Per te che sei dentro di me...

C'è silenzio dentro e fuori di me.
Un silenzio assordante che sconvolge la mia mente.
Una distesa di sabbia riempie il mio vuoto di te.
Ascolto ma non sento.
Guardo ma non vedo.
Tutto è buio senza di te.
Vorrei sentire la carezza della tua voce
sul mio cuore...ma ancora taci, non ci sei.
Quando crollerà il muro di questo silenzio
così assordante che mi sconvolge la mente?

Piccoli pensieri che partono dal mio cuore per giungere fino a te caro Pino...

Amedea

Da Scintille - Tagore

La tua anima è limpida
come sorgente che zampilla:
innalza lungo la via
un canto di gioia.
E più procederà
più diverrà colma,
come il fiume
che colmerà le due sponde
con il dono dei frutti.

tra un libro che ho perduto,
e l'animo mio riconciliato
ci sei tu,che ho conquistato.
Le tue carezze,ho riavuto(con il pianto che ho versato).
Il vento,amico mio,
ha atteso te,insieme a me,
ha ricevuto amore,con furore.
Con simpatia ,ha ricevuto(amica mia)
quella carezza che tanto amava.
La mia canzone sale ,e va col vento
a raggiungere te
fino al firmamento.
Questi momenti lucidi di rabbia,
li tengo stertti,quì tra le braccia.
perchè di rabbia si muore,
ma a chi rimane
doniamogli la pace
Quel vuoto è voto,è solo un momento
ti dò un bacio,tramite il Vento,
accettalo se vuoi
altrimenti donalo a chi vuoi

Carissimo Mango, in attesa di tue notizie, intanto ti dedico questa poesia di Tagore.

Se tu non parli riempirò il mio cuore
del tuo silenzio, sopportandolo.

A testa bassa, con pazienza,
rimarrò muto e aspetterò,
come fa la notte, nella solitudine stellata.

Il mattino di sicuro giungerà,
il buio sparirà e la tua voce d'oro
spargerà in cielo lampi d'oro

Le tue parole allora voleranno
In canti da tutti i miei nidi d'uccelli,
le tue musiche fioriranno
in tutte le mie foreste.

Carissimo Mango, augurandoti Buon Lavoro, aspettando questo tuo prossimo 'dono', ti dedico questi brevi versi di Neruda:

Con te voglio fare
ciò che la primavera fa
con gli alberi di ciliegio.

Che i tuoi nuovi scritti ci siano di ispirazione per una vita di fratellanza e amore.

bisogna mantenere lo scritto attivo affinchè l'anima non muore
per non aver, nella mente frasi d'amore

...per te caro Mango che sei ancora qui...contro tutti i pronostici...

tu sola mia Luce che mi dai voce,
e consola il mio cuore,
la mia luce sei tu
e il mio cuor si sente consolato
da questo tuo
bene che emani

"Domandano tutti come si fa a scrivere un libro. Si va vicino a Dio
e gli si dice: feconda la mia mente, mettiti nel mio cuore e portami via
dagli altri, rapiscimi. Così nascono i libri, così nascono i poeti"

Alda Merini

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Grazie Pino!

Patti

Caro Pino, augurandoti Buon Lavoro, riporto una poesia che ho trovato
questa estate in una casa di pescatori. Era scritta a mano, su un vecchio
spartito. Mi ha affascinato per la fantasia...(di questi tempi sempre più necessaria..... )

LA CASA DEL VENTO

E' lunatico e cantatore il vento.
La sua casa è una sfera grande come la luna, e cava.
Ruota e oscilla la sfera.
E brilla di bianco.
Ma dentro ha i colori e le variazioni.
Piacciono al vento che se le rifà tutte, movendo le acque e le erbe al mondo.
Una volta ogni lunazione, ritorna dentro la sua casa.
Soffione tanto com'è, ci entra per una sola fessura.
Via via si assottiglia in un rèfolo un alito uno spiffero e canta.
Per tutta la sua lunghezza canta la notte di luna nuova, entrando.
Diventa maestoso dentro la sua casa e fa le prove come in un camerino
(S'è portato i pollini per cipria e la paglia da parrucca)
Suonano improvvisi forti dei campanelli.
Sembra un vero pendolo la sfera. Mezza però se ne solleva per fare
da sipario. L'altra calotta immobile, è il palcoscenico del vento.
Di tutti i corpi del Cielo può assistere soltanto la Luna.
Si alza, infatti, e si avvicina per vedere i fatati che fa balenare quel prestigiatore.
Dal primo, appena balenato al ventinovesimo se li attira la Luna, glieli sottrae
non se ne accorge il frenetico prestigiatore preso egli stesso dalla prestigiatura.
Quando si cala sulla festa il sipario di calotta si vede solo dentro la casa dei colpi e si smarrisce.
Ma sfinito ormai, ancora truccato si addormenta, mentre oscilla a tempo di sonno la sfera.
Alla luna che è nuova cominciano a guardare gli umani dai pensieri di vento.
Ma viene un'altra più acuta sonagliera. Fare della sua casa al vento, urta le nubi tra tuoni e canta
gli hanno sottratto, lui vuole sottrarre.
Gli resiste la luna calamita, popolata di fatati e fantasie.
Non la terra che è pensante.

Oggi più che mai avverto il bisogno della tua voce che è melodia per il mio cuore;
e oggi il mio cuore è arido, spento dal silenzio di un conforto che non c'è.

Vorrei parlarti per parlare a me stessa;
vorrei trovare in te rifugio per non sentirmi sola;

ti ascolto e ci sei, basta una nota e l'amore che mi dai mi riempie il cuore e l'anima come un soffice e morbido guanciale di piume su cui lasciarmi andare a sognare...

Con immenso affetto
Amedea