Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Vi è mai successo di provare quella sensazione che manchi qualcosa?

non si sa bene cosa e se sia materiale o spirituale, se sia reale od
immaginaria, se sia dispensabile o che non se ne possa fare a meno…
ma quando accade è indefinibile come emozione, l’aria diventa pesante fin che dura;
c’è quasi da impazzire!

E la si cerca nel frigo…sarà la fame?
Nei ricordi…saranno rimorsi o rimpianti?
In un pianto liberatorio…lacrime come balsamo?
In un alito di fumo…no è peggio, la nebbia offusca il cervello!

La si cerca nei vicoli del gioco;
nei labirinti dell’amore;
nella cerchia degli amici;
nella vita che passa... e non a caso...
quando passa, quando non è così invadente e crudele,
si elencano le cose che si hanno e si ringrazia Lui
per avercele!

Saluti e baci, alla prossima sensazione… :oops:

Sì, caro silver, può succedere eccome...
ed è proprio in quei momenti che il rischio di prendere decisioni di cui poi forse ci si può anche pentire è elevatissimo, come il gettare di punto in bianco tutto all'aria.
Infatti, seppur non si riesca ad identificare bene la causa di questo nostro malessere, esso viene immediatamente interpretato come indice di insoddisfazione della situazione del momento. E se questo dovesse perdurare a sufficienza per metterlo inconsapevolmente in relazione con quanto in quei momenti più condiziona il centro dei nostri pensieri, forse anche solo perché rappresenta il contesto in cui siamo giust'appunto immersi (lavoro, famiglia, amici, sentimento), non importa se ha attinenza a quel preciso ambito, se non sia invece solo un momento passeggero completamente inattinente, la tentazione di fare tabula rasa è elevatissimo, fosse solo per dare una risposta a quel malessere che sentiamo dentro e ci attanaglia l'anima.
E allora è meglio contare fino a 10, fino a 1000 se necessario in modo da lasciare che questo senso di mancanza semplicemente si dilegui e che le cose che abbiamo, e sono tante, tornino a fare capolino nella consapevolezza di sé.
silver ha scritto: Vi è mai successo di provare quella sensazione che manchi qualcosa?

non si sa bene cosa e se sia materiale o spirituale, se sia reale od
immaginaria, se sia dispensabile o che non se ne possa fare a meno…
ma quando accade è indefinibile come emozione, l’aria diventa pesante fin che dura;
c’è quasi da impazzire!

E la si cerca nel frigo…sarà la fame?
Nei ricordi…saranno rimorsi o rimpianti?
In un pianto liberatorio…lacrime come balsamo?
In un alito di fumo…no è peggio, la nebbia offusca il cervello!

La si cerca nei vicoli del gioco;
nei labirinti dell’amore;
nella cerchia degli amici;
nella vita che passa... e non a caso...
quando passa, quando non è così invadente e crudele,
si elencano le cose che si hanno e si ringrazia Lui
per avercele!

Saluti e baci, alla prossima sensazione… :oops:




Certo che capita nella vita siamo esseri umani :)
Ma vi è mai capitato di dire è acqua passata?
certo può sembrare una pazzia anche questa
ma la vita è così bella....
un bacio
Anna

A volte sembra di bestemmiare contro la Vita, in quei momenti in cui un vuoto appare improvviso e inspiegabile a invadere giorni apparentemente perfetti.
Ma non bisognerebbe mai farsene una colpa, né addossarne la responsabilità banalmente alla noia o all’insoddisfazione derivanti dall’avere troppo: c’è molto altro dietro una lacrima nascosta e oltre una nostalgia senza nome.

A volte un’assenza non affrontata nel tempo giusto riaffiora inattesa e fulminea, e ci smarrisce per la sua intensità; spesso un dolore non condiviso appare proprio mentre sembra che non si abbia più niente da chiedere alla vita.
E’ una sensazione indefinita che non ha contorni né volti , inafferrabile e dolorosa, ma difficile da circoscrivere.

E non serve far finta che non ci sia,
non aiuta nascondersi dietro una folla anonima,
non ci sorregge il pensiero che prima o poi passerà:
sono percezioni che andrebbero sfidate con la forza del ricordo;
sono pensieri che andrebbero incoraggiati ad emergere….
niente è più difficile da combattere di una coscienza che non vuole sollevarsi dal torpore dell’oblio;
niente è più pesante di un macigno che si cerca di affondare.

Un rimorso per un sogno mai nato, un rimpianto per parole mai dette, una domanda che non ha avuto il coraggio di uscire, sono sempre lì, sulla soglia della nostra coscienza e nel profondo della nostra essenza, che aspettano solo di uscire dal cuore e di gridare, anche senza voce.

Annapaola

Non sai quante volte ho sentito questa sensazione e al tempo stesso il senso di colpa per averla provata! :cry:
Spesso mi dico: “ma cosa mi manca per essere felice?”:roll:
Ancora non ho trovato la risposta , né un pieno per i miei vuoti…solo frammenti che vanno a tamponare quella dolce e struggente malinconia, che morde piano, come il suono di un violino triste….

A volte è una musica che la accentua, la condisce e la accondiscende… e mi serve per sentirla, per viverla fino in fondo, come un sottile piacere masochista: quando si disinfetta la ferita, brucia ancora di più, ma poi guarisce…fa male ma è così necessaria!

A volte è un pianto che si arrocca dentro la gola, ostinato e orgoglioso, che poi diventa davvero balsamo e pioggia che lava via i pensieri che pungono come spilli, quando riesce a liberarsi da me…

Altre volte è la nostalgia di questo tempo, che scorre, o forse dovrei dire che corre, sotto ai miei occhi: le mie “stagioni” passate, il tempo della scuola, le amicizie che son svanite, il primo duro lavoro con cui sentirmi indipendente, il lungo periodo che ero come in “attesa” di scoprire la me che ancora sonnecchiava, la consapevolezza di essere tutte queste cose messe assieme in cammino verso qualcos’altro….


Caro il mio Silver... (secondo me hai sbagliato nick...doveva essere Gold :D )
hai un talento innato nel "mettere il dito nella piaga" :wink: ...
sono qui, in un assolato e bollente pomeriggio romano, non posso nemmeno accendere il condizionatore perché con la lavatrice accesa non regge... atroce dilemma.. panni puliti o aria fresca??? ..ho dovuto sacrificarmi... :wink:
mio marito e i bambini spediti al cine a vedere l'ultima parte(per il momento) della saga "harry potter"..o come diavolo si scrive :wink: ..

finalmente posso rilassarmi un pò e rispondere a tutti gli interessantissimi topic che ho individuato in questi giorni, quando vi ho letto tantissimo ma scrivere, ahimé, pochino, dato che i miei figli si appropriano del pc in qualunque momento del giorno...e l'età avanza, e non ce la faccio a scrivere di notte.. :wink:

...tutte queste "chiacchiere" per rimandare il fatale momento nel quale dovrò venire a patti con le emozioni e le immagini, i ricordi e i profumi che questo topic ha scatenato in me....

... penso di non essere assolutamente la sola, e nemmeno una delle poche, se è per questo, che ogni tanto attraversa un periodo nel quale niente di tutto quello che ho intorno possa far salire agli occhi un sorriso che si ferma solo sulle labbra...

...proprio da qualche giorno, ironia della sorte, da quando domenica ho passato quella giornata indimenticabile ad Artena, una sensazione di malinconia, latente da qualche tempo, oscura con velate nubi il mio orizzonte.. che a detta di tutti dovrebbe essere invece sereno...

.,.. cosa mi manca? ho una bella casa, tante belle cose conquistate con grandi sacrifici e quindi immensamente amate... ho sei gatti, ognuno più bello dell'altro, che mi fanno ridere con le loro feline moine.. ho due bambini splendidi, che anche se sono fonte di preoccupazione per vari motivi sono la luce dei miei occhi e il mio orgoglio...
..dopo un periodo nero sono riuscita a ricucire la mia famiglia e sembra che tutto vada per il meglio...
..familiari e amici sempre presenti nelle mie giornate...

..e allora perché quel groppo in gola che non vuole saperne di sciogliersi..?
...perché quel senso schiacciante, soffocante, di assenza...?
..perché sembra che niente abbia colore, sapore, odore.. in una parola, senso...?
...perché la mia mente continua incessantemente a girare su un'unica nota, dolorosissima da suonare, e non tiene conto del concerto che ha intorno...?
...perché quei continui "se avessi fatto... se avessi detto..." o, peggio... "se potessi fare... se potessi dire..."?
.. perché mi sento dilaniata in due, una parte più razionale che con la sua dolce voce pacata mi sussurra che sto andando bene, che ho fatto la scelta giusta, che raccoglierò i frutti succosi e maturi del mio lavoro... e l'altra irrazionale e sconvolta che grida che sono una pazza, che non è questa la mia vita, che vuole portarmi via, che mi mette nell'anima una voglia di fuggire e non farmi più trovare, incurante del dolore che provocherei in tutti quelli che mi amano a partire dai miei figli...?

... sicuramente c'è una risposta a tutti questi perché... comincio a pensare che non VOGLIO darmela...

.. perché a volte essere messi di fronte alle risposte ai propri perché è più dilaniante che cercarle....

...forse è meglio che vada a bagnarmi la testa con l'acqua gelata...

un bacio a tutti

Raffa*Diana

E allora è meglio contare fino a 10, fino a 1000 se necessario in modo da lasciare che questo senso di mancanza semplicemente si dilegui e che le cose che abbiamo, e sono tante, tornino a fare capolino nella consapevolezza di sé.

Questo ho scritto qualce messaggio fà e mi sono detta anch'io quando mi è capitato. So bene quello che si prova. E spesso credo sia solo semplice "male di vivere"........

Cara Raffa e caro Gold
io credo che questo accade a tutte quelle persone sensibili che hanno l'universo dentro, una sensibilita' fortissima data in dono dal Cielo...e non vuol dire essere "incontentabili", ma semplicemente che questo mondo, spesso, non ci rende giustizia e sovrappone tante nuvole al cielo che abbiamo dentro, che NON ci fanno vedere il sole ed un cielo azzurro di giorno e le stelle di notte.
Credo che questo senso di "incontentabilita'" se cosi' in italiano si puo' dire, non andra' mai via, perche' quello che cerchiamo, solo un mondo abitato da angeli ce lo puo' dare, ed in questo "malamente" mondo, questo non avviene...ed io non ti trovo!
Un bacio
Tommaso

seduto all'ombra ha scritto: Credo che questo senso di "incontentabilita'" se cosi' in italiano si puo' dire, non andra' mai via, perche' quello che cerchiamo, solo un mondo abitato da angeli ce lo puo' dare, ed in questo "malamente" mondo, questo non avviene...ed io non ti trovo!
Un bacio
Tommaso


Sono perfettamente d’accordo con Tommaso. Anch’io ho sempre questa sensazione che mi manchi qualcosa, ma è ovvio che non si tratta di qualcosa di materiale.
E’ come se a volte non fosse chiaro il motivo per cui stiamo su questa terra, cosa stiamo ad aspettare, che dobbiamo fare…che stiamo a fare?
E’ assurdo che se poi ne parliamo con qualcuno ci sentiamo rispondere: ma che ti manca, hai questo, hai quello, hai tutto… pensa a chi non ha niente, pensa a quelli che muoiono di fame…
Come se pensare a chi sta peggio potesse essere di consolazione, anzi, a me rattrista ancora di più.
Oppure qualcuno può dire: forse stai attraversando un periodo di depressione…e cose di questo genere.
Evidentemente chi ragiona così non sente questa inquietudine…
Per me, e ci ho pensato tante volte, questa sensazione è data da una immensa voglia di cielo, di una pace che non potrà mai trovarsi qui sulla terra. Allora vado cercando il cielo in una canzone, in una musica, in una poesia, nelle persone…dappertutto, ma come dice Tommaso, in questo malamente mondo non si trova il cielo, al massimo possiamo trovarne un piccolo paragrafo ed è già una gioia immensa, un motivo per tornare a sorridere e a sperare.
Cinzia

Eccome se mi succede!
E come Monia poi vivo un bel senso di colpa!


Cmq sono arrivato a darmi due possibili risposte.

La prima è che sono un eterno insoddisfatto di me stesso, un pignolo perfettino, come molti amici ma anche i miei genitori, bonariamente mi dicono. Allora la soluzione non c'è; mi dovrei rassegnare, ma questo mi sembra deprimente e non l'accetto.

La seconda è che ho avuto delle occasioni in cui "ho succhiato il midollo della vita" come si dice ne L'attimo fuggente; e chi ha provato una sensazione di così alto godimento, di equilibrio interiore, di sana felicità, beh, vorrebbe viverla ogni istante di ogni giorno di ogni anno.
E siccome sa che esiste, tende a raggiungerla, non dando il giusto peso a quella felicità un pelino più bassa che comunque ha la fortuna di vivere.
... Anche in questo modo però uno si potrebbe deprimere.
Tuttavia mi è stato detto che la vita di ogni uomo è fatta a cicli, e che per apprezzare la bellezza di un alba dalla vetta di un monte, bisogna anche scendere, rinfrescarsi con un bel torrente, godersi un po' il sole dal fondovalle (che cmq è bello) e poi risalire.

Non voglio fare il gioco di Pollyanna; i momenti brutti ci sono per tutti, ma il più delle volte per me, nel fondovalle, ci sono solo afa e smog, e spesso non vedo più in là del mio naso.


In quest'ultimo periodo, purtroppo, a dissolvere afa e smog, sono arrivate anche delle violente piogge fredde; e così mi rendo conto di quanto sono fortunato ad avere almeno un piccolo ombrello, e ringrazio Dio per quello che sono e che ho, che è davvero tanto.
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