Non ammettere di aver paura è come dire… l’ipocrisia
in me ha fondato le sue radici!
E finché si parla di timori di cose che conosciamo, ancora
ancora si resta nei limiti della normalità, ma quando ci
riferiamo all’astratto,
all’ignoto,
a quello che ci spaventa di notte,
a quello che potrebbe accadere…
che ci sono in giro ancora menti che
sconoscono la "shoah",
beh forse è meglio non pensarci, molto meglio!
Se rifletti troppo sull’argomento, si rischia di sforare, e
si fanno brutti sogni…
Tornando sul tema della normalità, credo, o meglio mi
convinco, che provare paura è una reazione spontanea
per affrontare con più coraggio le avversità, sperando
di superarle più agevolmente.
Ma qual è la strada giusta?
La fede, la religione, o qualcos'altro?
in me ha fondato le sue radici!
E finché si parla di timori di cose che conosciamo, ancora
ancora si resta nei limiti della normalità, ma quando ci
riferiamo all’astratto,
all’ignoto,
a quello che ci spaventa di notte,
a quello che potrebbe accadere…
che ci sono in giro ancora menti che
sconoscono la "shoah",
beh forse è meglio non pensarci, molto meglio!
Se rifletti troppo sull’argomento, si rischia di sforare, e
si fanno brutti sogni…
Tornando sul tema della normalità, credo, o meglio mi
convinco, che provare paura è una reazione spontanea
per affrontare con più coraggio le avversità, sperando
di superarle più agevolmente.
Ma qual è la strada giusta?
La fede, la religione, o qualcos'altro?