E' proprio vero, è meraviglioso ed è proprio quello che sento io in quei momenti!
Non so se quello che sto per dire capita anche a voi; quando canta la mia Mediterraneo, per esempio, e sento gli "altri"*battere le mani a tempo di musica, il mio istinto animale mi dice di andare a staccare quelle mani a morsi, una per una .
Vi succede o sono io che esagero?


*quando dico gli altri intendo dire pubblico pagante....quello che accompagna, o quello che quella sera non aveva altro da fare, o quello che mi critica se ad un certo punto ho bisogno di chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare
Statevene a casa!

Bè Ivana, tu hai chiuso la tua giornata con il tuo racconto ed io la apro leggendolo...
Bellissime le tue parole e meravigliose quelle di Pino! Grazie!

Angela

Ivana ti ringrazio del tuo racconto. Attraverso il tuo scritto abbiamo scoperto cosa Pino intende per comunicazione tutto questo non fa altro che aumentare la stima che abbiamo di lui.
Bacioni

Tra noi e Pino non c'è più bisogno di dire niente. E' come nel Dicembre degli aranci. Lui è parte di noi e noi siamo parte di lui.
Cinzia

dal silenzio a un bacio...........a mille emozioni che ci colpiscono come freccie dritte al cuore..............
grazie Ivana per averci riferito le parole di Pino.....splendide..........emozionanti

antonella

grazie, Ivana. Davvero grazie di cuore.
Uno spiraglio da cui filtra la Luce......e la Pace. !

un abbraccio. gianni.

E' proprio vero, è meraviglioso ed è proprio quello che sento io in quei momenti!
Non so se quello che sto per dire capita anche a voi; quando canta la mia Mediterraneo, per esempio, e sento gli "altri"*battere le mani a tempo di musica, il mio istinto animale mi dice di andare a staccare quelle mani a morsi, una per una .
Vi succede o sono io che esagero?


*quando dico gli altri intendo dire pubblico pagante....quello che accompagna, o quello che quella sera non aveva altro da fare, o quello che mi critica se ad un certo punto ho bisogno di chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare
Statevene a casa!

Intanto ringrazio Ivana per la sua testimonianza ,non avevo dubbi MANGO è parte di noi e noi siamo parte di lui (si Cinzia!) per Francesca non esageri i cosidetti "altri" che non conoscono il Nostro e che sono venuti per "caso"oppure per rompere a me e qui mi riferisco a quel pezzo di ghiaccio che a Roma in teatro me la sono trovata a fianco, avesse espresso un "qualcosina" di emozione e non solo era "schifata" io le ho "invidiato" l'uomo che stava con lei,era lui il fan del Nostro! E poi che dire di quello che ho sentito dire a un imbecille in un'altro concerto, appena iniziavano le note di Oro "...la canzone della pubblicità!! Potevo uccidere credetemi!!! Statevene a casa, MANGO è solo per chi ha i palati fini!!!!
Loredana

E' proprio vero loredana.....come odio quando dicono la canzone della
pubblicità oppure......quando sanno solo la rondine!!!
Che profani....che profaniiiiiiiiiiiii!!!!!

BACI BACI

Io mi ricorderò sempre al Disincanto tour, una frazione di secondo prima che Pino iniziasse a cantare Non moriremo mai, un imbecille dal pubblico si mise a gridare "Monna Lisaaaaa!" che in quel momento non c'entrava proprio niente e mi ricorderò sempre l'espressione della faccia di Pino.
Sai che vi dico, che per questo motivo io preferisco i concerti dove si paga, almeno si spera che certa gente se ne stia alla larga.
Infine, grazie Ivana, ieri mi sono dimenticata di ringraziarti del tuo bellissimo racconto.
Baci. Cinzia

anche io Cinzia sn del tuo stesso parere..anche se...al concerto di Cagliari del ti porto in africa tour (all'anfiteatro), dopo sl 2 canzoni una persona dal 2° anello si mise a urlare OROOOOOO!!!!!!!!
e che cavolo...manco due canzoni e già vuoi oro???si vede che no ne conosceva altre...anche io odio quelli che dicendo Mango conoscono solo la rondine dicendo: "la canzone più bella di Mango è la rondine (perchè conoscono sl quella)...boh...

Io ho sempre visto i concerti di Pino in teatro e quindi a pagamento anche li ci sono persone esagitate e scostumate nonostante si paghi quindi mi sa che si paga o non si paga tutto il mondo è paese!

Al ti nporto in africa tour c'era una donna
che alla prima fila continuava ad urlare "ferro e fuoco"
ad ogni canzone...........(sto morendo dalle risate)
quando ad un certo punto pino si stanca e dice:

Fate stare zitta quest'ubriacona.........che risate!!!!!!!

hahhahahahahahahahahah

Ferro e' fuoco e' uno dei capisaldi della musica e dello stile di Mango!!!
Peccato lui non la pensi cosi...tra l'altro molta gente che non conosce bene Mango, ricorda questa canzone. Io rimpiango quei tempi solo perche' si pubblicizzavano tutte le canzoni dell'album...tra l'altro l'album in spagnolo porta questo titolo. Se adesso funzionasse ancora cosi', forse canzoni come
Non moriremo mai
Dal silenzio a un bacio
Cosi' e' la vita
forse avrebbero fatto strada (ho citato i tre brani che rappresentano i capolavori degli ultimi tre lavori, uno a testa, giudizio appassionato di un ammiratore da 22 anni)
Ho notato che le canzoni che noi amiamo di piu', sono quelle che non ha piu' riproposto...tu...si, sospiro e......tante!!!

io che sn nato un'anno dopo ferro e fuoco, leggendo e guardando le canzoni dell'album sapevo infatti che quasi tutto l'album era pubblicizzato....oasi, il mare calmissimo, ferro e fuoco, mia madre, inseguendo l'aquila...
ma anche le altree?

Riprendo il Tuo pensiero, d. Max…
Io mi trovo a metà strada tra un estremo e l’altro, frequente dilemma tra oggettività e soggettività. Non penso che le cose abbiano un senso di per sé, oggettivo, al di fuori e al di là del nostro sentire; ma nemmeno credo che esse abbiano soltanto il “nostro” senso, quello che ci fa più comodo attribuire. Certo la via di mezzo è sempre la più difficile da percorrere: come hai sottolineato tu è difficile resistere alla tentazione di “valutare e controllare le cose del mondo”, ma è altrettanto difficile recepire soltanto.
Tutto ha un suo senso, ogni cosa ha una ragione per esistere, ogni attimo vissuto fa parte di un disegno ( ….d’Altissimo o del Fato è sempre un disegno Superiore, che va al di là di noi), ma ciascuno dovrebbe avere la facoltà di scegliere i confini e i limiti di quel senso, di adattarlo alle proprie capacità intellettive o emozionali….tutto è cercare di non snaturare il senso che le cose ci raccontano, non “accomodarlo” secondo criteri utilitaristici.
E’ bello “schiudersi al senso delle cose”, ma è altrettanto bello scoprire in esse qualcosa che già ci appartiene, in un’armonia di ciò che è dentro di noi e ciò che è fuori di noi.

Cristian, in questo noiosissimo pomeriggio domenicale, ti faccio compagnia con i miei cerchi alla testa! (vedi Topic “la dimensione umana di un artista”)

Un abbraccio "circolare" a d.Max e a Demo, incessanti stimoli alle mie attività cerebrali ed emozionali!


Annapaola