Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Perdere un pianto ..

Si nasce perdendo il primo pianto ed è il primo gesto d'amore alla vita
non si vivrebbe se non per primo pianto
Perdo un pianto e vivo..
Oggi per te continuo a perdere un pianto e tu non sai...
quanto per me vale questo gesto
tu non sai quanta vita in una lacrima reclama un desiderio di vita
quella che tu non mi concedi

Questo amor proprio che m'offende
è quel difenderti da me ...

Amici per voi cosa rappresentala perdita di un Pianto ?

Con amore

:oops: Ele 77 :oops:

Questo è uno dei momenti più intesi del brano...

"E' per te che perdo un pianto"

E' sempre un'ambivalenza, sempre quell'essere in bilico tra il dolore della perdita e l'accettazione.

Il pianto può essere "perso" se è un pianto di il dolore, per esternare una sofferenza interna, per liberarsi l'anima, quasi che il dopo possa dare sollievo...può diventare accettazione, se pur passiva, o diventare il mezzo per esprimere all'altro il dolore al di là delle parole...
ma...
TU NON SAI
il pianto può essere perso perchè soffocato, perchè è difficile accettare la
solitudine, la perdita della persona amata
TU NON SAI
può essere anche orgoglio, quasi a voler trattenere solo per sè il dolore

....ma può lasciar spazio anche alla speranza....

Angela

Pino ha detto che, nel pieno della sua soddisfazione esistenziale nel vivere l'amore, è più facile immaginare e creare un testo come Tu non sai che invece parla di un amore perduto, non ricambiato e, quindi, infelice.

Quest'amor proprio che mi offende
è quel difendermi da te.

Quell'amore che all'origine era orientato verso la persona amata diventa amor proprio: è un amore offeso, maltrattato, ucciso (ricordate Forse che sì forse che no?) perchè è un amore ripiegato su se stesso. L'amore è di per sè apertura verso l'altro, altrimenti non è amore: ma, in quei momenti, l'amor proprio è l'unica difesa verso una vicenda che mette una pietra sopra tanti sogni e tante speranze.

"Tu non sai sussurrare, ai miei capelli con te, proprio mentre perdo un pianto": perdo un pianto, viene unito in questa espressione ciò che prima, per ben due volte, era stato espresso in endiade:

Tu non sai... tu non sai
certe volte ho pianto e perso per te.

E ciò era avvenuto nel "pieno dei miei giorni con te": il senso della perdita e del pianto sono in una spoliazione di sè che avviene nell'amore ("smetto d'essere ciò che pensavo"), sia nella sua pienezza, sia, e a maggior ragione, nella sua caduta. Perdere un pianto perchè si piange una perdita: non è un semplice gioco di parole, ma la situazione che la canzone racconta.

d.Max

Ciao d. max
non potrebbe essere che ...

l'amor proprio che m'offende non sia il suo ma di una lei ..
tanto da dire
m'offende quel difenderti da me quanto non c'è ne bisogno?
Ed è per te che perdo un pianto doppiamente ?

infatti dice .. è quel difenderti da me ...

Tu davvero non sai quanto per me vale una lacrima
e quanto è caro il fatto che addirittura venga persa cosi..

Sottolinea la fine di una storia come anche il desiderio di rinascita di se stesso
ma il rancore è così evidente,
che sembri sottolinei l'importanza del pianto
come a dire son qui ancora
perchè infondo non mi hai mai perso...
l'amore mio ti appartiene ancora...

Cosa ne pensate..

un abbraccio d. max.

Ele 77

Sì, Ele, effettivamente ho trascritto male le particelle nominali finali e ho invertito i ruoli :lol: .
Il senso letterale del testo mi sembra quello che dici tu: l'amor proprio diventa offesa perchè è una difesa non necessaria. Comunque, è una offesa al senso vero dell'amore.

A volte un amante ferito vorrebbe solo non essere escluso, magari l'unico escluso, dal mondo dell'amato ("tu lascia che negli occhi ci sia anch'io"): non vuole per forza legare a sè l'altra persona, ma semplicemente comprendersi nel suo sguardo. Poi, sia quel che sia...!
Non concedere nemmeno questo, è profonda offesa.

d.Max

Perdere il pianto per me????

Il pianto nasce quasi sempre da un emozione di gioia e/o dolore molto forte e profonda.
Quando sono di dolore molto spesso è perchè c'è qualcuno che ti manca e sai che qualunque cosa farai questa persona non tornerà indietro e allora queste lacrime scendono come pioggia su vetri per lavare la rabbia che non vuoi sentire e che lotta forte dentro te e che sai che non servirà a nulla. A volte poi scendono con il segno del rimpianto per cose che avresti potuto dire e che ora resteranno come una frase bloccata in gola che sentirai tutte le volte che queste lacrime riaffioreranno.
Quando sono di gioia solitamente innondano gli occhi che si illuminano di una luce rara per la bellezza di quello che mi sta accadendo e sfociano quasi sempre in un abbraccio a chi le ha tirate fuori.
Se poi sono le canzoni di Mango come spesso capita sono un misto tra gioia/dolore/speranza/emozione per certe frasi che solo lui riesce a cantare liberando i nostri cuori.
Questo è in breve il mio senso del pianto.

Buona serata a tutti

ho scritto un pò in italiacano ma è per la fretta non ho studiato al cepu giuro :wink:

il soggetto che ho dimenticato sono le lacrime scusate.

ciao a tutti.

perdere un pianto...lasciarsi scappare una lacrima... più lacrime...fino a riempire l'oceano...perdere non è sempre sinonimo di sprecare...
a volte si "perde" un pianto per liberarsi... per sfogarsi... per dire tutto e niente... per amare e suggellare il momento... per rabbia e impotenza... per sgomento... per dire ancora le parole che non ti ho detto mai... per rafforzare un motivo... si piange perchè è l'unica cosa da fare rimasta... si piange per buttar fuori tutto quello che si ha dentro ma non ci sono più le parole... si piange... si piange... non è facile piangere... non è da tutti... non è da femminuccie... non è il pianto della "maddalena"...(dalle mie parti si dice così)... è qualcosa di più... a me piangere fa bene... anzi non so se mi fa bene ma almeno mi libero... dopo non si sa come sto ma almeno mi sono sfogato... si piange spesso... piango spesso... per i motivi più svariati... per amore... per rabbia... per gioia... rido fino a piangere... le lacrime sono importanti e non si fanno vedere a tutti...
spero di essermi spiegato... mah... non lo so veramente...

:? cristoballacrimafacile :?

Cristobal, ti sei spiegato perfettamente perche' anche per me le lacrime sono sempre state compagne di viaggio e lo sono tutt'ora, anche se la vita ti indurisce ed una lacrima diventa forse piu' rara, ma quando viene, devi vedere come scende giu'....e le lacrime di gioia per emozioni derivanti da canzoni (quelle di Pino ovviamente, che to dic 'a ffa!!!) sono quelle piu' belle perche' ti fanno sentire vivo dentro, anche se con un po' di dolore!
Sull'interpretazione della frase e della canzone, sono senza dubbio d'accordo con Ele che ringrazio perche' non ci avevo pensato che quell'amor proprio potesse riferirsi a lei...e' quel "proprio" che ci ha fatto pensare alla prima persona ma appena letta la tua interpretazione, ho capito che e' quella giusta spiegando anche meglio quel difenderti da me successivo. Bravo!
Circa la frase in oggetto del topic, io penso che in questo caso perdere un pianto sia proprio il perdere nel significato originale. Io ho perso un pianto perche' forse non meriti il mio amore (perche' tu non sai sussurrare ai miei capelli con te proprio mentre perdo un pianto)...non sei in grado di consolarmiperche' rifiuti il mio amore, ti difendi da me, hai troppo amor proprio e quindi fuggi, ti allontani, mentre io perdo i miei pianti per te!
Buon sabato a tutti!
Tommaso

Ops!!!! :oops: Oggi e' venerdi'! scusate

So già che qualcuno dopo questa mia interverrà per continuare a divertirsi a contrariarmi (bontà sua); si dice: "Dove c'è gusto non si perde..." ed io non voglio essere causa della rottura di un giocattolo, anzi mi diverto anch'io...... :wink:

Il pianto in questo caso è dovuto al forte dolore che si prova, pensando ad un Amore che non sta più al nostro fianco.
Nonostante sia un' animalista fervente, mi piace pensare che l'uomo sia un essere superiore che si distingue dagli animali per l'uso intelligente che ne fa della ragione, forse..... dico forse perchè negli ultimi tempi, non mi pare che ciò corrisponda al vero...
Ritornando al tema, voglio dire che la ragione è in questo caso la causa del pianto.
Pianto di: disperazione, di rabbia, di sconforto, di amor proprio, di rimpianto...ma comunque trattasi di ragione scatenante.
Il pianto è in ogni caso associato ad un mix di sentimenti legati ai ricordi piacevoli e non e comunque saturi di passionalità e di sentimenti che toccano nell'intimo.
Mentre perdo un pianto....penso a ciò che ora potrei vivere assieme a te ed a cosa la vita avrebbe potuto regalarci nell'unione.

Lory

Ci provo:
intanto confermo la mia assoluta dipendenza da questa canzone che reputo la piu' bella dell'album (ovviamente a parer mio).
Per quanto riguarda la frase, la vivo come un pianto di "fallimento".

"...nel pieno dei miei giorni con te, quante volte ho pianto e perso..."
quindi gia' nel periodo piu' intenso dell'amore c'era la sconfitta, l'inizio dell'incrinarsi del rapporto, avvisaglie della fine...

"...e' per te che perdo un pianto"
il dolore, ma ancora la sconfitta per un amore che non e' riuscito a continuare....

Adonella
(pazzesco come io non riesca a scrivere in modo chiaro, quello che il mio cuore e le mie emozioni leggono benissimo, mah!)

Perdere un pianto….un’espressione poetica altamente suggestiva nell’accostamento di due parole dolorose.
Sottolineo espressione poetica, perché in senso letterale un pianto non si perde mai.
Non si perde nella memoria e non si perde come spreco.
Un pianto resta sempre nel nostro ricordo, ferita che può essere ricoperta, protetta, bendata, ma la traccia resta sempre dentro di noi, e non si cancella.
Un pianto non è mai sprecato, vive e si nutre del dolore che lo provoca. Si piange su se stessi e per se stessi, e qualunque cosa viene da un cuore addolorato non è mai una sottrazione.

E quel difenderti da me è un dolore immenso, che io però non vedo come un’offesa; piuttosto è paura da parte dell’altro di accogliere un amore, incapacità di viverlo e di regalarselo, negazione di una felicità, rifiuto di una responsabilità.
Non è da tutti vivere un amore immenso….a volte lo si teme, si preferisce che la vita scorra su binari sicuri, sempre paralleli, senza curve né fermate, senza dossi né pericoli.

Ci vuole coraggio anche nell’accettare che si possa essere felici…

Annapaola

E' cosa tanto piccola il pianto
è cosa tanto breve un sospiro
eppure- di faccende di questa misura
noi uomini e donne moriamo!

Sono d'accordo, paradossalmente non si perde mai un pianto, ma anzi questo ci arricchisce sempre in qualche modo.
Far uscire le emozioni che troppo spesso teniamo prigioniere in noi, quando non ci è più possibile tenerle nascoste e rinchiuse, ma abbiamo bisogno di renderle concrete, consistenti, tangibili attraverso le lacrime, significa prendere atto di quel qualcosa che le ha generate ed accettarlo.
Il pianto è la nostra primissima forma di comunicazione, di richiesta di aiuto, di attenzioni, da cui deriva poi tutta la fitta serie di rapporti interpersonali ed affettivi che ci circondano, nonchè la costruzione stessa della nostra personalità. Crescendo il pianto serve più a relazionarci con noi stessi, a conoscerci nell'intimo e quindi non sprechiamo mai nulla.
L'acqua come simbolo di vita anche nel pianto chiama altra vita, una rinascita del cuore, anche in mezzo al dolore.

Perdere un pianto ...
Molte persone non riescono a piangere ed altre non riescono a farlo in modo profondo. Si dice spesso che: "Piangere è da bambini!"
Per alcuni versi potrebbe anche considerarsi vero, infatti il pianto rappresenta una regressione, ma questa regressione è spesso necessaria. Sciogliersi in lacrime può significare sciogliere tensioni e sofferenza, dopo un pianto infatti si assiste sempre ad una liberazione, si prova un senso di sollievo e di alleviamento del dolore...
Riguardo la frase in questione anch’io come Tommaso credo che si debba considerarla nel suo significato originale, e per te che ho perso un pianto … sembra voglia dire: ho pianto troppo, non ho più lacrime da sprecare …
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