Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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(chiedo venia per un mancato congiuntivo...ma in quel momento è squillato il cel,il tel e anche il citofono...non ho capito più niente....ma tanto...non fa niente,eh?)

M.

...

Credo in te



Credo in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.
-Pam Brown-

Il silenzio ha il rumore di una piuma
quando cade su un cristallo.
Il silenzio basta saperlo ascoltare...



Un bacio
Anna

Vorrei poterlo trovare il silenzio quando è un re....e quando lo trovo finalmente lo ascolto...è difficile concentrarsi sul silenzio che a volte sa fare molto rumore...
Sono davvero rari i momenti di silenzio, sono quelli in cui tutto intorno a me tace, sono le ore notturne quando la città dorme e dormono i miei due angeli ed io stanca ascolto il mio respiro e dico a me stessa: "sono viva!"ed è bello poterlo dire alla fine di giornate lunghissime e faticose.
E poi riempio il mio silenzio di una voce dolce sempre sensuale che mi arriva fino al cuore e me lo abbraccia, l'unica, la tua: Pino.

Amedea

L'unico momento che riesco a trovare il silenzio che poi non è vero e proprio è quando mi isolo con le cuffie al lavoro e ascolto la musica in questo momento stò facendo un salto indietro alla mia adolescenza e mi stò ascoltando i Duran Duran

Questa mattina, ascoltando il cd, mi son soffermata a riflettere su questa frase e combinazione ho trovato questo topic già aperto!
Il silenzio.
Per me è essenziale, mi fa stare in pace con me stessa e con il mondo.
Ne ho assoluto bisogno. E' un angolo tutto mio.
Ma è anche bellissimo vivere il silenzio con accanto la persona che si ama .
"baciami
quando il silenzio è un re"
quasi a voler unire solo due anime e due cuori senza interferenza di suoni o parole.
Io ho vissuto un'esperienza di silenzio assoluto, nel deserto australiano.
C'ero io e il mio compagno immersi in un silenzio quasi irreale, circondati da km e km di terra rossa e poi....nulla.
No un alito di vento, no un uccello in volo.
Subito mi son sentita quasi schiacciata dal quel silenzio, ma è durato poco.
Siamo stati entrambi assorbiti da quell'atmosfera tanto che non riuscivamo, e non ne sentivamo per altro il bisogno, di dir nulla.
Intorno il silenzio e noi il silenzio.
Eppure eravamo uniti e vicini come non mai.....

Angela

Cara Angela, quanta verità nelle tue parole, e quanta nostalgia nel ripensare all'Australia.
Proprio vero.... io la prima volta ero in viaggio di nozze con il mio Amore di sempre e da poco mio marito, e la sensazione è stata a dir pocco surreale.... ma è l'anno scorso che ho provato cosa vuol dire il vero silenzio, facendo quello che viene definito "bush-camping" : uno spiazzo non attrezzato in mezzo al nulla, posizionare il proprio fuori strada sotto una pianta e dormire all'interno del mezzo guardando un cielo nero tempestato di stelle e nebulose....
Lì il silenzio era davvero un Re.

Che meraviglia....immagino e capisco benissimo cosa possiate aver provato. quella dev'essere un'esperienza davvero unica.
Quando abbiamo pernottato in quei motel nel deserto ci è capitato di vedere nelle vicinanze gruppetti di aborigeni sotto una pianta.
Li abbiamo visti la sera e la mattina dopo erano ancora li....
Forse loro, nella loro immensa semplicità e nel loro nulla, hanno tutto.

P.s.: ti consiglio se ti capita di ritornarci, a meno che tu non l'abbia già fatto( :wink: ) di ascoltare un cd di Pino percorrendo quelle strade: è qualcosa di indescrivibile..... :shock:

Angela

P.s.: ti consiglio se ti capita di ritornarci, a meno che tu non l'abbia già fatto( ) di ascoltare un cd di Pino percorrendo quelle strade: è qualcosa di indescrivibile.....


Cara Angela, queste tue parole mi hanno portata indietro nel tempo di almeno undici anni.
Avevo come paesaggio i fichi d'india, il mare e il sole di Favignana che, a mio parere, perdonatemi, non ha nulla da invidiare ai paesaggi da voi descritti.
La colonna sonora di quel viaggio è stata "Credo".
Ad oggi, ogni volta che lo ascolto, non c'è momento in cui non riesca a sentire l'odore che proveniva dalle distese di capperi, o, magari, del silenzio spezzato dl canto delle cicale.....

grazie ragazze,mi avete catturato dentro le vostre parole e riuscivo ad immaginarvi(purtoppo solo ad immaginarvi) e sentire le sensazioni che vi avevano investito......è stato bello!!!!!!

Pensando al silenzio mi viene in mente il mare, l'acqua....
Quando sono al mare e mi tuffo sotto l'acqua ecco che ascolto il silenzio...mi ritorna in mente un viaggio fatto ormai tanto tempo fa. Ero sul mar Rosso a fare snorkeling ed ero solo io e i pesci intorno a me...ecco in quel momento ero solo io e i pesci colorati che nuotavano intorno a me...ci avrei passato le ore dimenticandomi di tutto il resto. E' l'effetto dell'acqua nelle orecchie che tappandole fa si che si entri in una dimensione di silenzio assordante che fa tanto bene.
Siamo sommersi da rumori di ogni tipo e il bisogno di silenzio è sempre più forte. E' bellissimo stare ad ascoltare il silenzio e scoprire che esiste il cinguettio degli uccelli, il cri cri dei grilli, il fruscio delle foglie sugli alberi, il vento che soffia sull'erba...mi rendo conto che non tutti hanno la fortuna di vivere in campagna ma riscoprire dei suoni che non riconosciamo più è una bella ri-conquista ed è un bel modo per dire: sono felice di esistere, grazie!
Buona giornata a tutti
Amedea

bella anche questa "immagine" del silenzio.
Anche io ho vissuto la tua stessa esperienza sul Mar rosso...
Ma sai, Amedè, a volte, senza andar troppo lontano, senza troppe pretese ne spese, mi immergo nella mia vasca da bagno ( sperando che troppo silenzio non mi uccida nel vero senso della parola-tipo una botta di sonno :lol: ) e riesco a sentire me stessa e i miei pensieri assordanti però...

Amedea è vero,a volte diamo per scontato il vivere a contatto con la nartura e invece vivere al di fuori delle città è una gran fortuna....io faccio due passi e trovo i campi che seguono il loro ciclo,ora spogli e brinati e poi li vedo rinverdirsi di erbe, di germogli di grano e colorarsi di sole e i girasoli crescere,crescere fino a slanciarsi in alto fieri quasi sapessero la loro bellezza....mentre intorno i suoni cambiano,le giornate silenziose rotte solo dal cinquettio dei passeri e il tubare dei colombi si aggiungono i gufi,le cinciallegre,i falchi (vivo ai piedi di un parco naturale protetto) ed è come sentire un orchestra che pian pianino prende vita aggiungendo poco alla volta tutti i suoni ed è fantastico!!!

questo è un tesoro impagabile!

antonella

cuore ha scritto: Che meraviglia....immagino e capisco benissimo cosa possiate aver provato. quella dev'essere un'esperienza davvero unica.
Quando abbiamo pernottato in quei motel nel deserto ci è capitato di vedere nelle vicinanze gruppetti di aborigeni sotto una pianta.
Li abbiamo visti la sera e la mattina dopo erano ancora li....
Forse loro, nella loro immensa semplicità e nel loro nulla, hanno tutto.

P.s.: ti consiglio se ti capita di ritornarci, a meno che tu non l'abbia già fatto( :wink: ) di ascoltare un cd di Pino percorrendo quelle strade: è qualcosa di indescrivibile..... :shock:

Angela


Gi aborigeni rappresentano le nostre radici di uomini, quando ancora sapevamo cos'era il vero contatto con la natura e noi stessi..... stiamo facendo di tutto per tornarci per la terza volta in 3 anni.... stavolta vorremmo fare più propriamente la parte desertica..... ma a differenza di qualsiasi altro momento in cui ogni occasione è buona per ascoltare Pino, in Australia ho sempre amato solo ed esclusivamente la voce della sua Terra e della sua gente..... niente musica che non sia quella autoctona ma con i colori della musica e della poesia di Pino dipinti sulle pareti interne del cuore... che strano, vero?
Passero solitario ha scritto: E Tu* che mi leggi, di cosa riempi i silenzi di una notte di primavera?
di giorni ancora da vivere o di quelli già stanchi?
di miraggi irreali o di speranze concrete?
E come scorrono le immagini davanti ai tuoi occhi?
rallentate per guardarle meglio o accelerate per non guardarle meglio?
E con quali persone che ti hanno fatto compagnia ti fermi a parlare?
Con chi la vita l’ha attraversata per poco? Con chi la vita non l’ha mai vista? Con chi ti ha dato la vita ma tu non hai saputo dire Grazie? Con chi la vita ce l’ha ma non sa afferrarla? Con chi ti ha dato la mano per un po’ di strada e ora non stringi che aria?



Oggi mi è tornato alla mente questo bellissimo topic, che non leggevo da un po'...: quante sfaccettature del silenzio, quante cose possiamo leggere dentro a qualcosa che apparentemente sembra vuoto!

Eppure per me è sempre tanto misterioso il mio Silenzio: forse non lo conosco ancora bene questo mio re!

Rileggendo le tue domande Annapaola, a distanza di tanto tempo da quando le hai formulate, posso accorgermi che il mio silenzio di questa notte d'estate ha ancora un altro e nuovo significato...

Se mi guardo indietro e ripercorro con la memoria tutti questi mesi come un album di foto, trovo a farmi compagnia in quelle immagini ogni volta un silenzio diverso: a volte era denso di parole che non sapevo pronunciare, altre volte invece era carico di tutte quelle che avevo lasciate libere e tornavano indietro come eco assordanti e incessanti. Altre volte invece il silenzio tesseva per me una coperta calda, che scaldasse "il freddo del cuore" con parole calde come carezze e [i]miraggi irreali come paesaggi ricamati a punto croce...
Su alcune di queste immagini mi piace ancora indugiare, come quando accarezzo la sofficità e il profumo del piumone fresco di bucato all'inizio dell'estate, prima di riporlo, perchè adesso non serve più ... :)
Su altre invece vorrei quasi non posare gli occhi e sono quelle in cui il silenzio era crudele con me, senza una ragione, quelle in cui le mie ore erano riempite solo dal vuoto ticchettìo dell'orologio, senza che nulla potesse dargli un senso.... :cry:
Oppure quando invece era il mio scudo, per difendermi dagli altri, anche da chi, in realtà non voleva affatto farmi del male...a volte poi diventava anche una bella maschera sorridente, che mostrasse agli altri che tutto andava bene...! :shock:

E le persone che mi hanno fatto compagnia, malgrado tutto, son sempre qui....

C'è una domanda a cui però ancora non so rispondere: da dove viene questo mio silenzio? Fa parte di me oppure mi sovrasta?
:roll: [/i]
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