Il 19 settembre scorso ho acquistato la mia copia di "Gli amori son finestre". Una seconda l'ho appena regalata ad un amico. Era dal 1995 che aspettavo un secondo live di Mango, dopo il primo, "Dove vai", uscito quell'anno. Ne aspettavo uno naturalmente più completo sul passato di Pino e più aggiornato agli anni recenti. In una diretta su "Radio Italia" dissi personalmente a Mango che, ad esempio, doveva colmare la lacuna di "Mediterraneo" dal vivo, assente in quel live del '95.
Ora finalmente un secondo lavoro dal vivo, per di più doppio. Leggo sull'adesivo posto sulla copertina che si tratta del "Best live" di Mango. E' da qui che è nato il mio piccolo rammarico, che sento di esprimere per l'amore che mi lega alla musica di Mango, un amore nato con l'album "Australia", nel 1985. Insomma: il nuovo cd è un bel disco, buoni gli inediti (specie "E poi di nuovo la notte"), belle le sorprese, da Insinna al brano di Gaber e degli U2, ma (pretendo troppo?) avrei voluto di più. Soprattutto che Pino scegliesse un altro tour da documentare. Perchè "Acchiappanuvole" mi è piaciuto tanto, ma non mi affascina l'idea di riascoltare a distanza di un solo anno ben 8 cover dal vivo (e perchè manca la bellissima "Se perdo te?"). E ancora: perchè trascurare i due ultimi cd di inediti (rilevanti come qualità, secondo me)? Avrei voluto ascoltare almeno LA FINE DELLE POESIE, se non la stessa L'ALBERO DELLE FATE. Come pure almeno TI AMO COSI', PICCOLISSIMA, MIO FIORE MIO (in fondo scelti anche come singoli nelle radio...). Aspettavo con ansia una traccia di spessore come SE CON UN T'AMO, alla pari con TUTTO L'AMORE CHE CONTA DAVVERO (da Pino stesso definito tra i migliori del cd "Ti porto in Africa") e la struggente DISINCANTO (a mio parere una perla della produzione dell'ultimo decennio). In definitiva: Mango ha sfornato negli anni, anche più recenti, brani passati forse troppo velocemente in secondo piano, che probabilmente si potevano recuperare per il grande pubblico in un "Best live", forse troppo ancorato ai successi Anni Novanta. Anche sul passato più "passato": perchè non un medley (come accaduto in qualche tour più recente cui ho assistito) magari con NELLA MIA CITTA'-GIULIETTA-DOVE VAI-LUCE? Tornare ancora più indietro sarebbe stato forse troppo, ma che peccato non risentire IL MARE CALMISSIMO, MIA MADRE, STAI CON ME (andate a riascoltarla, da "Credo", 1997) UN'ALTRA ACQUA... E un'ulteriore sorpresa sarebbe stata sicuramente un altro brano degli esoerdi come SE MI SFIORI, che ebbi la fortuna di ascoltare al Sistina di Roma nel '98 nel "Credo tour". Posso continuare? Perchè non regalare la sua versoine de L'ATTESA (scitta per Bocelli) e NON E' IL CUORE (scritta per Dennis anni fa)?
Se qualcuno trova la mia riflessione fuori dal mondo, chiedo allora che la si legga come una lista dei desideri, un piccolo sogno durato alcuni minuti nella testa di uno degli estimatori di Mango . Caro Pino, forse sono troppo "di parte", ma vorrei più canzoni tue riscoperte e riarrangiate, senza dimenticare il futuro, certo. Ti faccio una proposta: pensa al terzo live. Mai mettere limiti alla provvidenza... Grazie per il tuo lavoro e la passione che ci comunichi.
Ora finalmente un secondo lavoro dal vivo, per di più doppio. Leggo sull'adesivo posto sulla copertina che si tratta del "Best live" di Mango. E' da qui che è nato il mio piccolo rammarico, che sento di esprimere per l'amore che mi lega alla musica di Mango, un amore nato con l'album "Australia", nel 1985. Insomma: il nuovo cd è un bel disco, buoni gli inediti (specie "E poi di nuovo la notte"), belle le sorprese, da Insinna al brano di Gaber e degli U2, ma (pretendo troppo?) avrei voluto di più. Soprattutto che Pino scegliesse un altro tour da documentare. Perchè "Acchiappanuvole" mi è piaciuto tanto, ma non mi affascina l'idea di riascoltare a distanza di un solo anno ben 8 cover dal vivo (e perchè manca la bellissima "Se perdo te?"). E ancora: perchè trascurare i due ultimi cd di inediti (rilevanti come qualità, secondo me)? Avrei voluto ascoltare almeno LA FINE DELLE POESIE, se non la stessa L'ALBERO DELLE FATE. Come pure almeno TI AMO COSI', PICCOLISSIMA, MIO FIORE MIO (in fondo scelti anche come singoli nelle radio...). Aspettavo con ansia una traccia di spessore come SE CON UN T'AMO, alla pari con TUTTO L'AMORE CHE CONTA DAVVERO (da Pino stesso definito tra i migliori del cd "Ti porto in Africa") e la struggente DISINCANTO (a mio parere una perla della produzione dell'ultimo decennio). In definitiva: Mango ha sfornato negli anni, anche più recenti, brani passati forse troppo velocemente in secondo piano, che probabilmente si potevano recuperare per il grande pubblico in un "Best live", forse troppo ancorato ai successi Anni Novanta. Anche sul passato più "passato": perchè non un medley (come accaduto in qualche tour più recente cui ho assistito) magari con NELLA MIA CITTA'-GIULIETTA-DOVE VAI-LUCE? Tornare ancora più indietro sarebbe stato forse troppo, ma che peccato non risentire IL MARE CALMISSIMO, MIA MADRE, STAI CON ME (andate a riascoltarla, da "Credo", 1997) UN'ALTRA ACQUA... E un'ulteriore sorpresa sarebbe stata sicuramente un altro brano degli esoerdi come SE MI SFIORI, che ebbi la fortuna di ascoltare al Sistina di Roma nel '98 nel "Credo tour". Posso continuare? Perchè non regalare la sua versoine de L'ATTESA (scitta per Bocelli) e NON E' IL CUORE (scritta per Dennis anni fa)?
Se qualcuno trova la mia riflessione fuori dal mondo, chiedo allora che la si legga come una lista dei desideri, un piccolo sogno durato alcuni minuti nella testa di uno degli estimatori di Mango . Caro Pino, forse sono troppo "di parte", ma vorrei più canzoni tue riscoperte e riarrangiate, senza dimenticare il futuro, certo. Ti faccio una proposta: pensa al terzo live. Mai mettere limiti alla provvidenza... Grazie per il tuo lavoro e la passione che ci comunichi.