Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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La vita è fatta di meandri e labirinti, posti di blocco e deviazioni, corsi e ricorsi.
E’ però un incanto (o un disincanto?) quando ciò che ieri era “quasi un addio/ oggi di nuovo/ sei un grido forte che invade”.

E’ vero: “Ci sono storie/ che danno un gran respiro”, un respiro che a volte porta al culmine, per poi declinare e di nuovo accendersi. Sono incandescenze che comunque ardono, braci incendiate, magari rimaste per un po’ sotto la cenere ma pronte sempre a “inondare gli occhi e prendere il volo”. O forse gocce d’acqua carsiche che dopo avere corso nelle vene più nascoste dell’anima, improvvisamente riaffiorano con una “emozione che/ rimuove il fondo/ con rabbia e dolcezza di un’onda”.
E mi chiedo: tutto questo sarebbe lo stesso se “lei” fosse presente, qui davanti a me? Ma forse proprio la vita è un ordito di assenze e presenze e “la coscienza è un dolore che a volte ci fa stare soli”.
E che importanza ha se in quei momenti l’anima si dispiega diventando “un atlante bianco” dove “puoi disegnarci un punto/ un mondo”?

Questo alla fine è il dono di quei momenti: una rinascita, una allegria evidente, “l’anima” che “al tatto puoi sentire”.

Rimani qui
bella di un bello visto mai
indugia ancora
intona la musica del ritorno
finchè ogni nota
non si spenga nell’azzurro
sul lago spalancato della rosa.


Buona vita a tutti.

d.Max

in questo momento Don Max riesco a dirti solo
grazie
grazie per essere ritornato a regalarci parole e riflessioni come queste
ci penserò sù e poi.............

antonella

Mi chiedo se è bene ascoltarsi e far prevalere sulla nostra ragione certe domande, e quindi lasciare che i pensieri irrompano sul nostro equilibrio a fatica raggiunto, o imporre a noi stessi di lasciar che queste "incandescenze"( non avrei potuto definirle meglio) ardano dentro di noi, nascoste, come fagocitate dalla ragione e dal senno.

Riportare alla vita certe esperienze vissute e non vissute, quei dubbi irrisolti, non è un inganno al presente ( per me), ma soltanto desiderio di capirsi e di mettersi costantemente in discussione.......che non è un male!

Per fortuna, a darci una mano c'è il tempo, che lenisce e sbiadisce tutto!

Francesca.........Grazie D. Max

I cicli dell’anima sono stagioni che fioriscono e appassiscono, soleggiate o ventose, allegre o malinconiche, deserte o popolate.
Ci sembra ogni volta che siano diverse, ma in realtà son sempre uguali: il tempo è un’invenzione, siamo noi il nostro tempo, scandito non da un orologio, ma dai mattoni che abbiamo elevato con forza e coraggio dal giorno in cui abbiamo pianto per la prima volta.
E tutto ritorna
La memoria ci rende presenti e vivi, il ricordo ci regala tempo, “l’assenza” diventa “segno di realtà”, e anche se “lo spazio è vuoto fino a te”, posso riempirlo di parole, posso colmarlo di immagini, posso colorarlo coi sensi, e l’anima al tatto potrò sentire.
Elevandoci al di sopra delle categorie ristrette dello spazio e del tempo, vivremo sempre nel presente, saremo sempre “qui ed ora”, e, al contrario di una bellissima canzone del Nostro, “un amore torna”, proprio perché “vive nel momento che è”….e lei/lui saranno sempre ad un passo da noi.

Rimani qui?
Sei già qui...


Annapaola

Mentre medito a come raccogliere questo meraviglioso suggerimento,
ci tengo a dire che questa lettura è stato il miglior modo di cominciare il lunedì mattina... Grazie don Max :wink:

La brace ricominica ad ardere, le ceneri nascoste riprendono ossigeno ed un incendio divampa dal quel fuoco mai spento.
E scuote l'anima, la tormenta; lei si ribella.
La sua dolorosa ribellione che ti travolge le membra ed il corpo tutto. Cerchi di sopirla, di tranquillizzarla, ma l'anima soffre e con lei soffre la tua mente, il tuo cuore e nello stomaco, un groviglio di emozioni si rincorrono, ti afferrano e poi ti stringono.
L'anima urla il suo tormento per questa nuova ferita che la solca, per tutte le altre mai guarite.
Avevi provato a costruirci un muro intorno, perchè fosse protetta e immune da nuovi dolori, ma il fuoco che improvvisamente è risorto, ha distrutto ancora una volta, come tante altre volte, quel muro, che ora dovrai ricostruire con fatica, con altro ulteriore dolore.
Mattone su mattone, lentamente, sperando che nel frattempo quel fuoco si plachi per sempre, anche se sai che non sarà così, perchè certi fuochi sono duri a morire e quando sembra che non ci siano piu', da lontano scorgi un piccolo lumicino, un bagliore che nasconde un focolaio.
Vorresti curarla la tua anima, prenderla tra le mani e coccolarla, liberarla per sempre dal suo dolore , rimarginarle le ferite e poi riporla al suo posto, affinchè possa iniziare a vivere una nuova vita.
E' vero i cicli dell'anima sono sempre uguali, solo che ci illudiamo che siano diversi o che lo possano essere.

.....quotidiano il silenzio sale
e mi sa di vuoto........


Baci Anna.

Caro d.Max,
rileggerti è stato come ossigeno per il cuore.
Sentivo la tua mancanza qui. Hai sempre scritto cose bellissime, cose che aprono gli occhi su aspetti che spesso sono lì davanti anoi, ma che non riusciamo a vedere.
Ultimamente però metti te stesso tra queste righe, la tua parte più intima.
Spesso è come se fossimo gelosi dei nostri stati d’animo e li proteggiamo, li nascondiamo, che nessuno possa in qualche modo sminuirli o porterceli via, o stravolgerli…Altre volte invece sono incontenibili e non possiamo fare altro che farli uscire, assecondando il loro corso senza tentare di arginarli.
Scorrendo con gli occhi tra queste righe ho sentito veramente la voce di un’anima, un lamento o un canto…non so, ma la cosa più bella è “sentire” l’autenticità di ciò che scrivi, di quei momenti, di quegli istanti preziosi, scolpiti nella memoria, portati via dal tempo che corre incessantemente la sua corsa verso l’infinito, ma che rimangono qui, sempre vivi perché ormai parte di noi, del nostro presente, del nostro essere così: incastonati perfettamente come le piccole tessere del mosaico che ci compone, senza le quali non saremmo gli stessi.

Bellissima l’immagine dell’acqua carsica che scorre nascosta dentro di noi,, che lentamente costruisce delle sculture fantasiose, fin quando “un cercatore d’oro”, scavando, scavando, non se le trova davanti e ne rimane affascinato. La nostra anima è così: sorprendente, come la natura.

A volte basta un raggio di sole e tutto cambia….
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