Di questo album amo molto gli arrangiamenti...le parti iniziali di nella mia citta', bella d'estate, sono di ampio respiro musicale, con gli assoli di chitarre di Graziano che io nel mio gergo di grande appassionato musicale, definirei "circolari"...ed ecco il cerchio che ritorna...su se stesso, come senza raggiungere una meta, si ritorna sempre al punto di partenza, ma dopo aver toccato tutti gli altri punti.
Scelgo due preferite, una della parte live, una tra le inedite:
LA ROSA DELL'INVERNO: rappresenta in tutto la grandezza musicale, vocale, interpretativa del "nostro grande Mango", persino in quel suo quasi sbagliare per poi riprendersi...mi riferisco al testo...e guarda caso sempre, secondo me, nelle canzoni che richiedono piu' coinvolgimento emotivo, quello in cui ci regala davvero la sua anima, tanto forti sono le sue emozioni di quel momento. Che voce, nel finale poi....e furono lacrime bagnate di anima, perche' lui te la tocca...nel centro di se' stessi.
SOSPIRO: senza nulla togliere a Dove vai, grandiosa pure lei, ma questa era la canzone da Sanremo, come lo sarebbero state Bella d'estate, Come Monnalisa (anche se Tu si' e' per veri intenditori) ...pur richiedendo piu' impegno, ma di sicuro piu' popolari.
Sospiro e' una totale liberazione dei sensi, sia materiali che spirituali, una legge del destino, uno scegliersi per poi diventare "dicembre degli aranci" ....nella maturita' degli anni. Un brano che in un tour di adesso ci raghelerebbe un Mango in tutta la sua splendezza e creativita'.
Tommaso