Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Esiste una quantità d’amore, un livello di misurazione, una categoria di appartenenza?
Questo sentimento così etereo e indefinibile ha un peso specifico standard?
E, se così fosse, quali sarebbero i parametri a cui fare riferimento: i gesti, le parole, i silenzi, le piccole attenzioni...?
Domande senza risposta, eppure in un rapporto d’amore si dice che c’è sempre tra i due chi ama di più, ed è quello che viene considerato poi l’anello più fragile.
Ma anche su questo ho qualche dubbio: è più doloroso essere amati troppo senza saper ricambiare in egual modo, o è più triste un amore dato a piene mani e non ricambiato?
Non sempre in amor “vince” chi fugge, e quasi mai chi è troppo amato “vince” la partita…

Annapaola

Cara Annapaola, secondo me l'amore per essere chiamato tale deve necessariamente essere reciproco. Io non credo all'amore unilaterale, per me non esiste. Quando è unilaterale è più che altro desiderio di possesso o addirittura una fissazione, una mania. Quando è reciproco invece sì, può succedere che uno dei due ami di più e l'altro un po' di meno. Dipende dal carattere delle persone, dall'essere più o meno individualisti, più o meno egoisti, più o meno sensibili. Generalmente chi è più egoista e meno sensibile è portato a soffrire di meno e ad essere un po' meno coinvolto nel rapporto. Queste sono le mie idee spicciole spicciole sull'amore in generale.
Sull'amore per Pino, invece, ci sarebbe da scrivere un trattato. Su questo argomento si capovolge ogni convinzione, si mette da parte la ragione, non ci si capisce più niente. Si ama... tanto, tanto, tanto e basta, senza chiedersi niente, senza aspettarsi niente, senza pensare a niente, senza capirci niente. Ma è bello così!
Cinzia

Quando preparo delle coppie di fidanzati al matrimonio e chiedo quello che per loro è l'amore le parole che vengono fuori più spesso sono: equilibrio, armonia. Senz'altro c'è del buono in questo: è la richiesta di quella reciprocità di cui parla Cinzia.
Però ci vedo anche un rischio: il rischio di ridurre la relazione a quella che io chiamo una "organizzazione geometrica dei sentimenti" in cui alla fine quello che conta è il rimanere in pari nel bilancio del dare e ricevere. E' un rischio per almeno due ragioni: la prima è che spesso il rapporto di coppia è in realtà l'incontro di due narcisismi, e la seconda è che la vita ci pensa da sola a portare degli squilibri e degli sbilanciamenti. Non è possibile prevedere tutto.
Ma quello che aggiungo io è che questi squilibri e sbilanciamenti sono "benedetti": perchè la vera misura dell'amore è una dismisura, perchè la vera dimensione dell'amore sta in quel "più" che in molti testi il Nostro inserisce (per es., "Certe volte, a volte è come se/ dipendesse da te/ quel mio chiederti di più"). Amare allora forse significa accettare il rischio di quel "più", la vertigine dello squilibrio, l'impossibilità di ridurre l'altra persona e il rapporto con lei a una proporzione diretta o inversa.
A quel punto, poco conta se chi "ama di più" sono io o sei tu, se l'amore è a senso unico o ricambiato: conta solo accettare di perdersi nell'altro e per l'altro. D'altra parte, voi tutti mi potreste insegnare su questo, l'atto culminante dell'amore, il rapporto sessuale, che cosa è se non un perdersi nell'altro, un fare naufragare con lui per un istante tutte le categorie e i calcoli umani? Per poi ritornare su questa terra, planare insieme sui propri paesaggi, del corpo e dell'anima: per un attimo toccare il vertice di quella capacità di sentire piacere che in Dio è ciò che si chiama "vita eterna", per poi ridiscendere insieme nel giardino della reciproca intimità. "Traslocando su di te/ sarò tempo sui tuoi campi": cos'è questo se non quel "più", libero e gratuito, dell'amore?

Buona vita a tutti.

d.Max

Ah che bello D. Max, se fossi tu a fare le omelie alla domenica, andrei in chiesa più volentieri.......hai mai pensato di fare catechismo on-line?
Son d'accordo com te nel dire che attribuendo alla parola Amore il significato di equilibrio e armonia, si rischia di dare al rapporto la forma di una figura geometrica......piatta, senza spigoli ne rotondità!
....e come te penso anche che sono il più e il meno ad equilibrare un rapporto: è il risultato che conta!
L' amore è ben altro che un più o un meno.........è dare senza pretendere dall'altro e ancor prima di tutto, essere in armonia si, ma con se stessi!

Francesca non sei la sola...anch'io e anche Anna troviamo che d.Max sia una Persona Speciale che arriva nel cuore, le sue parole mi restano per far si che.. penso... rifletto.... grazie d.Max!
Loredana

Grazie d. Max, le tue parole rendono molto bene l'idea di cosa significa amarsi veramente anche se, per alimentare l'amore, penso sia indispensabile riconoscersi nell'altro/a.

E' vero anche questo Zando!
.............ma quant'è vero quello che dice la mia amica Annapaola!!!!!
Mi sono soffermata sulle parole di D.Max e non ti ho fatto i complimenti per questo tuo topic...........ma quando li pensi?
Tra un salto e l'altro, tra una nuvola e l'altra?
Eh.........son l'espressioni che ti vengono su, quando è il momento di parlare.........solo d'amore......... 8)

baci
Francesca

Caro d.Max, quando dico che l'amore deve essere reciproco non intendo dire di pareggiare il bilancio (anche se da brava ragioniera ho fatto questo per 25 anni) :lol: .
Io diffido dell'amore a senso unico, non ricambiato perché, mi chiedo, è giusto amare una persona che non desidera essere amata? Va bene, ognuno è libero di amare chi vuole, purché però non si oltrepassi il limite della libertà altrui. Sarà che ho visto persone che con la scusa dell'amore arrivano alla molestia e ho conosciuto persone che si sono dovute rivolgere ai carabinieri per degli innamorati troppo invadenti e assillanti. Per questo penso sia meglio, se possibile, che l'amore sia ricambiato.
Cinzia

Sarai/Sarò quello che ama di più. Il tema di questo topic continua a farmi pensare.
E' difficilissimo se non impossibile dire, tra due persone che si amano, chi ama di più. Ognuno ama come sa amare, come è capace di amare. Che significa poi amare "di più"? A volte la persona che apparentemente ama di più è solo quella che ha più bisogno di protezione, più paura della solitudine, meno fiducia in se stessa ed allora si attacca morbosamente ad un'altra persona credendo di non poter più vivere senza.
In base a che cosa si può stabilire chi dei due ama di più? Forse in base a chi è disposto a fare più rinunce? O in base a chi si annulla di più nell'altro? Secondo me è impossibile da stabilire. L'unica cosa certa è che ogni coppia è un universo a parte e ogni coppia vive l'amore in modo diverso. L'importante è che la coppia funzioni.
Io penso però che l'unico modo per amarsi "di più" sia quello di amarsi anche e soprattutto attraverso l'anima (perché amandosi solo attraverso il corpo ci si stanca presto), solo quando due anime riescono a raggiungere quel grado di unione tale da farle diventare una sola anima, si ha l'amore assoluto. Ma non è per niente facile da mettere in pratica ed è impensabile riuscirci solo con le proprie forze. E' bello perciò affidarsi completamente, chiedendo insieme aiuto e sostegno, a chi ci è sempre vicino ed è sempre pronto ad aiutarci, anche a far vivere un amore per sempre.
Ciao. Cinzia

Mmmmmm.....amarsi...!!!!!!!
Chi ama di più? Io? Lui? Forse a volte io, forse a volte lui.
Non credo però che ci sia un momento in cui l'amore sia in perfetto equilibrio, a volte forse da una delle due parti non ce nè di amore, forse fuggito per un pò, stanco dall'opressione e dall'abitudine.
Amarsi significa anche, oltre a tutti i bellissimi significati che ho letto nei post precedenti al mio, scendere a compromessi, scendere dal piedistallo dell'anima che ognuno di noi ha, mettere da parte l'egocentrismo e l'egoismo....forse è questo (e tanto altro) che permette ad una coppia di amarsi.
L'amore cambia, fugge, scende per poi risalire, è un percorso.....che a volte purtroppo termina......
Ma chi ama di più? E chi può dirlo!!!???

e si...proprio una bella domanda...
mah...anche io penso che non ci sia un equilibrio stabile...ma un continuo gareggiare di sentimenti (almeno in un amore vero)...
se ci fosse un equilibrio stabile secondo me non ci sarebbe più la voglia di aumentare il desiderio...
quindi secondo me ci dovrebbe essere un continuo altalenarsi di sentimenti tra l'uno e l'altro..
certo che però non ci sono intervalli di tempo in questo altalenare..è solo questione d'anima...in pratica...io continuo ad amarti sempre di più.. e questo lo fai pure tu..ma non c'è un limite e nemmeno, come dice Annapaola, un peso specifico :wink:

le parole di voi tutti sono state spunto di riflessione in questi giorni...........
come dice Cinzia l'amore non deve essere unilaterale,l'amore dovrebbe portare arricchimento,qualunque amore sia.........ci sono mille tipi di amore(anche Pino l'ho disse)amore per i genitori,amore per i figli amore per la natura, comunque qualunque esso sia, se non è uno scambio che tortura è?
L'amore tra due persone all'inizio può essere passione,ma la vita con le sue sorprese,non sempre piacevoli,mette alla prova...la passione svanirà ma se questo amore non è in bilico sul piatto della bilancia,basato nel darsi in egual modo,non cadrà.
L'amore,quello con la A maiuscola,quello che fà durare nel tempo un rapporto, si evolve,non rimane mai ugule negli anni..........io l'ho sempre paragonato a un cantiere con dei muratori,che aggiugono un mattone per volta facendo un fortino per difendersi e sentirsi protetti da questo malamente mondo.
Però dici bene Cinzia,quando poi si parla di Pino(gira che ti rigira siamo sempre li :roll: )tutte le teorie si stravolgono........e scusatemi se mi permetto però io la trovo la cosa più bella,perchè è sempre gioia e arricchimento,è crescita è amare e basta senza più domandarsi ne perchè ne come e prendere tutto questo arrivato senza chiedere nulla e non aspettarsi niente e avere tutto riempendo ogni spazio,
volando in alto scavando in profondità fino a tenerlo tra le piege del cuore e poi trovartelo nell'anima scivolato pino piano come goccie di miele.
Grazie di averci donato cosa così preziosa e ineguagliabile..............
antonella

è più doloroso essere amati troppo senza saper ricambiare in egual modo, o è più triste un amore dato a piene mani e non ricambiato?


io penso che è più dura amare senza il ricambio. La sofferenza che si prova nell'amare qualcuno che non ti vede nemmeno, è una cosa molto difficile da tollerare.
Nel caso contrario, si può provare dispiacere, ma se non si ama la persona, pur essendo molto sensibili, il dispiacere è imparagonabile.....

Per quando riguarda la quantità, non ho risposta :roll: , ci devo pensare....

In generale la relazione "maggiore" esiste solo entro una scala misurabile; ritengo che i sentimenti non lo siano, e allora risponderei alla domanda prima di Annapaola "si può misurare un sentimento?" con un no.
Ciò che è soltanto qualitativo non è misurabile.

Tuttavia, come anche suggerisce il testo della canzone, ci sono dei sintomi psicosomatici che se non danno proprio una misura, danno un'immagine dell'intensità del sentimento.
Parole, gesti, soprattutto quelli più inconsci, sono segnali, non forniscono misure, ma danno delle indicazioni che è utile sapere leggere.

Anche se le ricerche più moderne (ma già Goethe!?) sostengono che in fondo si tratti di chimica (e quindi misurabile), io, pur non conducendo ricerche, credo o mi piace credere, che anche la chimica sia soltanto la conseguenza soggettiva di qualcosa che nasce altrove... magari in quello spazio infinito, che sa di libertà.

L'amore,quello con la A maiuscola,quello che fà durare nel tempo un rapporto, si evolve,non rimane mai ugule negli anni..........io l'ho sempre paragonato a un cantiere con dei muratori,che aggiugono un mattone per volta facendo un fortino per difendersi e sentirsi protetti da questo malamente mondo.
Quanto è vero Antonella!! :wink:
Loredana
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