Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Cosa c’è di più bello essere considerati “poesia”?

poco o nulla; e dà un senso di beatitudine se si riesce a
coniugare :
poesia… per quei pochi attimi di felicità vissuti insieme;
poesia… per tutti quei ti amo non urlati, ma sussurrati;
poesia… per quello che si è dentro, ma a volte non traspare;
poesia… per l’emozione di un tramonto;
poesia… per la gratitudine di un’amicizia;
poesia… per tutto il bello di un visto mai che, come alone scintillante,
avvolge chiunque resti folgorato dalla stella manghiana;
poesia… per quella sottile malinconia che ispira la poesia.

Doloroso accettarlo, eppure se si rivolge lo sguardo nel passato,
anche se inconsapevolmente, tornano in mente pensieri ed
immagini così nitidi, rimossi spesso per convenienza, che ci trafiggono
gli occhi…
sono tutte quelle volte che siamo stati, pur senza volerlo, “spina”!

penso che, come nell’amore-odio, o felicità-tristezza, anche in questo binomio
spina-poesia, il varcare il confine per trovarsi in uno o l’altro stato, basta un nulla.

Non si può essere solo spina o solo poesia, ma in amore mi affascina più pensare
all’altro come spina, e definirsi come quell’uccellino che s’infilza in essa
per trovare pace!

Una spina così, se non l’avessi, la cercherei anche tra un groviglio di rovi!

“Una leggenda narra di un uccello che canta una sola volta nella vita. Da quando lascia il nido, cerca disperatamente un grande rovo e non ha pace fino a che non l'ha trovato. Solo allora canta, più soavemente di ogni altra creatura. Ma cantando, precipita sulla spina più lunga e affilata del rovo. Mentre sta morendo però vince il tormento atroce della sua agonia e supera con la sua melodia l'allodola e l'usignolo. Il mondo intero si ferma e tace per ascoltarlo e Dio sorride lassù in Paradiso. Perché alla perfezione si arriva soltanto a prezzo di grandi sofferenze

Così inizia “Uccelli di rovo”: videocassette consumate dall’uso e occhi consumati dal pianto. Un romanzo struggente, come tutte le storie di amori impossibili.
Spina e poesia mi fa pensare un po’al tormento e l’estasi, quei due punti estremi che si possono toccare nello stesso istante; come essere contemporaneamente al Nord e al Sud del mondo, in cima al cielo e sotto la neve.
Il nulla e il tutto, lo zero e l’infinito, l’assoluto e il limite, appartengono alla stessa storia e vivono nello stesso attimo.
Così come l’amore, che si spinge fino alle stelle e precipita fino al centro della terra, che non trova pace finché non trova un petto e un dolore, finché non incontra una spina con cui ferirsi per innalzare un canto sublime.
E questa musica non tutti sanno ascoltarla, e tra quelli che l’ascoltano non tutti sanno riconoscerla, e tra quelli che la riconoscono non tutti sanno viverla.

Annapaola

...

Poesia è riuscire a vedere in quella spina solo un bel fiore...la rosa


un bacio
Anna

..che meraviglia questa canzone.. talmente bella che in me ha fatto da colonna sonora a una parte importante della mia vita...talmente bella che ogni volta che l'ascolto una lacrima, solitaria e involontaria, lascia i miei occhi per arrivare al cuore..
.. la prima volta che ho colto il senso profondo di quelle parole sono rimasta senza fiato..
.. Spina e Poesia...
.. tutto quello che un amore può aprire in noi.. la gioia immensa di ritrovare negli occhi dell'altro quel danzare di fate che accende la tua anima.. la paura estrema di perdere quella danza.. ma anche di perdersi in quegli occhi, di perdere ogni controllo sulle nostre emozioni, abbassando le difese e quindi diventando vulnerabili a quella spina di poesia...che trafigge profondamente, arrivando dove nemmeno noi abbiamo mai guardato veramente.. spillando sangue rosso vivo, caldo, brillante.. l'essenza stessa della nostra vita..

.. vero... si può essere allo stesso tempo spina e poesia... inconsapevolmente, possiamo ferire chi amiamo, con un gesto o una parola.. ma più spesso omettendo gesti e parole.. che restano lì, sospesi.. non detti, non fatti e più pungenti di una spina di rovo...

..ed è vero ancora.. preferirei mille volte immolarmi su una spina acuminata, cantanto piangendo tutto il mio amore piuttosto che vedere negli occhi di chi amo la sofferenza derivante da una mia infelice uscita, o da una mia mancanza... perché il dolore di chi amo diventa il mio, acuito dal fatto che proprio io ne sono la causa...


... non è un dolore in più.. è paura, o ancora di più... è leggero e strano.. è qualcosa che mi sospinge in te piano...

.. in questa frase il significato profondo di un amore che nasce.. spaventando per la sua intensità, per il modo in cui annulla dolcemente ogni nostra volontà, sospingendoci verso il nostro amato piano.. ma decisamente e ineluttabilmente..

...alla mia dolcissima rosa dell'inverno... acuta spina sulla quale quotidianamente trafiggo il mio cuore..
.. un pensiero....
... non è un amore in più.. è pensarti come sei tu....

....buona notte...

Raffa*Diana
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