Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Scrive Arthur Schopenahauer...

tutti veniamo al mondo pieni di pretese di felicità e di piaceri, e nutriamo la folle speranza di farle valere, fino a quando il destino ci afferra bruscamente e ci mostra che nulla è nostro, mentre tutto è suo, poichè esso vanta un diritto incontestabile non solo su tutti i nostri possedimenti e i nostri guadagni, ma anche sulle nostre braccia e le nostre gambe, sui nostri occhi e sulle nostre orecchie, e perfino sul nostro naso al centro del volto.
Poi viene l'esperienza e ci insegna che la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un illusione ci mostra in lontananza, mentre il dolore e la sofferenza sono reali e si annunciano direttamente da se, senza bisogno dell'illusione e dell'attesa.
Se il suo insegnamento viene messo a frutto, smettiamo di cercare la felicità e i piaceri e ci preoccupiamo solo di sfuggire x quanto possibile alla sofferenza e al dolore (l'uomo saggio non persegue ciò che è piacevole, ma l'assenza di dolore..(Aristotele)
Ci rendiamo conto che il meglio che il mondo ci può offrire è un presente sopportabile, quieto, privo di dolore;
guardiamo bene dal guastarlo aspirando senza posa a gioie immaginarie o preoccupandoci con timore di un futuro sempre incerto, che, per quanto lottiamo, rimane pur sempre completamente nelle mani del destino...

che ne pensate?
cos'è il destino.... un qualcosa che è già scritto oppure qualcosa che lottando nel bene e nel male creiamo e plasmiamo nella nostra quotidianità?
Manuela ha scritto: Ci rendiamo conto che il meglio che il mondo ci può offrire è un presente sopportabile, quieto, privo di dolore;
guardiamo bene dal guastarlo aspirando senza posa a gioie immaginarie o preoccupandoci con timore di un futuro sempre incerto, che, per quanto lottiamo, rimane pur sempre completamente nelle mani del destino...

che ne pensate?
cos'è il destino.... un qualcosa che è già scritto oppure qualcosa che lottando nel bene e nel male creiamo e plasmiamo nella nostra quotidianità?


Questa è una domanda a cui non riesco ancora a dare una risposta netta.
Una di quelle domande che ancora non mi permettono, nonostante ci pensi da parecchi anni, di definirmi, di stare da una parte piuttosto che dell'altra.
SENTO che un destino (o meglio una pre-destinazione) esiste per ciascuno di noi.
SENTO che qualcosa è stato già scritto...
Quel qualcosa che quando cresci, e maturi, e guardi indietro, vedi...
Vedi cosa è successo fino ad oggi, e ti fai un'idea sommaria di cosa è stato, di cosa è adesso, e di come potrebbe essere domani.
E' pur vero che crescendo maturi, e la maturità ti insegna (diciamo... ti aiuta) a discernere, magari a fare qualcosa di diverso da quello che la tua indole vorrebbe, ma che al momento senti più giusto e più logico.
E queste azioni spinte dalla logica e dalla maturità, le percepisco come una manovra autonoma e personale sul destino, una deviazione, magari necessaria ma pur sempre una virata....

Diceva Shakespeare:
Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi.

E anche:
Siamo noi a scrivere il nostro destino. Diventiamo ciò che facciamo.
(Anonimo)

Ma anche in letteratura ci sono due correnti:

Puoi anche alzarti molto presto, ma il tuo destino s'è alzato un'ora prima.
(Anonimo)

risp anche qui... :lol:
allora...
io penso solo una cosa...
siccome noi siamo incoscienti di ciò che sarà il futuro (solo Dio sa qual'è il nostro destino), possiamo cambiarlo in quel che possiamo..
ad esempio..
se fossi rimasto con la mentalità che avevo a 13 anni, non avrei mai pensato di arrivare qui...nemmeno era nei miei possibili pensieri! :lol: 8)

mango89 ha scritto:

(solo Dio sa qual'è il nostro destino),




Più che destino, caro mango89 io lo chiamerei progetto quello che Dio ha riservato per ogni uno di noi. Dio nel momento in cui ci ha creati sapeva bene quello che voleva da noi su questa terra e tutto il nostro cammino è basato proprio su questo.



Mina

Dio ci ha lasciato il libero arbitrio.....nn credo ci sia un suo progetto di vita!
Cmq io nn credo nel destino!!

Cosa ne sarebbe della libertà dell'uomo se il suo destino fosse già programmato?
Mi chiedo anche; se tutto fa parte del destino, allora un ladro non è colpevole dei suoi furti, visto che non ha scelto lui tale vita?
Io credo che, gli uomini, prima di nascere, scelgono la loro vita terrena e gli stacoli che la comporrano; la libertà dell'uomo sta nel come affrontare gli eventi che si presenteranno.
Avete mai sentito una forte sensazione di dover fare qualcosa che in realtà non dovete fare ma che poi si avvera?
E il dejà vu, le premonizioni, il sesto senso...
non sono forse segni che già sapevamo cosa stava per accadere?

Penso che il destino esista e che accompagni il nostro cammino nella vita.
Non so chi sia stato a scriverlo, ma nasce con noi e con noi muore. E' come un filo invisibile che ci guida. Certo, essendo esseri pensati, abbiamo la libertà di scegliere cosa fare o non fare. Ma delle volte penso che un qualcosa di invisibile, dall'alto, indirizzi anche i nostri pensieri e di conseguenza le nostre azioni, per farci percorrere quella strada già delineata e condurci a vivere esperienze che possano accrescere ed evolvere il nostro intimo, la nostra anima, affinchè in una eventuale vita futura, quest'anima che apparterrà a noi o a qualcun altro, sia un'anima eletta e migliore. Le esperienze della vita non sono fini a se stesse, ma sono tutte concatenate tra loro, così come gli incontri che si fanno. Tutto ha una ragione che la ragione non riesce a comprendere.

Baci Anna :wink:

Mah! Io non credo ad un destino segnato, imposto; credo piuttosto al fattore probabilità.
Se io dovessi pensare che c'è un destino predefinito, mi sembrerebbe di vivere una vita alla Truman show: tutto definito, tutto calcolato, tutto studiato a tavolino......senza emozioni vissute e ricercate, ma predestinate, per me, da abili sceneggiatori ( vedi truman show)
Trovo molto triste affermare che la finalità di una vita sia stata decisa prima ancora che nasca; vorrei, invece, poter dire, per quanto mi riguarda, che sono stata IO l'artefice unica del mio destino........del resto sono io ad agire, io a comunicare, io a prendere le mie decisioni.
Sono io che fumo pur sapendo di avere grosse probabilità di avere problemi di salute, sono Io che trascuro la mia salute.
Sono Io che ho smesso di studiare e mi sono fermata al primo ostacolo e adesso me ne pento quanto mai....No no no....Non ci credo al destino!
E' il modo più facile, per noi esseri umani, di autoconvincerci che qualsiasi cosa negativa, una sconfitta, si presenti lungo il nostro cammino non dipenda dal nostro operato.
Penso che nella vita viviamo l'effetto delle nostre stesse azioni: ciò che facciamo oggi è la conseguenza di ciò che abbiamo fatto ieri........e la vita va così........raccogliamo i frutti da "Noi" seminati.
Scusate se sono dura riguardo all'argomento, ma solo io so cosa ho raccolto.......io ho ordito la trama della mia vita!!!
Volevo, a riguardo, consigliarvi di leggere un opuscoletto che "il destino" :lol: ha fatto cadere tra le mie mani e che tratta questo argomento. L'opuscolo in questione ha come titolo
"Arrivederci alla prossima vita"
ed è di Pietro Archiati uno studioso di teologia e filosofia.
I suoi libri, nonchè i suoi studi, sono dedicati allo spirito libero di ogni essere umano, alle sue inesauribili risorse conoscitive e morali...
Devo dire che mi ritrovo in ciò che scrive.

Francesca

Si può scegliere cosa mangiare oggi, magari qualcuno può anche
optare per il digiuno assoluto (solo per oggi è chiaro)!

Il vestito da indossare e tutto il resto;
se continuare a studiare o lavorare (peggio se si assume
lo “status” di disoccupato organizzato o nemmeno quello);

se andare dal coiffeur pur femme o pur homme;
se rispettare un impegno preso, se andare dal dentista,
se leggere un libro, se uscire o stare in casa,
se telefonare ad un amico o chattare (quest’ultima chicca
è diventata per molti talmente indispensabile, da ritenerla quasi
una delle poche ragioni di vita);
se connettersi e scrivere come faccio io in questo momento (linea permettendo);
se, se, se, se, e tanti mille se, ma sempre se siamo ancora qui!

Non sono catastrofico, disfattista o premonitore di sventure, ma credo
molto nel destino, preferisco “fatalità”, rende più l’idea.

Quindi, il mio personale pensiero è che possiamo fare tanti dei “SE”
nell’immediato (ohhh intendiamoci io vorrei essere immortale), ma
come possiamo programmarci il futuro ed essere certi dell’evento, anche
se è riferito a stasera (in questa vita, non ne conosco altre per ora).

Ai posteri l’ardua sentenza…

(mi spiace Francè stavolta non la penso come te) :cry:

Il destino è una scusa che l'essere umano a creato per nn soffrire....e per nn prendersi le proprie colpe!!!

Manu ti rispondo anche qui...secondo me è già stato scritto dalla mano dell'Altissimo
Loredana

Non c'è problema Robè; guai se la pensassimo tutti allo stesso modo!!
Pensa se tutte le donne avessero gli stessi gusti sugli uomini............tutti addosso al mio attore preferito :lol: ...noooooooooooooo!!! :wink:

Francesca

Di questo argomento abbiamo parlato anche in un altro topic, io penso sempre che non esista un destino predeterminato. Continuo ad essere del parere che siamo noi uomini gli autori della nostra vita.
Anche considerando le malattie, ad esempio, certo, noi non le vogliamo, ma molte sono il frutto di un cattivo stile di vita (alcool, fumo, cattiva alimentazione, stress) e si potrebbero benissimo evitare, altre sono scritte nel nostro DNA e qui non ci possiamo fare niente, ma non parlerei di destino.
Se pensiamo, ad esempio, alle morti per incidenti stradali, sono per lo più causate da: alta velocità, guida in stato di ubriachezza, colpi di sonno, a chi diamo la colpa, al destino?
Infine c’è il caso, la coincidenza. Se io passo nel momento in cui uno va fuori strada e mi investe, è solo un caso che io sia passata lì in quel momento. Anche in questo caso non c’entra niente il destino, secondo me.
Se pensiamo all’olocausto e ai sei milioni di ebrei sterminati non possiamo credere che quello fosse il loro destino e così per tutti gli altri genocidi nel mondo. Sarebbe come in un certo senso giustificare i loro uccisori considerandoli strumenti del destino. No, la responsabilità di tutto questo è solo dell’uomo e del suo cinismo.
Qualcuno si è chiesto: ma se Dio esiste, perché permette tutto ciò? Proprio perché ci ha lasciati liberi. Anche di scegliere il male. In fondo la nostra vita terrena cos’è in confronto all’eternità? Appena un soffio. E’ solo una breve introduzione di un libro infinito. Secondo me l’unica cosa che ci ha destinato Dio è la vita stessa, appunto, la vita terrena e la vita eterna poi.
Cinzia

Ti quoto in pieno poichè la penso proprio così!!!
Domanda del 13 dicembre: perchè hai cambiato nick???
Che d'è sta novità? Corri subito a prendere la S...........ci manca!!!!!!!!!! :wink: :wink:

Francesca.........anch'io voglio cambiare nick 8)

Forse preferisci Ma-Frà-Ngo? 8)


Da Palermo a Lagonegro un solo grido!!!!

alè Francesca

quello nuovo di Cinzia è decisamente più chic ! :wink:



Se potessi, anche io lo cambierei :


Ferro vecchio - pure arrugginito :P
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