Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
16 messaggi Pagina 1 di 2
Dove vanno a nascondersi le poesie quando la mano non sa più scrivere?
Dietro quale sole si eclissano le parole quando la voce non ha più suono?
A volte capita di leggere di amori e solitudini, di passioni e tormenti, di inquietudini e verità;
ma la mano fa fatica a muoversi,
le parole restano sospese in un limbo silenzioso,
le sillabe non sanno più mettersi in fila per due,
i pensieri sono rivoli disordinati che non trovano un argine che li contenga.

E si tace, pur avendo un mondo da raccontare
E si aspetta, pur avendo fretta di dire
E si cerca, pur sapendo che è “dentro me” che devo scrivere.

Ma le poesie non muoiono mai: si celano per pudore, si offuscano per un dolore, si oscurano di fronte al sole, si zittiscono davanti ad un acuto, ma sono sempre lì, nel cuore di chi le raccoglie e negli occhi di chi le vede.

Ma io lo attraverserò questo silenzio mio…

Buona poesia a tutti!

Annapaola

Dove finiscono le poesie?

Le poesie nascono nel momento in cui la bellezza delle cose che ci circonda si cortocircuita con la bellezza di un anima sensibile, con la sua capacità di astrarsi dal reale e portare sul piano dello spirito concetti concreti, sublimandoli in liriche di aulico profumo.

Le poesie finiscono là dove il cuore batte in controtempo all’anima, quando i pensieri si perdono nell’inseguire un dolore, soffocati da nuvole grigie di malinconia.
Le poesie si offuscano nella palude della rabbia e del risentimento, impantanate dove i passi leggeri dello spirito annaspano nel fango del pensare errato.
Le poesie si smarriscono nel dedalo di giorni arrotolati su se stessi, chiusi a squadro nella inutile ricerca di un fare e di un disfare di odisseica memoria.
Ma le poesie si perdono anche quando non ci sono orecchie pronte ad ascoltarle, cuori disposti ad accoglierle, anime sedute controvento.
Le poesie a volte sono scritte sul pentagramma bianco del silenzio, dove una pausa ha più significato di cento note.

... quando gli occhi non hanno più risposte nuove,
con parole annodate lì non sai da quanto...

Fiore

Le poesie nascono quando sentiamo la nostra anima.
E' giusto ciò che scrive Passero solitario e Fiore del mondo anche se ogn'uno ha il suo modo di sentirsi, di provare emozioni forti che vogliono uscire fuori e noi lo avvertiamo ed ecco nascere l'esigenza di comunixcare. C'è chi lo fa disegnando, chi parlando, chi cantando e chi scrivendo poesie. Io credo che la poesia sia ideale in quanto sei libero di scrivere ciò che senti dentro la tua anima senza dover per forza controllare grammatica e logica. Anche io credo che la poesia stia sempre in noi.

Le mie poesie nascono dalla gente che incontro,
dalle persone che mi arricchiscono,
da tutto ciò che genera la vita in me,
e l'amore nel suo insieme colpisce gli animi piu sensibili, come il mio..
Animi che se non hanno piu niente da dire morirebbero,
animi che hanno bisogno di comunicare,
di trovare una corrispondenza,
di essere poesia..

fiore del mondo ha scritto :

Ma le poesie si perdono anche quando non ci sono orecchie pronte ad ascoltarle, cuori disposti ad accoglierle, anime sedute controvento.


quando le orecchie non sono pronte ad ascoltare e il cuore ad accogliere l'anima seduta in controvento si piega su se stessa e si svuota...
e i pensieri si raccolgono e si nascondono in un controcanto di umori mutevoli e malinconia....rendendo plumbeo il cielo che ho dentro..


" è bellissima da dentro la fine delle poesie....sapere che non c'è più tempo e dirti le mie...."

....laddove non si ode il controcanto in armonia al tuo canto....
....laddove le speranze diventano strade senza ritorno....
....laddove la tua anima piegata su se stessa non profuma più di vita....
....laddove il silenzio è troppo rumore......
....laddove il sogno rinasce incubo....
....laddove ciò che vuoi tu non è ciò ke è "scritto" per te...
....laddove,faccia a terra,respiri polvere e vorresti farne delicata essenza..


....."se lo sai fai finta che
domani annaffierò i fiori sull'asfalto....."


Nora

Forse, le migliori poesie sono quelle non dette,
quelle che restano dentro;

quelle che vorremmo urlare ma si strozzano in gola appena
apriamo bocca, e quelle da sussurrare con un sospiro,
ma che giacciono legate al cuore;

quelle che ci riportano nel passato;
quelle che viviamo e quelle che sogniamo,
o quelle che ci farebbero volare lontano.


Forse...sono quelle che non leggiamo, perché per loro…
ancora non esistono le parole!

Forse...sono torppo i forse


a volte "forse" anche il silenzio è poesia!

che dire Annapaola!!!!!!!! ti quoto in pieno su ogni parola...

per vedere la fine delle poesie bisogna vedere prima da dove cominciano...e cioè da uno sfogo custodito tra i silenzi del quotidiano!
La fine delle poesie è come se non avesse nè inizio nè fine!
E' proprio una linea retta. Infinita!
Nell'inizio in verità ci può essere un altro inizio.
Come nella fine può esserci un altra fine!
Tutto è celato dal tempo che ci accompagna dimenticandosi del tempo proprio!

Le poesie.... voci dell'anima, suono suadente di arpe, vagano tra il cuore ed i pensieri!
Parole che si rincorrono in attesa di divenire pensieri.
E quando ciò non accade....si nascondono in piccoli scrigni socchiusi, nell'attesa che....tutto ciò che impediva loro di nascere, si dissolva.... e quella mano inerme torni a scorrere lungo le pieghe del foglio e regali loro nuova vita....

Baci Anna :wink:

C’è un momento in cui la poesia assume dentro di noi il significato che vi leggiamo dentro ed è alla fine, nell’ultima riga, quando le sensazioni e le immagini che hanno suscitato quelle parole, quel ritmo, quella musicalità si mettono a far girotondo e a definire i contorni di un quadro appena abbozzato.
Certo non sarà mai quello che l’autore aveva nell’anima, quello che cioè sentiva e voleva comunicare, (ci avvicineremo all’idea del poeta, ma non potremmo mai afferrarne completamente e totalmente il senso, perché ognuno di noi darà a quella poesia un diverso significato, in base alla propria esperienza), ma vi riconosceremo parte dei nostri vissuti, delle nostre emozioni, delle sensazioni immaginate, dei ricordi…e sarà bellissimo da dentro ogni volta in modo differente, perché in ogni istante è unico ed irripetibile nel momento in cui esiste....

Le poesie non finiscono come foglie nel vento, ma rendono immortale un momento...sono fili che uniscono anime simili al di là del tempo e dello spazio....

Chi sei tu, lettore che leggi
le mie parole tra un centinaio d'anni?
Non posso inviarti un solo fiore
della ricchezza di questa primavera,
una sola striatura d'oro
delle nubi lontane.
Apri le porte e guardati intorno.
Dal tuo giardino in fiore cogli
i ricordi fragranti dei fiori svaniti
un centinaio d'anno fa.
Nella gioia del tuo cuore possa tu sentire
la gioia vivente che cantò
in un mattino di primavera,
mandando la sua voce lieta
attraverso un centinaio d'anni.

R. Tagore

Ma dove sono finite tutte le poesie?

Forse si sono nascoste dietro al tramonto

per risorgere domattina sopra al rosa dell’alba?

O forse dietro alla luna fosforescente

come una luce al neon,

che si alza tra gli sbuffi delle nuvole

come se rimbalzasse in un mare di schiuma?

Chissà dove sono finite tutte quante?

Forse insieme alle conchiglie scartate dal mare?

Così diventano sabbia lucente e preziosa

e si confondono tra i granelli senza storia

tutti uguali ad uno sguardo poco attento,

ma unici per chi li sa osservare,

tagliati e sfiniti dal tempo,

come se fosse stato tutto inutile e vano…

Allo stesso modo una seta preziosa,

che hai persino paura di stropicciare, toccandola,

diventa uno straccio senza alcuna importanza?

E quelle figure, di spalle nel quadro,

salutano il giorno che muore

di nostalgia e gli dicono “arrivederci” e grazie

per ciò che ha donato,

oppure accolgono il nuovo giorno,

come se fosse un nuovo nato,

carico di presagi, regalo dell’infinito,

promessa di bellezza ?....

la nostra poesia e finita in queste preziose pagine insieme ad un'altra Poesia.....
la nostra "fiaba" è fatta di positivo,non ci sono castelli diroccati,non ci sono strumenti scordati ,non ci sono roseti anonimi,non ci sono orchi e streghe che si ibbellettano trasformandosi per vendere una meravigliosa mela avvelenata....le belle abbormentate di questa favola non filano sù un rocchetto avvelenato.......
già parlavamo di poesia e non di fiabe :roll: questa è un'altra storia.........................

Immagine

la mia poesia va a finire in un dipinto come un canto

un bacio
Anna

La poesia è la zattera a cui a volte, naufraghi in balia di un mare burrascoso,
ci possiamo aggrappare per riprendere fiato. Questo è per me la poesia.
La nostra poesia non finirà mai finché resteremo in questo cielo,
nel cielo di Pino.
Cinzia

Davvero bello, Cinzia! :wink:
16 messaggi Pagina 1 di 2

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 64 ospiti