Che l'amore possa scemare e ricrescere, declinare e rinascere non vuol dire che debba diventare calcolatore o egoista. Per me la devozione assoluta non indica la costanza della sua forza, della sua intensità che può essere fiaccata dalle delusioni e dalle costrizioni, dai compromessi e dalle asperità, per poi rifiorire e ingigantire, o restare calor di fiamma lontana, ma significa soltanto altruismo senza ipoteche, senza il calcolo delle ricompense. In cambio si può ricevere anche solo un assegno scoperto

, metaforicamente parlando...

L'amore per me è dispendio, senza possibilità di risparmio o di calcolo. C'è chi risparmia, non vuole investire nei sentimenti, ma vive solo a metà: allora sì che ama meno, o forse non vuole permettere a se stesso di amare davvero. Amare di più o amare di meno potrebbe essere qui invece di certo proprio la variabilità dell'intensità, senza però mettere in dubbio la generosità dei sentimenti...