Non è facile per un artista riuscire a trovare il giusto equilibrio tra il proprio lavoro e la vita privata. Se l'artista è Pino, è ancora più difficile: un uomo come lui, che attraverso la sua arte ci permette di entrare nelle pieghe più nascoste del suo sentire, vorrebbe condividere direttamente le sue emozioni con tutti coloro che lo amano e che, in un perenne gioco di dare e avere, gli consentono di darsi sempre di più. Ma ciò non è possibile, perchè noi siamo tanti, perchè noi siamo diversi, perchè ognuno di noi lo fa entrare nella nostra vita attraverso una porta che è solo nostra.
Ho letto la lunga trafila di interventi su Bologna e l'ho trovata abbastanza spiacevole, una inutile quanto mortificante disputa sulla ricerca dell'oggettività a tutti i costi: ed ecco i famosi "schieramenti", i sostenitori, i detrattori, i moralisti... ce n'è per tutti i gusti! Non entro nel merito della questione non solo perchè non ero presente all'evento, ma soprattutto perchè il discorso, così come si è via via sviluppato, non porta da nessuna parte, e soprattutto non rende merito nè a Pino , nè a chi lo sostiene.
Io credo che non è mai corretto puntare i riflettori su di una persona, soprattutto se schiva e riservata. Un artista ha il dovere di trovare diversi canali comunicativi con chi lo sostiene, ma soprattutto ha il diritto di riservarsi il proprio spazio mentale, di difendere il suo mondo dall'invadenza di chi vuole a tutti i costi entrarvi. Pino è una persona speciale per tutti noi, facciamo in modo che ognuno di noi sia speciale per lui, anche se non ci conosce tutti, anche se molti non gli hanno mai stretto la mano, anche se tanti non hanno mai scambiato una parola con lui. Se amiamo Pino sicuramente abbiamo una sensibilità non comune, che ci consentirà di non andare "oltre" e di accoglierlo nella nostra vita con il rispetto che merita.
Annapaola
Ho letto la lunga trafila di interventi su Bologna e l'ho trovata abbastanza spiacevole, una inutile quanto mortificante disputa sulla ricerca dell'oggettività a tutti i costi: ed ecco i famosi "schieramenti", i sostenitori, i detrattori, i moralisti... ce n'è per tutti i gusti! Non entro nel merito della questione non solo perchè non ero presente all'evento, ma soprattutto perchè il discorso, così come si è via via sviluppato, non porta da nessuna parte, e soprattutto non rende merito nè a Pino , nè a chi lo sostiene.
Io credo che non è mai corretto puntare i riflettori su di una persona, soprattutto se schiva e riservata. Un artista ha il dovere di trovare diversi canali comunicativi con chi lo sostiene, ma soprattutto ha il diritto di riservarsi il proprio spazio mentale, di difendere il suo mondo dall'invadenza di chi vuole a tutti i costi entrarvi. Pino è una persona speciale per tutti noi, facciamo in modo che ognuno di noi sia speciale per lui, anche se non ci conosce tutti, anche se molti non gli hanno mai stretto la mano, anche se tanti non hanno mai scambiato una parola con lui. Se amiamo Pino sicuramente abbiamo una sensibilità non comune, che ci consentirà di non andare "oltre" e di accoglierlo nella nostra vita con il rispetto che merita.
Annapaola