'arte di Marcello Jori suggerisce l'idea dell'enigma labirintico, il luogo dell'incertezza e del dubbio, della casualità e dell'istintività, del ragionamento e dell'inganno, della deriva e dell'abbandono. La sua ricerca indossa la maschera dell'ingenuità infantile e della semplicità narrativa ma sotto tale costume si riconosce l'impegno di una ricerca che non ha mai smesso di indagare sul rapporto fra i linguaggi artistici, sulle loro declinazioni, sulle loro derive...''
Danilo Eccher
Lo staff del mango.it