Quando ho saputo che c'eri, mi si è fermato il respiro.
Sono uscita dalla porta, ho acceso l'ultima sigaretta, e ti ho aspettato.
L'attesa di Te è stata un sogno ininterrotto: immaginavo i tuoi occhi, i tuoi capelli, il tuo sorriso, la tua voce. Ero serena come non lo sarei stata mai più: eri tu che mi davi una forza che non sapevo di avere, eri tu che mi facevi sentire bellissima con i miei 17 chili di troppo, eri tu che mi davi una luce speciale negli occhi.
Sei arrivato, inaspettato, anticipando gli improbabili calcoli della scienza: forse avevi fretta di vedere cosa c'era oltre quella porta, forse eri stanco di star tutto il giorno a far niente, forse volevi guardare con i tuoi occhi e non con i miei.
Capelli rossi e pelle candida, eri qui, nelle mie mani timorose e nel mio cuore impazzito...allora come oggi, che compi 18 anni.
Sei stato un bambino adorabile e tranquillo, sensibile e generoso, affettuoso e sincero…e che meraviglia scoprire che non sei cambiato per niente!
Sei stato coccolato e adorato come un piccolo principe, essendo nato in una dinastia di donne, ma questo non ha modificato di una virgola ciò che sei: non conosci superbia e presunzione.
Ricordi alle scuole medie? Frequentavi un gruppo di amici che vivevano una vita diversa dalla nostra: ville faraoniche, automobili di lusso, viaggi in capo al mondo…e tu? Tornavi a casa stupito e affascinato, con una luce di meraviglia negli occhi, e mi raccontavi tutto ciò che si respirava in quel mondo a te sconosciuto. E mai, dico MAI, che avessi sentito nelle tue parole un briciolo, anche piccolo così, di invidia! Mai che avessi letto nei tuoi occhi il benché minimo disagio per non vivere quella vita!
Forse è per questo che sei tanto amato, forse è per questo che hai un esercito di amici che per te si lancerebbero nel fuoco, forse è per questo che sei così speciale.
Nemmeno l’arrivo di tua sorella ti ha cambiato: temevo potesse crearti qualche problema, farti soffrire per non essere più il solo depositario di tutto il nostro amore…non ho avuto fiducia in te: hai adorato Giulia fin dal primo istante, l’hai protetta e coccolata come un ometto quando eri piccolo; e il tuo amore per lei negli anni si è rafforzato e vi ha reso complici e amici, confidenti e solidali.
Nemmeno la parola gelosia fa parte del tuo vocabolario.
E che emozione vedere la tua commozione quando vedi un film che ti prende nell’anima. Lacrime nascoste per un pudore antico, che ora fai scorrere liberamente, da quando hai compreso che la vera forza di un uomo sta nel mostrare la propria debolezza e accettarla, e che nascondersi dietro una corazza non ti rende più forte.
E le tue domande! Dio mio! Hai una sete di conoscenza e un desiderio di imparare che mi lasciano quasi sempre senza risposte. E non mi chiedi solo quanto possono vivere gli elefanti o quanto tempo ci vuole per circumnavigare il globo…sarebbe il minimo!
Se mi chiedi com’è possibile che un amore finisca, se mi chiedi il perché di un tradimento….cosa posso risponderti? Il tuo difetto è che vuoi cercare una spiegazione per ciò che spiegazione non ha.
Cosa posso dirti? Che Dante aveva le idee un po’ confuse quando scrisse “Amor c’a nullo amato amar perdona?”: il fatto che tu ami tanto una persona non serve e non basta per essere amato allo stesso modo.
Ma tu non ti arrendi mai, e cerchi di capire dove hai sbagliato, ti dai colpe che non hai, ti fidi del mondo intero, non comprendi le meschinità che a volte incontri…ma questo è un difetto di fabbricazione: sei figlio nostro…l’ingenuità ce l’hai nel DNA!
Potrei dirti che la cattiveria si paga sempre, in questa vita o nell’altra. Ma so che non è questo che cerchi, non è quello che vuoi, non è ciò che speri.
E che spilli nel cuore sentirti piangere di notte sul primo amore finito! E restare ferma sotto le mie coperte col respiro spezzato, vincendo la tentazione di venirti ad abbracciare fino a soffocarti!
Perdonami se non lo faccio: non posso … perchè la vita è anche questo, ed io non posso e non devo vivere al posto tuo: la tua forza te la devi costruire da solo, le tue ferite ti devono aiutare a capire il mondo….io posso essere per te la carezza che ti avvolge quando hai freddo, la mano ferma che ti regge quando tremi, il sorriso che consola la tua tristezza.
Ma non posso indicarti la strada giusta per non soffrire, non posso suggerirti un atteggiamento piuttosto che un altro: tu hai il diritto di scegliere seguendo il tuo cuore, e io ho il dovere di lasciarti libero di vivere anche un dolore grande come questo.
Capisco di te ogni lieve battito di ciglia, come tu intuisci in me ogni piccolo cambiamento di umore: che tenerezza sentirti quando mi giri intorno, leggero e silenzioso, perchè hai un segreto da raccontarmi; che tuffo d'amore sei, quando mi spii da lontano perchè mi senti inquieta...e, piano, mi vieni accanto e mi abbracci, senza parole.
Tu non sai cosa sei stato per me…
E' grazie a te che ho trovato il coraggio di spezzare quelle catene che mi tenevano inchiodata alle mie paure, di combattere la guerra contro i miei fantasmi: all'improvviso compresi che avrei potuto farti del male se tu ti fossi specchiato nelle mie fragilità, capii che ti avrei reso indifeso di fronte al mondo se tu avessi respirato la mia angoscia...e ricominciai a vivere, a lottare, a credere...grazie, tesoro mio.
Questi anni sono volati.
Ora non sei più il mio bambino, non posso più tenere tra le mani i tuoi piedini paffuti, non mi posso tuffare nel profumo della tua pelle dopo il bagnetto, non posso farti volare e afferrarti, non posso farti il solletico per sentire la tua risata squillante.
Ma posso sempre abbracciarti tutte le mattine al tuo risveglio, posso esserci sempre per te con le tue domande impossibili, posso sempre uscire con te affannando dietro il tuo passo veloce.
E posso dirti che sarò dalla tua parte, sempre.
Anche a combattere contro i mulini a vento.
E augurarti che la Vita non ti cambi mai, che le delusioni non indeboliscano mai l’amore immenso che ti porti dentro, e che niente e nessuno possa offuscare la luce che sei e che dai.
mamma