Spazio aperto ad ogni tipo di sondaggio inerente l'artista e la sua musica.
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Non è proprio nobilissimo, ma è pur sempre un sentimento che chiunque prima o poi sperimenta: per chi ti passa davanti nella fila alle Poste, per chi sfreccia col motorino rischiando di investirti, per chi sgocciola il bucato sul nostro accappatoio che ci ha messo una settimana per asciugarsi.

Dalle piccole cose quotidiane, che si possono risolvere con un litigio da condominio, fino a quelle che non possono esaurirsi con un semplice confronto acceso e liberatorio: le ingiustizie sul lavoro, il tradimento di un amico, lo scempio del nostro amato Paese, la politica sempre più volgare, la maldicenza perfida e distruttrice, le trappole costruite ad arte per farti cadere.

E ciascuno ha un suo modo personalissimo di liberare questo nodo che si aggroviglia proprio qui, come un pugno nello stomaco: liberare la rabbia è necessario e salutare, per non rischiare di rimanere vittime del suo veleno.

Quando mi "arrabbio" cerco sempre, per quanto è possibile, di farla uscire da me al più presto possibile. I modi dipendono dalle circostanze: negli uffici pubblici, con gli automobilisti o con la signora del quinto piano, parto in quarta, essendo per natura amante della giustizia ad ogni livello, e non tollerando soprusi e prevaricazioni.
Se invece sono in casa e qualcosa mi va di traverso, posso sbattere le porte o rompere qualche tazzina (nel lavello, non sul pavimento, altrimenti dopo mi tocca pulire :wink: ).

Per le rabbie "pesanti" , invece, una bella chiacchierata con un amico è meglio del servizio di piatti: non perdi cocci di porcellana, e guadagni preziose gemme di serenità.

E Voi come reagite a questo fastidioso nemico che vi assale all'improvviso? Ogni suggerimento sarà vagliato con cura, e, poichè io sono anche impulsiva, credo che mi piacerà sperimentarli tutti :shock:

Annapaola

Semplicemente, o lascio passare il tempo tenendomela dentro (ma poi come dici tu fa male :( ), oppure ne parlo con qualcuno.
Mi sfogo con un altra persona, poi le chiedo scusa se per caso ho detto qualche parolaccia :lol:
Io ad esempio se sono arrabbiato, non sono persona che lancia le cose :wink:

..

Non conosco questo nemico Annapaola...perchè cerco sempre di capire il motivo e di trovare un equilibrio...anche perchè secondo me non vale la pena di rovinarsi la vita anche nei momenti di rabbia...

un bacio
Anna Maria

cara annapaola,di cose nella vita che mi possono infastidire sono una lista chilometrica,una sana arrabbiatura può anche starci,ma poi sinceramente dopo che mi sono "avvelenata" tanto ho risolto qual'cosa?
ci incavoliamo per le cose che non funzionano attorno a noi,ma non tutto dipende da un singolo soggetto.....e allora ci tocca, per forza, sorvolare e accettare cercando di contribuire perchè le cose filino un pochino meglio......
io personalmente (essendo del toro) mi incavolo al momento tantissimo,quando vedo rosso vedo rosso....poi però passa e se non è proprio qualcosa di gravissimo lascio correre.....e strano però quello che mi rimane.....a volte il nulla,a volte una sottile rabbia tipo "appena posso te la faccio pagare",a volte li per li non dico nulla ma poi... battutine al vetriolo,in altre circostanze guardo il tipo o la situazione e mi dico "che sciocchi,che pena!" e tiro avanti .......
la vita è un soffio,ma perchè farsi rovinare la serenità,non è salute!

ciao
antonella

Si è sempre detto che la giustizia non è di questo mondo, eppure se c’è una cosa che mi fa venire davvero tanta rabbia è proprio l’ingiustizia.
Il mondo è pieno di ingiustizie e questa è una cosa difficile e triste da accettare.
Ma quando un’ingiustizia colpisce me in prima persona, è proprio bruciante rabbia.
Mi è capitato spesso nella vita che, nonostante io mettessi tutta l’anima nelle cose che facevo, queste non venissero per niente apprezzate, ma anzi mi accorgevo che venivano apprezzate altre persone solo perché più furbe. In questi casi mi passa anche la voglia di lottare, mi viene solo voglia di mandare a quel paese chi perpetra queste ingiustizie e cancellare per sempre queste persone dalla mia vita.
Principalmente è capitato nella mia attività lavorativa dove davo veramente tutta me stessa andando a lavorare pure con la febbre e rinunciando a volte anche a ciò che mi spettava di diritto (come ferie, permessi, ecc.) e vedevo poi che il datore di lavoro simpatizzava solo per il ruffiano di turno.
Proprio per questo motivo, perché non ne potevo più di subire ingiustizie, dal mio penultimo lavoro mi sono licenziata in tronco perdendo pure i soldi del mancato preavviso, ma sapeste che bella soddisfazione mi sono presa!
Se ci penso, ora che devo rispondere a questo topic, vedo che tutta la mia vita è stata cosparsa da ingiustizie… spesso ho lottato, altre sono scappata, altre volte ho litigato, ma spesso ho pianto, ho sofferto e sopportato, specialmente quando ad una cosa ci tenevo molto.
Oltre a questo non so per cos’altro potrei provare rabbia….di certo non per le zanzare che vorrebbero punzecchiarmi, queste mi fanno solo solletico….
Cinzia :wink:

Potrei dire d'essere equilibrata.... di essere in grado di tenermi la rabbia dentro, di chiedere scusa se mi spingo oltre, di sapermi tenere cara un'amicizia che fino alle intrusioni, ritenevo bella ed indivisibile....ma non è così....non sono falsa e racconterò effettivamente, il mio modo d'essere.
Sono umana e verace, per cui, lo scoppio d'ira, per giusta causa, (ovviamente secondo i propri parametri) lo trovo più che giustificato.
Evito di rompere tazzine e piatti nuovi, perchè sarebbe controproducente per il bilancio e quando raramente capita, cerco almeno di far fuori, ciò che da tempo tento di buttare, ma non trovo mai il coraggio per farlo...

A parte gli scherzi, secondo me, l'ira si rapporta alla passionalità, al trasporto che si ha, per affermare determinate circostanze.
L'ira, è comunque un sentimento, poco controllabile, è una molla che scatta, quando dall'altra parte, non si recepisce a fondo, lo stato d'animo che la fa esplodere.
Secondo me, contrariamente a ciò che si può pensare, la collera esplode se c'è capacità d'amare e di darsi.
Mantenere la calma in alcuni casi, è un modo per apparire, (da opportunisti) diversi da ciò che in realtà siamo; inoltre, rimanere impassibili di fronte a provocazioni, fa trapelare posa sensibilità, verso i problemi che si presentano.
E' più facile rimanere freddi ed impassibili, che prendersi la responsabilità di operare e mostrare il coraggio delle proprie azioni.

Da tempo sono una fautrice della comunicazione senza maschera, preferisco rimetterci "la faccia", piuttosto che covare rancori e trovare il momento propizio per sfogare a distanza di tempo, un'ira, della quale probabilmente, non ricorderei neanche più il motivo della sua esplosione.
Io preferisco risolvere subito l'inghippo e se, dopo lo sfogo, dall'altra parte c'è collaborazione, ben venga la pace! :wink: :P

Lory

Aggiungo solo un altro particolare: la repressione degli istinti, provoca turbe psichiche, fastidiose..... ed insormontabili :roll:

Nei limiti della decenza, sono per lo sfogo :roll: :wink:

...

Come dice Mango...io sto al centro di me...

Ci sono centri e centri...... :roll:
Non tutti i centri, stanno al centro...... :lol:

Lory CS ha scritto: Ci sono centri e centri...... :roll:
Non tutti i centri, stanno al centro...... :lol:


coda di paglia?

...

Ripeto:
Come dice Mango...io sto al centro di me...

parlo solo per me...

No, semplice constatazione :wink:

Lory CS ha scritto: No, semplice constatazione :wink:

fuori tema...

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

C'è da chiedersi inanzitutto perchè personalmente ci si arrabbia :?: :!:
La rabbia è una conseguenza ad uno stato di mancato controllo di fronte ad una situazione di disagio o inaspettata.
In questi ultimi anni ho imparato a farmela scivolare addosso e convogliarla al di fuori di me! come? Attraverso lungo passeggiate al mare, immersa nella natura o mediante l'ausilio della musica. Si la musica riesce a risollevvarmi da stati d'animo cupi transitori proprio come le giornate grigie piovose; so eattamente come un pianista quale brano scegliere da suonare che, con un colpo di spugna cancella quel velo cupo dalla mia anima per donarmi un sorriso gaudente.
Capita nell'ambito sociale e lavorativo di provare un puntiglio di rabbia qualora ci si scontra con un collega astioso che sembra che abbia tutti i problemi del mondo, o un pubblico impiegato svogliato che perde tempo quando sembra che noi solo corriamo di continuo. In questo ultimo caso cerco di non perdere la calma facilmente ma se si tratta di un mio diritto acquisito lo pretendo, avanzandone civilmente i presupposti.
Cerco il confronto immediato e civile e mai per interposta persona se si tratta di lavoro.
La tolleranza verso la diversità altrui tante volte riesce a farci schivare questo sentimento. Una cosa che può darmi fastidio e la maleducazione o ineducazione ma se capisco che è causata dall'ignoranza di cultura o di vita non mi faccio un cruccio e passo avanti.
In rarissimi casi ho dovuto metabolizzarla per trasformarla in maturità vedendola semplicemente come una vicissitudine di vita, come tante altre, in questi casi posso dire di essere cresciuta.

Cindy
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