Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Dopo una notte di cruenta battaglia con il cuscino,
lenzuola e zanzare son qui a rimuginare il
risultato delle perdite sul campo : :shock:

Non che ripari dietro un finto scudo o che
cerchi sempre una soluzione logica ad ogni avvenimento…
ma penso sinceramente che ad ogni comportamento, ad ogni
modo di porsi, di essere, di affrontare la vita, ci sia sempre alle spalle
una spiegazione, un motivo scatenante… che abbia influito
con determinazione alla formazione caratteriale di qualsiasi persona.

Sarà per un'infanzia difficile, sarà per una delusione in amore, sarà
per la mancanza d'affetto, per la perdita di qualcosa d'importante,
o per qualche altra enigmatica confusione mentale non ancora
emersa dalla materia grigia...
ma certo è che degli altri, spesso non condividiamo le azioni che ci appaiono diverse;
dove gli altri “l’elenco è lungo” ed in alcuni frangenti di percorso,
sulla pergamena si leggono anche nomi che non avremmo mai voluto che
comparissero : vedasi voce… mariti, mogli, figli, compagni, colleghi, conoscenti…
ohi ohi che dolore in quei casi…

Ma se ci fermassimo un attimino a riflettere sui perché e sui per come,
forse non saremmo più così inflessibili nel trarre giudizi affrettati!
Non saremmo così categorici nell’attribuire all’altro colpe che magari
non ha, o non è consapevole di vederle come tali.

Come sarebbe fantastico se avessimo il potere di leggere nella mente…
quante brutture si potrebbero evitare e quanti passi potremmo percorrere
ancora insieme a chi, senza un’apparente motivazione, comincia a correre
da solo o resta fermo, ma sempre distante da noi! :roll:


Scusate, i soliti pensieri notturni di chi cerca luce…
quanto sole oggi! 8)

...

Penso che sia sempre importante confrontarsi con le persone.
L'importante è non giudicare e mettersi sempre allo stesso piano
altrimenti diventa un alibi cercare il problema.

un bacio
Anna :)


TIROMANCINO - ANGOLI DI CIELO

Qualcosa c’è
che ti fa paura
e rende incerto il tuo volo.
Sarà l’idea
e il tempo si consuma
e l’improvviso sei solo,
come un attore ha scelto il ruolo
di chi è sicuro di se,
e sai benissimo che la tua arte
è nella parte fragile di te.

Cerca angoli di cieli
fantastiche visione,
per dare nuova luce ai tuoi occhi
lasciando entrare tutte le emozioni
senza far finta che l’amore non ti tocchi.
Prendi tutti i sogni
dal frastuono di ogni giorno
cerca tra la gente le parole
segui la tua vita
non lasciarla andare
ora e minuto.

Perchè non c’è
nessuna differenza
se vinci o se perdi,
quello che conta
che ha più importanza
essere quello che sei.


Cerca angoli di cieli
fantastiche visione,
per dare nuova luce ai tuoi occhi;
lasciando entrare tutte le emozioni
senza far finta che il dolore non ti tocchi.
Prendi tutti i sogni
dal frastuono di ogni giorno
cerca tra la gente le parole
ama la tua vita
non lasciarla andare
ora e minuto

Prendi tutti i sogni
dal frastuono di ogni giorno
cerca in ogni notte un po’ di sole
ama la tua vita
non lasciarla andare
ora è il momento
non aspettare



Perdonami Pino io ti voglio sempre bene...
Anna Maria
"...tutte le battaglie nella vita servono per insegnarci qualcosa, anche quelle che perdiamo ..."


"..le sconfitte esistono, ma nn la sofferenza. Il vero guerriero sa che perdere una battaglia migliora la sua ablità nel tenere la spada.La prossima volta saprà combattere più abilmente..."


"...esistono le sconfitte. Ma nessuno può sfuggirvi. Perciò è meglio perdere alcuni combattimenti nella lotta per i propri sogni piuttosto che essere sconfitto senza neppure conoscere il motivo per cui stai lottando..."


Paulo Coelho

Caro silver, quanto c’è di vero nelle tue riflessioni, quante volte sono arrivata alle tue stesse conclusioni dopo lo scontro con tanti cosiddetti “caratteri difficili”, o “persone strane, stravaganti” o le solite frasi a metterti in guardia: “lascialo perdere, è uno sbandato”.
Facile etichettare il prossimo nella superficialità di un contatto fugace o solo per “sentito dire”.
Più faticoso cercare di avvicinarsi vincendo le ritrosie di chi da anni vive dietro il muro dell’incomprensione e per questo si è creato barriere ancora più dure da scavalcare, e destinate, nel trend dell’incomunicabilità, a crescere ulteriormente in altezza nel trascorrere degli anni.
Eppure per esperienza proprio da queste persone che si staccano dal coro ho imparato e ho ricevuto di più.
Perché tanto hanno comunque da dare e tanto hanno bisogno di ricevere, soprattutto se, per ignoranza, alle sofferenze di una vita poco generosa si sono aggiunte fasi di inspiegabile solitudine. E questo come unica conseguenza ad un modo di affrontare la vita giudicato dai più sconclusionato, inconcludente, o solo bizzarro.
Capire.
Capire forse non è fatto per noi umani. Quando crediamo di aver capito qualcosa in realtà è perché supportiamo la nostra “verità” con dati oggettivi che argomentano teorie. Ma sono “verità sedute sempre in bilico” a volte ridimensionate, riviste, corrette da altre “scoperte” successive. E capire dove stia la verità anche in campi come la scienza o l’astronomia dove passi avanti se ne sono fatti tantissimi , è forse, e ne sono convinta, pressoché impossibile nella nostra limitatezza umana.
Ma qui parliamo di persone, di rapporti, di relazioni tra noi. Qui la Conoscenza intesa in senso assoluto non è necessaria nell’avvicinamento all’altro. Qui basta cercare di capire chi ci sta di fronte. E lo si può fare semplicemente mettendosi in ascolto del detto, ma soprattutto del non detto, di tutto ciò che traspare dai gesti, dagli sguardi, dai quei segnali che spesso sono richieste di aiuto ma che rimangono mute in labbra socchiuse.
Ma anche dietro ad un viso anonimo, a caratteri apparentemente del tutto equilibrati, a persone giudicate nella normalità si nascondono mondi inesplorati, universi capaci di sorprenderci, di inebriarci o solo di aprirci orizzonti sconosciuti….
Certo, sarebbe molto più facile se si potesse leggere nella mente di chi ci sta di fronte, su questo, caro silver, sono d’accordo con te. Quante incomprensioni, quanti fraintendimenti si eviterebbero!
Ma sono convinta che il non poter dall’altra più celare niente di sé, dei propri sogni, dei propri più intimi desideri, cose che normalmente si riservano a persone speciali o a coloro che hanno la sensibilità di saperle cogliere, valorizzare, comprendere, diverrebbe fonte di insicurezza, di disagio.....
Significherebbe aprire la parte più intima di sé anche a chi non sa ascoltare ma solo biasimare, ridicolizzare, giudicare.
Persone che forse è meglio continuino a limitarsi a considerare il prossimo un “carattere difficile”, un “tipo strano e stravagante” o un soggetto da “lasciar perdere perché sbandato”. Nel distacco della loro sordità forse a volte fanno meno danno di una parola sbagliata detta nel momento sbagliato.
Quindi secondo me alla base c'è un guadagnarsi e concedere fiducia.
Il resto è mettersi solo in sensibile ascolto.

a volte penso che senza "gli altri " non potrei vivere...e per altri intendo chi magari nn la pensa come me...è bello confrontarsi...è bello dare e ricevere...è bello scontrarsi...e incontrarsi...il mondo è bello perchè è vario...bisogna avere rispetto per tutti ...e mettersi sempre in gioco!!!!

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rosario ha scritto: a volte penso che senza "gli altri " non potrei vivere...e per altri intendo chi magari nn la pensa come me...è bello confrontarsi...è bello dare e ricevere...è bello scontrarsi...e incontrarsi...il mondo è bello perchè è vario...bisogna avere rispetto per tutti ...e mettersi sempre in gioco!!!!


Anche io la penso così...
e se nasce una grande e bella amicizia io ne sono strafelice...

perchè abbiamo trovato un punto d'incontro il valore della nostra amicizia...

un bacio
Anna Maria

Io cerco sempre di stare al passo delle persone che amo, anche a costo di mettermi a correre.
Spesso pero mi è capitato di vedere persone care che non hanno seguito il mio passo o hanno preso strade diverse.
In questo caso non mi fermo di certo ad aspettare, ma continuo per la mia strada.

Cinzia

..battaglie col cuscino, lenzuola aggrovigliate fino a legarti, arrovellamenti di idee e confusione totale...

..quante volte ho visto la luce dell'alba dopo una notte completamente insonne vanamente passata a cercare una spiegazione a un comportamento, un commento fuori posto, un inspiegabile rivoltarsi di qualcuno...

e ovviamente, più questo qualcuno era vicino al mio cuore più numerose le albe contemplate con occhi stralunati e pieni di sonno...

ho sempre pensato, e più passa il tempo e più ne sono convinta, che i rapporti umani siano quanto di più difficile al mondo..

scalare l'everest in confronto è una passeggiata.. le imprese più difficili una vera bazzecola.. semplicemente perché esse dipendono esclusivamente da noi e dai nostri limiti... ed è solo contro di noi che eventualmente perdiamo, coscienti di aver comunque fatto tutto il possibile e quindi in pace con noi stessi...

quando si tratta di PERSONE...si ha sempre l'impressione di difettare, di non stare al passo, di non essere all'altezza....

per quanto possa dire a te stessa " più di così non potevo fare, ho dato tutto quello che avevo" se un rapporto si chiude... la sensazione di fallimento è atroce... c'è sempre quel tarlo che ti dice "potevo darmi di più... potevo correre, rallentare ancora..." e anche se razionalmente sai che non è così, perché tutti abbiamo dei limiti andare oltre i quali significherebbe violentarsi, snaturarsi... il dubbio rimane...

c'è sempre la speranza che tutto ciò ci aiuti in qualche modo a crescere, ad essere consapevoli dei propri limiti e, nel caso superarli o saperli quantomeno aggirare... e soprattutto a sapere un pochino di più chi siamo e cosa vogliamo veramente...

una cosa penso non vorrei mai... avere la possibilità di leggere nella mente e nel cuore degli altri, e rendermi trasparente allo stesso modo...
il motore che ci spinge l'uno verso gli altri è soprattutto la curiosità, la voglia di conoscerci, di scoprirci.. anche correndo il rischio di farci male o di non stare al passo...
se possiamo leggerci tutti come libri aperti... per quanto un libro possa piacerti tanto da volerlo rileggere ancora e ancora... alla fine ti stufa....

... preferisco lo stimolo della scoperta un poco alla volta.. anche se so che quello che scopro potrebbe farmi male....

... solo pensieri....

baciotto

Rfarra*Diana

Troppo caldo oggi per andare per mercati, o per stirare camicette estive sempre stropicciate :shock: …meglio seguire i pensieri: non fanno rumore e non hanno bisogno del condizionatore.

Quando il passo tuo non è il mio….che parole ricche di senso!

Quando ero piccola amavo seguire lo stesso passo di mia sorella (molto più grande di me); per un tratto di strada ci riuscivo, ma poi, più il tragitto si allungava, più i nostri passi perdevano il sincronismo. E allora mi mettevo a correre, per ripristinare la sintonia iniziale…ma che fatica! E lei nemmeno se ne accorgeva! :(

Poi si cresce (si fa per dire!), e i passi diventano metafore: di avvicinamento, di un andare incontro, di una tensione verso qualcosa o qualcuno….e la fatica, in proporzione, è la stessa di quella di allora.

Inizialmente sembra che le orme combacino, che i percorsi coincidano, ma non funziona così per sempre. E’ naturale e umano che non si riesca a tenere lo stesso passo di un altro, sia esso un amore, un amico, un genitore, un figlio.
Le strade vanno percorse secondo le proprie individualità, seguendo i tempi interni che ciascuno possiede, secondo gli spazi che ci sentiamo di poter percorrere e le distanze che abbiamo la forza di affrontare.

Ma strade attraversate non in perfetta sintonia non sono necessariamente dei bivi distanti, non rappresentano sempre una separazione di anime…una meta può essere raggiunta anche da tragitti apparentemente distanti.

E se il tuo passo non è il mio, l’importante è camminarci accanto.


Annapaola

E quando è di non essere “al passo con i tempi” che ci si sente? O addirittura si viene accusati? O si viene per questo emarginati?

A volte mi metto nei panni di chi è più anziano.
A volte di chi ha solo scelto un modo diverso di vivere completamente fuori dal coro.
A volte di chi è solo affaticato e stanco e non ce la fa più a corriere dietro ad un mondo che va sempre più veloce.

“ma che ci fai tu, che ci fai
dove il passo tuo non è il mio”


Spesso penso che dovremmo rallentare un po’ tutti….
Per farci raggiungere da chi è rimasto indietro.
Soprattutto se chi è rimasto attardato è il nostro “io” più vero.

....."E se il tuo passo non è il mio, l'importante è camminarci accanto".....

Mi piace molto questa frase di Annapaola.

Qui è il senso delle cose.
Inevitabilmente non si può raggiungere lo stesso passo di un amore, di un amicizia, di una passione.....le circostanze lo possono impedire. L'espressione vera del nostro carattere, che genera cento e cento situazioni diverse a confronto, ci porta ad assecondare talvolta, un passo....
Anche le mie notti insonni sono state vissute e riflesse nello specchio al mattino, con la certezza di non potercela fare..per quel giorno..arrivato così in fretta, per metterci alla prova!
Qui è il senso delle cose...

Anche le cose che sono diverse da noi, appunto, ci portano quasi ad una "conquista" nel rapportarci agli altri, forse una sfida, ma sicuramente questo ci porterà a sentirci estremamante "ricchi" dentro...

Anche se il tuo passo non è il mio !

Marta
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