NETIQUETTE
La netiquette esiste da vent’anni. Fu definita nei newsgroup Usenet molto prima che si diffondesse l’uso di Internet. È chiamata, scherzosamente, l’etichetta della rete; ma non è un banale “galateo”. Non è neppure un “codice di comportamento”, né una serie di regole. È una raccolta di criteri, dettati dall’esperienza e dal buon senso, che nessuno è “obbligato” a rispettare ma che aiutano a migliorare la qualità del dialogo e a evitare inutili incomprensioni e problemi. In buona parte riflette criteri di comportamento che sono validi comunque, anche fuori dalla rete; ma con riferimenti specifici al modo di comunicare online.

Ecco alcune indicazioni che TUTTI GLI UTENTI dovrebbero seguire per rendere un forum civile.

Ascoltare prima di parlare
Cercare di capire le abitudini di ogni gruppo o area di discussione, il "filo" degli argomenti in corso, prima di intervenire.

Non usare un eccesso di quoting
Limitare la citazione del messaggio cui si risponde al minimo indispensabile. Ci sono persone che riportano per intero un lungo messaggio per aggiungere solo una riga che dice "sono d’accordo" o "non sono d’accordo". Questa è pessima netiquette.

Essere brevi
Le persone che frequentano abitualmente la rete ricevono una grande quantità di messaggi, liste, newsgroup eccetera, e non amano un ingombro eccessivo. Inoltre è faticoso leggere sullo schermo testi molto lunghi. In generale un testo che occupa più di DUE schermate sul monitor è da considerare "troppo lungo". Spesso si può dire molto in poche righe.

Scusarsi (ma non troppo)
Se si commette un errore, meglio non insistere, ma semplicemente chiedere scusa, soprattutto se è un errore "ingombrante" (come un messaggio troppo lungo, o inserito nel posto sbagliato). Però non vale la pena di scusarsi per una piccola svista, come un errore di ortografia. Errori di questo genere sono accettati quasi sempre senza problemi. È anche opportuno evitare di essere "pedanti", di correggere gli altri per dettagli secondari.

Non fare "risse"
Meglio evitare le flame e meglio non portare mai in un’area pubblica un dibattito privato, specialmente se polemico. Se proprio si considera necessaria una "rissa", meglio tenerla in uno scambio di messaggi personali.

Capire prima di reagire
Può capitarci di leggere qualcosa che ci dà fastidio: ma prima di reagire è meglio pensarci bene. Siamo sicuri che è un’aggressione? È una vera polemica o è uno scherzo? È intenzionale o è un banale errore? Abbiamo capito bene le abitudini, le usanze, il linguaggio del "luogo"?
Ci conviene rispondere subito o aspettare un poco per vedere se interviene qualcun altro? La migliore risposta può essere il silenzio, o un messaggio privato?
Molte flame si scatenano per un malinteso; e una volta che la "fiamma" della polemica è accesa diventa difficile spegnerla. Meglio pensarci prima.

Non fare spamming
Prima di diffondere lo stesso testo in diversi "siti", o mandarlo a diverse persone, meglio pensarci due volte.
Siamo proprio sicuri che interessa a tutti? Una delle cose meno apprezzate nella rete è trovarsi la mailbox ingombra di messaggi "non richiesti".

Non annoiare
Ogni tanto uno scherzo o un argomento "futile" può essere piacevole, soprattutto se è detto in modo divertente. Ma non è il caso di esagerare, specialmente in "luoghi pubblici", con il racconto di fatti personali o con ciò che a noi sembra divertente ma agli altri magari no. Se una cosa interessa solo a noi o a due o tre amici, meglio scambiarcela in messaggi privati che annoiare tutti gli altri. Accade, purtroppo, spesso che due o tre persone, che si "dilettano" fra loro con argomenti poco interessanti, svuotino uno spazio di dialogo, perché gli altri, annoiati, presto o tardi se ne vanno.

Badare al "tono"
Molti malintesi nella comunicazione in rete derivano dalla mancanza della presenza "fisica", delle espressioni e del tono di voce con cui diamo un senso e una tonalità alle nostre parole; e anche della possibilità di correggerci subito se un’altra persona non ci capisce. Per questo sono state inventate le "faccine" e per questo, come abbiamo visto, è sempre meglio scrivere offline. È utile rileggere ciò che si è scritto, prima di spedirlo, e chiedersi: si capisce bene in che tono mi esprimo, se dico sul serio o scherzo, se sono in polemica o sto semplicemente ragionando?
Chi non mi conosce, capirà le mie intenzioni?

Usare le faccine
Usate le faccine per esprimere gli umori: quando dite qualcosa di sarcastico o scherzoso, è l'unico modo per comunicare all'interlocutore che non fate sul serio!

Non usare il "tutto maiuscolo"
Scrivere una parola, o (peggio) una frase IN LETTERE MAIUSCOLE è considerato l’equivalente di "urlare": quindi una villania. Se si vuole mettere in evidenza una parola è meglio farla precedere e seguire da una sottolineatura _ o un asterisco * come per esempio _evidenza_ o *evidenza* . L’uso del "tutto maiuscolo" è da evitare nei titoli come nei testi.

Scegliere bene il titolo
Specialmente nei gruppi di discussione o liste che sono lette da molte persone, la scelta dei titoli è importante: il titolo dovrebbe riflettere il più chiaramente possibile il contenuto del messaggio. Spesso nella grande mole di corrispondenza si fanno ricerche "per titolo" (che possono essere fatte "manualmente", cioè scorrendo tutti i titoli, o "automaticamente", cioè usando una "chiave di ricerca").

Non “chiedere aiuto” inutilmente
Di solito le richieste di consiglio, informazione o aiuto tecnico vengono accolte con simpatia. Ma è meglio evitare di fare domande inutili, come chiedere spiegazioni che è facile trovare in un manuale o in un “sito” o repertorio che raccoglie quel tipo di informazioni. È importante anche capire “dove” fare una domanda. Anziché chiedere nel “primo spazio che capita” è meglio verificare dove ci sono aree dedicate all’argomento che ci interessa (e dove, probabilmente, troviamo la risposta bell’e pronta).

Rispettare la privacy
Non è corretto citare "in pubblico" messaggi privati senza il consenso di chi li ha scritti. C’è ovviamente una differenza fra una legittima citazione e una violazione della riservatezza, che non è difficile valutare in base al normale "buon senso" e alle regole abituali della cortesia.

Non essere impazienti
Non possiamo aspettarci di ricevere sempre una risposta immediata. Solo in teoria i messaggi in rete viaggiano "alla velocità della luce". Il percorso non è semplice, spesso è tortuoso. Un messaggio può arrivare in pochi minuti o parecchie ore. Talvolta un "ingorgo" in nodo della rete può causare un ritardo di giorni. Non tutti leggono frequentemente la loro mailbox. Non tutti hanno computer portatili o sistemi di collegamento "fuori sede". Ognuno ha i suoi impegni, non sempre ha il tempo di risponderci. Inoltre, se il destinatario del nostro messaggio ha molta corrispondenza o è abbonato a molte liste o gruppi di discussione, la sua casella di posta può essere molto affollata.

Non scrivere messaggi multipli
Non postate lo stesso messaggio in più aree tematiche, questo equivale al cosiddetto crossposting. Ed è notevolmente fastidioso oltre che inutile.

Siate tolleranti
Non siate intolleranti con chi commette errori sintattici o grammaticali. Con tutta probabilità scrive veloce come tutti quanti sulla rete. Chi scrive è comunque tenuto a migliorare il proprio linguaggio in modo da risultare comprensibile alla collettività.