A che serve far soffrire il cuore se il finale è nell’aria…
Questa frase di “E se con un t’amo” mi ha particolarmente
e profondamente emozionato e…
Curiosando, leggendo e rileggendo elucubrazioni più profonde
“da Platone fino a giungere a diverse filosofie contemporanee” sulla semplice
(per me comune mortale) parola dolce-amara denominata “Amore”,
riflettevo sulle diverse e spesso contrastanti versioni, a tal punto che
mi hanno quasi convinto di non aver capito un bel nulla!
pensavo che l’amore era un battito accelerato e frenetico del cuore in attesa di un lui o una lei;
pensavo che ci facesse sognare ad occhi aperti;
pensavo che ci facesse vivere felici;
pensavo che ci rendesse invincibili di fronte a qualsiasi avversità del nostro tempo;
pensavo ci aiutasse ad arrivare al traguardo senza avvertire particolari affanni;
pensavo che era il collante necessario per tenere unite persone anche diverse tra loro;
pensavo che era riuscire ad intuire il desiderio della persona amata prima
che questa lo abbia espresso e cercare di esaudirlo;
pensavo che il vero amore, quello che capita forse una sola volta nella vita, era inattaccabile,
invincibile, interminabile;
Pensavo questo e tant’altro ancora …
Chissà, forse nel mio piccolo, ma proprio piccolo “io” più profondo,
nel fanciullino che è in me e che non riesce proprio a crescere o
si rifiuta di farlo…. lo penso ancora.
A Voi, anime dalla indiscutibile sensibilità, affinché possiate esprimervi.
Cerco conferme, smentite o solo s.o.s.?
- Boh, ma che vò chist?
Questa frase di “E se con un t’amo” mi ha particolarmente
e profondamente emozionato e…
Curiosando, leggendo e rileggendo elucubrazioni più profonde
“da Platone fino a giungere a diverse filosofie contemporanee” sulla semplice
(per me comune mortale) parola dolce-amara denominata “Amore”,
riflettevo sulle diverse e spesso contrastanti versioni, a tal punto che
mi hanno quasi convinto di non aver capito un bel nulla!
pensavo che l’amore era un battito accelerato e frenetico del cuore in attesa di un lui o una lei;
pensavo che ci facesse sognare ad occhi aperti;
pensavo che ci facesse vivere felici;
pensavo che ci rendesse invincibili di fronte a qualsiasi avversità del nostro tempo;
pensavo ci aiutasse ad arrivare al traguardo senza avvertire particolari affanni;
pensavo che era il collante necessario per tenere unite persone anche diverse tra loro;
pensavo che era riuscire ad intuire il desiderio della persona amata prima
che questa lo abbia espresso e cercare di esaudirlo;
pensavo che il vero amore, quello che capita forse una sola volta nella vita, era inattaccabile,
invincibile, interminabile;
Pensavo questo e tant’altro ancora …
Chissà, forse nel mio piccolo, ma proprio piccolo “io” più profondo,
nel fanciullino che è in me e che non riesce proprio a crescere o
si rifiuta di farlo…. lo penso ancora.
A Voi, anime dalla indiscutibile sensibilità, affinché possiate esprimervi.
Cerco conferme, smentite o solo s.o.s.?
- Boh, ma che vò chist?