Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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I nostri giorni percorrono la vita su di un treno troppo rapido. Affacciati al finestrino cerchiamo di respirare tutta l’aria che c’è, e ci inebriamo di paesaggi che scorrono veloci, sperando di vedere il nostro albero delle fate. In questo viaggio infinito sono tantissimi i visi che incrociamo e le mani che stringiamo, ma pochi sono gli occhi in cui ci specchiamo veramente e i cuori con cui cantiamo in sintonia.
In un rapporto di amore o di amicizia profonda, si cerca contemporaneamente l’identico e il differente, la similitudine e la dissonanza, un altro sé e un altro diverso da sé.
Se l’altro non guardasse il mio stesso orizzonte e non fosse lo specchio dei miei pensieri, non potrei condividere con lui un affetto speciale; allo stesso modo non potrebbe nascere un’intesa unica se l’altro fosse semplicemente la fotocopia di me, una ripetizione delle mie parole e una replica noiosa della mia musica.
Non è più bello ritrovarsi nell’altro ma poi perdersi nei vicoli del gioco? Non è più entusiasmante riflettersi nei suoi pensieri ma poi scoprire risposte nuove?
L'importante è non fondersi fino ad annullarsi, ma non essere tanto distanti da perdersi di vista.
Voglio leggere nell’altro una traccia di ciò che scrivo, ma anche una sillaba in più o una virgola in meno, comunque un accento diverso che completi le pagine del mio libro inaspettato.

Annapaola

leggere quello che hai scritto annapaola è disarmante per me....
mentre andavo avanti nelle parole scandagliavo il terreno e le persone che mi circondano e mi sono ritrovata a scartare questo e quello, dai miei vicoli di gioco, fino a ritrovare solo una persona che mi rispecchia, se pure parla un'altro linguaggio,
ma il linguaggio che parla è quello della mia parte più nascosta che io non sò dare parola anche se la sento forte e chiara....eppure nelle sue parole trovo le mie ed è fantastico e spiazzante, tanto ha volte da spaventarmi un pò.........
amicizia e affetto profondo dove gli occhi si perdono e il cuore canta in sincronia.

antonella

Annullarsi completamente porta ad una perdita della propria identità. Si vive per l'altro, si respira per l'altro, non si fa un passo senza l'altro. Ciascuno di noi deve conservare i propri punti di vista, le proprie opinioni, esprimere la propria individualità. La similitudine allora deve diventare un semplice termine di paragone e non una gabbia senza via d'uscita. Sono simile a te, ma non posso essere te! I miei pensieri devono essere farfalle spensierate capaci di aprire un confronro costruttivo con l'altro basato sulle differenze reciproche.
Solo così posso rispettare ed essere rispettata.
Baci Roberta

Anche a me è successa la stessa cosa, Antonella: dal mazzo di carte intero con cui giocavo la mia partita, ne ho cominciato a scartare lentamente prima una, poi due, poi tre, e così via....fino a restare con pochissime carte in mano, con le quali spero di vincere la partita.
Poche son le persone che ci somigliano; pochissime quelle che ci amano lasciandoci guardare il cielo; moltissime quelle che, invece, cercano soltanto uno specchio in cui riflettersi.


Annapaola


ps. un bacio, Roberta, a te che sempre accogli i miei pensieri e li rendi principio per i tuoi :D

Chi si somiglia...si piglia...”
:roll:
“Dio li fa e poi li accoppia”...
:roll:
“Gli opposti si attraggono...”
:roll:
Forse la verità sta proprio in mezzo....

Essere simili non potrà mai significare essere uguali: mi vengono in mente le parole di Pino, quando ci parlava delle innumerevoli fantasie, che ci caratterizzano e ci differenziano.
Le nostre individualità son qualcosa di prezioso, di unico e irripetibile. Spesso è difficile farle coesistere, e si pensa che sia più semplice far incastrare due diversità, perché parti complementari, altri invece sostengono che per star bene insieme si debba essere simili il più possibile.
In realtà penso che non ci sia una regola....
L'amore può essere visto come ricongiungimento di due parti che ne fanno una (la famosa mela divisa in due) oppure come una struttura formata da parti che possono esistere anche a prescindere l'una dall'altra, come le mura di una casa, che insieme sostengono il tetto, e formano l'abitazione, ma che possono stare in piedi senza doversi appoggiare l'una all'altra...anzi se il loro peso non si scarica a terra è probabile che la costruzione crolli...
Mi piace pensare più a questa seconda idea...in amore, come in ogni altro affetto...
Penso che ognuno di noi abbia qualcosa di bello da offrire agli altri, da insegnare e da apprendere: quindi la similitudine è occasione di condivisione di ciò che ci accomuna, ma la diversità è riuscire a crescere e a vedere un po' più in là, scoprendo magari qualcosa di altrettanto bello nei vicoli nascosti...tutto dipende da noi, se il nostro atteggiamento è attivo nell'accogliere ciò che l'altro nella sua particolarità ci può donare arricchendoci o se invece rimaniamo passivi e ciò che non ci appartiene per natura, ci scivola solamente sopra senza lasciarci niente di più....

Io penso che per riuscire a stare insieme tanti anni due persone devono essere molto affini tra loro e quindi simili. Che però non significa essere uguali. Anche perché come si è detto non esistono due persone uguali, ognuno di noi è un universo a sé.
Una persona simile ti capisce meglio perché riesce a mettersi nei tuoi panni.
E’ importantissimo secondo me avere idee simili nelle cose fondamentali, questa è proprio la base per iniziare una vita a due. Altrimenti si inizia presto a litigare.
Per l’altro discorso poi, quello di fondersi in un solo corpo e una sola anima, no, non sono d’accordo.
Dividere la vita, percorrere la strada insieme sì, ma ognuno è bene che mantenga la propria individualità e la propria autonomia. Mi piace l’esempio di due muri vicini ma che si tengono benissimo da soli. Oppure come dice Gibran di stare l’uno accanto all’altro, ma non troppo vicini perché due alberi non crescono l’uno nell’ombra dell’altro.
Io penso che ognuno debba avere degli spazi solo suoi anche all’interno della coppia e penso che qualche volta sia anche bello perdersi tra i vicoli del gioco (vedo che questa frase ha colpito) per poi ritrovarsi.
Cinzia
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