Area aperta all'approfondimento dei contenuti degli album incisi da Mango in carriera, da "La mia ragazza è un gran caldo" fino a “L'amore è invisibile”.
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Sono gli elementi spiccati della terra d'Irlanda... mare, scogliere, cielo, vento... a risuonare in questo pezzo “forte” dove, fin dall'inizio, i giorni, i miei e i tuoi, si uniscono e “si incastrano come due orizzonti che san solo volare”. Si potrebbe dire: diventano gli aquiloni di quelle terre...

Le “dignitose arrendevolezze” scivolano all'interno di un ambiente che, in un certo senso, ti mette subito al tuo posto, anche se si tratta di un posto dove la vita è sentita, con il cuore, l'amore, il bisogno, l'affanno di sempre... e tutti questi sono gli ingredienti di una dignità nobile, di ciò che rende cioè l'esistenza degna dell'attributo “umana”!

La terra di Irlanda... come già l'Australia, l'Africa, il Mediterraneo... diventa segnalibro esistenziale, tratteggiato in un “filo di grandine”, nella “frutta fresca arrampicata a raccogliere il sole”, ma soprattutto nel “silenzio che parla da dentro”.
Qui, ancora una volta, si è toccati e si può cogliere la vena intima di tutto il cd:
questa, infatti, è la vera dimensione di quella “dignitosa arrendevolezza” con l'affanno nel cuore.

Allora tutta la canzone diventa un punto di vista sulla vita, dove l'inesorabilità del paesaggio smuove dentro un mondo:

sei il rumore che sento
ribalta di ogni momento.

Nell'arrendersi a tutto questo c'è quella dignitosa attitudine di far sì che ogni momento non valga in funzione di chissà quale scopo futuro (su cui non possiamo avere controllo e presa!), ma valga e conti per se stesso. Ed è questa l'appartenenza che è un incanto: l'appartenenza ad ogni momento, a tutti i giorni, i miei e i tuoi

quelli che al mattino
sanno solo di noi.
Ciao a tutti!! volevo sapere se sono l'unico ad aver avuto un piccolo problemino nell'acquisto dell'album...mi sono accorto che tra i testi manca la metà di "Dignitose arrendevolezze"... :/ grazie.
non sei l'unico walter...io e qualcun altro lo abbiam fatto gia' notare allo staff...risposta:piccolo errore di stampa!
walter ha scritto: Ciao a tutti!! volevo sapere se sono l'unico ad aver avuto un piccolo problemino nell'acquisto dell'album...mi sono accorto che tra i testi manca la metà di "Dignitose arrendevolezze"... :/ grazie.


Errore di stampa, meglio però che sia stato omesso nel booklet e non nella canzone vera e propria...
Perchè questo inciso è veramente imponente!

Eppure non nascono soltanto in Irlanda
quei musicisti con l'affanno nel cuore,
quelli che sanno di tempesta e di rose
quando il sole muore.

Eppure non nascono soltanto in Irlanda
quelle sottane che coloran le viole,
quelle che tatuano la forza e il dolore
urlando contro il mare
o contro il cielo


Roberta
Problema comune a tutti...errore di stampa credo a livello nazionale ahimè.
La canzone è comunque magnifica, una delle mie preferite. Molto ritmata, accattivante, con il controcanto di Laura sublime. Un pezzo di bravura.
Tralasciando i problemi di stampa che poco mi toccano, tornerei su questa canzone, che personalmente presenta uno scenario a me molto caro, quello irlandese: paese dell’estremo verde, di vento impetuoso, di pioggia insistente, di nebbia persistente, di coste a strapiombo violentemente colpite dalle onde frangenti.
Un carattere forte. Un paese che io stessa ho attraversato in compagnia di una persona divenuta molto importante, come si attraversa un’anima, con occhi e sguardi verso le mille ombre e le mille luci di una personalità molto sfaccettata, molto intensa.
“Eppure non nascono soltanto in Irlanda”… già, anche noi portiamo dentro quella stessa grandine, quello stesso vento, quelle stesse lacrime che ancora non sanno nuotare, noi stessi siamo “quelli che sanno di tempesta e di rose quando il sole muore”, portiamo sulla pelle la stessa fragranza di vita che i giorni ci lasciano dopo ogni tramonto e che “eppure non muoiono, eppure si incastrano come due orizzonti che san solo volare”.
L’ho scoperto allora nell’attraversarla e nell’amarla, quella terra.
L’ho rivissuta adesso, sorvolandola come un aquilone, sospinta dalla musica e dalla poetica di Pino.
E quelle “dignitose arrendevolezze” di cui Pino canta, le ho percepite come un accettare l’abbandonarsi dentro una consapevolezza, quella di svegliarsi Irlanda tutti i giorni, che “sono i miei giorni, sono i tuoi giorni, sono i miei giorni, sono i tuoi giorni, quelli che vorrei che non finissero mai, quelli che al mattino sanno solo di noi”; e accogliersi dentro ogni goccia di quella stessa pioggia ogni giorno “con l’amore di sempre, col bisogno di sempre, con l’affanno di sempre fin da quando ti sento”; farsi tutt'uno con lei in “frasi senza riparo, un’espressione per te, come un filo di grandine caduto su me”, farsi un “qui e ora”, parte di un universo interiore rispecchiato al di fuori di sé.
Un senso di appartenenza a quello scenario “dove il silenzio, sai, parla da dentro, sai” e che riviviamo in noi se “sei il rumore che sento, ribalta di ogni momento”, fino a “conoscere il vento” del proprio umano terreno ma mai così sacrale respiro, raggiungendo il sé più profondo.

“Pioggia sei e bagnami soltanto tu”…
io e te , la stessa Irlanda….
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