Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Penso spesso alla "mia" Toscana, con un senso fortissimo di spazio aperto, di vita vissuta nella mia casa, i miei cari ancora là.....

Ogni tanto la nostalgia prende l'umore del mio passo.

Fù qui che Pino, come tutti sappiamo, per la prima volta vide L'albero delle Fate.
Quella quercia secolare, immensa per le dimensioni e talmente straordinaria e bella da togliere il fiato !
E lì...quando ci sei sotto, percepisci un assoluto senso di pace...di tranquillità...e quasi non riesci a sentire lo scorrere delle auto, sulla vicinissima strada!
E' una sensazione che ora ti fà battere forte il cuore, ora ne rimani in ascolto per catturare i dettagli.........

Ogni tanto la nostalgia s'insinua nel mio passo.

Vedo ritratti della mia Toscana
di una bellezza non artefatta;
le colline ondulate
i viali di cipressi
il cielo azzurro punteggiato di soffici nubi
le case di pietra in lontananza
i declini ordinati di olivi e vigne
limpide albe al cinguettare di uccelli
e minuscole lucciole, che con il loro brillare, rendono magiche le notti d'estate............

Ogni tanto questa bellezza prende l'umore del mio passo.

Così son le cose
immortalano le loro stesse cose
e noi a guardarle.

Marta

Cara Marta, anch'io ho molti momenti di nostalgia (lo sai). Anche se non tanto di luoghi, ma di momenti, di attimi vissuti che fanno parte dei miei ricordi, ma che vorrei rivivere ancora mille e mille volte, ma purtroppo il passato è passato e non c'è speranza che torni.
Ma poi, quando vivo una giornata come quella di domenica scorsa, penso che le emozioni più belle forse le devo ancora vivere, che devo solo imparare ad aspettare, ad apprezzare di più quello che deve ancora venire pur nella sua incertezza, ad essere più ottimista.
Un treno che non parte non serve a niente, perciò devo cercare a tutti i costi di mettere in moto questo treno, a costo di spingerlo con tutte le mie forze, solo così forse riuscirò a combattere la nostalgia che spesso mi opprime.
Cinzia

Bello quello che hai scritto in questo topic...
anche io, come voi, ho molti momenti di nostalgia... legati soprattutto a ricordi che mi giungono alla mente attraverso semplici odori, semplici visioni di particolari che mi fanno tornare in mente tappe della mia vita che vorrei tanto rivivere. Spesso mi capita di associare gli odori ai ricordi... come la pioggia che bagna l'asfalto e che non può che rimandare al mio caro paese vicino il lago del Turano... quando il caldo viene interrotto da una brezza leggera dovuta ad una pioggerella così delicata.. che fa mutare l'atmosfera. Oppure importanti per me sono gli spazi aperti.. le praterie e il verde... tutto ciò è importante perchè ti aiuta a far rivivere qualcosa del tuo passato che forse non può tornare... che sta li.. chiuso nel cassetto del cuore, un cassetto che può sempre essere aperto..

Il tempo è fatto di istanti che non tornano più. E allora la nostalgia
si fa sentire quando ricordiamo un tempo che non ci appartiene più, in un determinato luogo,
magari vissuto assieme ad un’altra persona.
Questo fa parte della vita, è inevitabile, il tempo passa. E' in questi momenti
che bisogna pensare di vivere al meglio ogni istante,
ogni momento che possiamo rendere pieno
di belle sensazioni ed emozioni,
…e qui mi permetto di riportare una piccolissima parte del messaggio di benvenuto al sito di Mango:
”Mi piace pensare al futuro.
Io esisto, in quanto esiste il domani. L'oggi è già vecchio.
Mi piace pensare a cosa farò domani per vivere meglio il mio presente.”

Pure io come Marta associo le mie nostalgie alla natura!
Io sono una persona particolarmente sensibile, e quindi tocco svariate volte anche le corde della nostalgia!
A volte anche le più piccole cose sembrano straripare dentro la mente.
Quando mi allontano dalla mia Sardegna, ne avverto subito la nostalgia. Avverto la mancanza dei suoi profumi, dei suoi campi coltivati fuori città, del suo mare che bacia l’orizzonte, delle sue luci notturne in lontananza.
Ma le cose toccano pure altri punti, come quelli delle sensazioni. Ad esempio le sensazioni di appartenenza, come accade a Pino con la quercia in Val d’Orcia.
Accadde a me la stessa cosa mesi fa, quando mi trovai davanti a un paesaggio incantevole, che dava un senso di tranquillità (anche se, senza metafore, la tranquillità c’era sul serio). Un paesaggio che passava da un verde chiaro a un giallo scuro. I tralicci sperduti che traducevano un senso di passeggera contaminazione umana. Eppure il tempo sembrava non finisse mai tra quei piccoli alberelli che cominciavano ad abbassare le proprie ombre al calar del sole.
In tutta questa generale intonatura di colori e forme, sentivo sensazioni di appartenenza. Si, proprio quelle che sentii Pino.
È come se il tutto t’abbracciasse aprendoti gli occhi, scoprendo poi, in pochi secondi, una realtà diversa delle cose.
Quelle cose che immortalano se stesse per regalarci un mondo tutto nostro.

io sono un segno di terra (zodiacalmente parlando)e come tale la sento parte di me con tutta la sua natura e nelle sue forme e colori, ed è in lei che riesco a trovare l'immenso e il senso di appartenenza.
Ma sono i profumi che mi fanno fare un tuffo nei bei ricordi di un infanzia felice o in quei momenti piacevoli di quando l'infanzia mi aveva abbandonato.
Il profumo di pane è legato ai nonni umbri che vivendo in campagna lo facevano una volta alla settimana nel forno a legna e non vi dico cose'era...o l'odore dell'erba appena falciata che lasciava libero il prato per fare le capriole e divertirsi pomeriggi interi....o il profumo di borotalco legato ai miei pupi piccolini che sapevano di buono, di neonato.......persino l'odore (questo forse meno gradevole) delle stazioni ,ma che mi raccontano di vacanze di giorni fatti di risate e di famiglia......ora c'è un profumo che mi confonde e mi fonde,è quello di Pino( :roll: )mannagia c'è una persona del mio paese che lo adopera e ogni volta che mi passa vicino è un tuffo nel mio mondo fatato e ritrovo il mio albero :wink:


antonella

Nostalgia….quel limbo sospeso tra un ricordo e un desiderio, tra sensazioni sfocate e immagini nitide, può essere lieve quando gli occhi si socchiudono sorridenti sulla memoria e l’anima si affaccia timida su ciò che era….e una sottile malinconia ti fa compagnia nei momenti solitari in cui ciascuno ha bisogno di parlarsi.

Ma quando davanti a te puoi contare meno giorni di quelli che hai già vissuto
quando il Tempo diventa il trillo stridulo di una sveglia assordante che ti desta su albe pallide
quando cerchi di dilatare le sere per non far finire il giorno
….allora la nostalgia può diventare ferita, e la dolce malinconia può trasformarsi in una tristezza che opprime il presente.

La pienezza di una persona si misura proprio qui, su questo campo di battaglia che è il tempo, quando si riesce a dare la giusta dimensione ad ogni attimo della vita, quando si raggiunge la capacità di viversi l’oggi senza paragonarlo ad ieri, quando si trova il senso del giorno appena nato e si scopre che abbiamo ancora qualcosa da dire e da fare fino a stasera.

La nostra cultura ( a differenza di quella orientale) non ci ha insegnato a vivere con serenità il fluire del tempo, l’idea del distacco, il pensiero di una separazione. E guardarsi indietro diventa l’unico appiglio per estenderci oltre i confini del tempo che ci è stato concesso.

I ricordi sono tragitti tra campi di ortiche quando si consumano nel rimpianto.
Ma sono attimi preziosi quando sono vissuti con la coscienza che ogni stagione dà i suoi frutti, che non nascono in un’altra.

….tanto, i giorni già vissuti sono lì, ed ogni tanto affiorano per darci sollievo o tormento: l’importante è non cercare mai di ripetere un tempo che non torna, e che vive solo quel momento che è.


Annapaola

daccordissimo con te annapaola......
mi è costato molto riprendermi il gusto del presente senza sprecare l'attimo che se ne andava guardando il passato o pensato al futuro.
Sarà anche il contatto giornaliero con le persone anziane....mi hanno insegnato molto,sopratutto che nulla va sprecato e che quello che passa e l'attimo costruito minuto per minuto è più si costruisce, più si assapora,più si vive e più i ricordi sono buoni e intensi.
Anche vedere solo il nero quando ritorna la luce i colori li vedi più intensi e cogli tutte le sfumature anche quelle più nascoste.


antonella

Nostalgia della felicità......chissà perchè questa nostalgia mi prende sempre qnd sn infelice....qnd invece sn felice(cioè per il 90%)......non ci penso!

Anche io amo la mia campania......con tutti i controsensi che ha!
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