Cosa c’è di più bello essere considerati “poesia”?
poco o nulla; e dà un senso di beatitudine se si riesce a
coniugare :
poesia… per quei pochi attimi di felicità vissuti insieme;
poesia… per tutti quei ti amo non urlati, ma sussurrati;
poesia… per quello che si è dentro, ma a volte non traspare;
poesia… per l’emozione di un tramonto;
poesia… per la gratitudine di un’amicizia;
poesia… per tutto il bello di un visto mai che, come alone scintillante,
avvolge chiunque resti folgorato dalla stella manghiana;
poesia… per quella sottile malinconia che ispira la poesia.
Doloroso accettarlo, eppure se si rivolge lo sguardo nel passato,
anche se inconsapevolmente, tornano in mente pensieri ed
immagini così nitidi, rimossi spesso per convenienza, che ci trafiggono
gli occhi…
sono tutte quelle volte che siamo stati, pur senza volerlo, “spina”!
penso che, come nell’amore-odio, o felicità-tristezza, anche in questo binomio
spina-poesia, il varcare il confine per trovarsi in uno o l’altro stato, basta un nulla.
Non si può essere solo spina o solo poesia, ma in amore mi affascina più pensare
all’altro come spina, e definirsi come quell’uccellino che s’infilza in essa
per trovare pace!
Una spina così, se non l’avessi, la cercherei anche tra un groviglio di rovi!
poco o nulla; e dà un senso di beatitudine se si riesce a
coniugare :
poesia… per quei pochi attimi di felicità vissuti insieme;
poesia… per tutti quei ti amo non urlati, ma sussurrati;
poesia… per quello che si è dentro, ma a volte non traspare;
poesia… per l’emozione di un tramonto;
poesia… per la gratitudine di un’amicizia;
poesia… per tutto il bello di un visto mai che, come alone scintillante,
avvolge chiunque resti folgorato dalla stella manghiana;
poesia… per quella sottile malinconia che ispira la poesia.
Doloroso accettarlo, eppure se si rivolge lo sguardo nel passato,
anche se inconsapevolmente, tornano in mente pensieri ed
immagini così nitidi, rimossi spesso per convenienza, che ci trafiggono
gli occhi…
sono tutte quelle volte che siamo stati, pur senza volerlo, “spina”!
penso che, come nell’amore-odio, o felicità-tristezza, anche in questo binomio
spina-poesia, il varcare il confine per trovarsi in uno o l’altro stato, basta un nulla.
Non si può essere solo spina o solo poesia, ma in amore mi affascina più pensare
all’altro come spina, e definirsi come quell’uccellino che s’infilza in essa
per trovare pace!
Una spina così, se non l’avessi, la cercherei anche tra un groviglio di rovi!