La vita è fatta di meandri e labirinti, posti di blocco e deviazioni, corsi e ricorsi.
E’ però un incanto (o un disincanto?) quando ciò che ieri era “quasi un addio/ oggi di nuovo/ sei un grido forte che invade”.
E’ vero: “Ci sono storie/ che danno un gran respiro”, un respiro che a volte porta al culmine, per poi declinare e di nuovo accendersi. Sono incandescenze che comunque ardono, braci incendiate, magari rimaste per un po’ sotto la cenere ma pronte sempre a “inondare gli occhi e prendere il volo”. O forse gocce d’acqua carsiche che dopo avere corso nelle vene più nascoste dell’anima, improvvisamente riaffiorano con una “emozione che/ rimuove il fondo/ con rabbia e dolcezza di un’onda”.
E mi chiedo: tutto questo sarebbe lo stesso se “lei” fosse presente, qui davanti a me? Ma forse proprio la vita è un ordito di assenze e presenze e “la coscienza è un dolore che a volte ci fa stare soli”.
E che importanza ha se in quei momenti l’anima si dispiega diventando “un atlante bianco” dove “puoi disegnarci un punto/ un mondo”?
Questo alla fine è il dono di quei momenti: una rinascita, una allegria evidente, “l’anima” che “al tatto puoi sentire”.
Rimani qui
bella di un bello visto mai
indugia ancora
intona la musica del ritorno
finchè ogni nota
non si spenga nell’azzurro
sul lago spalancato della rosa.
Buona vita a tutti.
d.Max
E’ però un incanto (o un disincanto?) quando ciò che ieri era “quasi un addio/ oggi di nuovo/ sei un grido forte che invade”.
E’ vero: “Ci sono storie/ che danno un gran respiro”, un respiro che a volte porta al culmine, per poi declinare e di nuovo accendersi. Sono incandescenze che comunque ardono, braci incendiate, magari rimaste per un po’ sotto la cenere ma pronte sempre a “inondare gli occhi e prendere il volo”. O forse gocce d’acqua carsiche che dopo avere corso nelle vene più nascoste dell’anima, improvvisamente riaffiorano con una “emozione che/ rimuove il fondo/ con rabbia e dolcezza di un’onda”.
E mi chiedo: tutto questo sarebbe lo stesso se “lei” fosse presente, qui davanti a me? Ma forse proprio la vita è un ordito di assenze e presenze e “la coscienza è un dolore che a volte ci fa stare soli”.
E che importanza ha se in quei momenti l’anima si dispiega diventando “un atlante bianco” dove “puoi disegnarci un punto/ un mondo”?
Questo alla fine è il dono di quei momenti: una rinascita, una allegria evidente, “l’anima” che “al tatto puoi sentire”.
Rimani qui
bella di un bello visto mai
indugia ancora
intona la musica del ritorno
finchè ogni nota
non si spenga nell’azzurro
sul lago spalancato della rosa.
Buona vita a tutti.
d.Max