Una bellissima frase che può aprire altri percorsi mentali con la sua apparente semplicità e immediatezza, al di là del senso che assume nel contesto della canzone.
La vita a volte chiede di fermarci.
Troppa è la fretta con la quale consumiamo i giorni, e spesso ci sfuggono quei particolari per cui vale la pena vivere, trascuriamo l’essenziale per rifugiarci nell’effimero, abbandoniamo il Pensiero a favore del Fare, dipingiamo le nostre pareti di colori sgargianti per nascondere le crepe, urliamo contro il destino disimparando ad essere grati per ciò che di bello abbiamo avuto in dono.
Fermarsi vuol dire guardare dentro di sé alla ricerca di risposte che solo noi possiamo darci: il difficile sta nell’evitare la tentazione di considerarci il centro di un’orbita da cui escludiamo l’Altro.
Stare al centro di sé spesso viene vissuto sotto forma di un egoismo che non fa guardare più in là del proprio naso, che delinea il proprio orizzonte in base ai propri interessi, che agisce esclusivamente per raggiungere scopi personali senza curarsi degli altri, che cerca la propria Verità senza considerare quella di chi ci sta accanto….io sono al centro di me e mi servo di Voi.
Altre volte stare al centro di sé indica una figura egocentrica, che percepisce se stesso come centro del mondo, che soddisfa il proprio individualismo attraverso un’esagerata esaltazione dei propri meriti, che riscatta frustrazioni nascoste barricandosi nel proprio sistema mentale, che parla per monologhi e pensa che tutti debbano usare i suoi stessi codici…io sono al centro di me e Voi mi fate da cornice.
C’è infine la forma più alta di questo concetto, quella che indica la raggiunta maturità e consapevolezza del proprio essere nel mondo, che conosce i propri limiti e li accetta, che non mente a se stesso prima che agli altri, che trasferisce l’amore per se stesso sul mondo che lo circonda, che è sicuro di sé ma ammette i propri errori, che cammina a testa alta ma sa quando è il momento di chinarla, che va avanti per la strada che ha scelto ma sa cambiare rotta se necessario, che pesa i propri meriti sulla stessa bilancia con cui pesa quelli degli altri…io sono al centro di me e Voi mi siete accanto.
Non ho paura adesso.
Annapaola
La vita a volte chiede di fermarci.
Troppa è la fretta con la quale consumiamo i giorni, e spesso ci sfuggono quei particolari per cui vale la pena vivere, trascuriamo l’essenziale per rifugiarci nell’effimero, abbandoniamo il Pensiero a favore del Fare, dipingiamo le nostre pareti di colori sgargianti per nascondere le crepe, urliamo contro il destino disimparando ad essere grati per ciò che di bello abbiamo avuto in dono.
Fermarsi vuol dire guardare dentro di sé alla ricerca di risposte che solo noi possiamo darci: il difficile sta nell’evitare la tentazione di considerarci il centro di un’orbita da cui escludiamo l’Altro.
Stare al centro di sé spesso viene vissuto sotto forma di un egoismo che non fa guardare più in là del proprio naso, che delinea il proprio orizzonte in base ai propri interessi, che agisce esclusivamente per raggiungere scopi personali senza curarsi degli altri, che cerca la propria Verità senza considerare quella di chi ci sta accanto….io sono al centro di me e mi servo di Voi.
Altre volte stare al centro di sé indica una figura egocentrica, che percepisce se stesso come centro del mondo, che soddisfa il proprio individualismo attraverso un’esagerata esaltazione dei propri meriti, che riscatta frustrazioni nascoste barricandosi nel proprio sistema mentale, che parla per monologhi e pensa che tutti debbano usare i suoi stessi codici…io sono al centro di me e Voi mi fate da cornice.
C’è infine la forma più alta di questo concetto, quella che indica la raggiunta maturità e consapevolezza del proprio essere nel mondo, che conosce i propri limiti e li accetta, che non mente a se stesso prima che agli altri, che trasferisce l’amore per se stesso sul mondo che lo circonda, che è sicuro di sé ma ammette i propri errori, che cammina a testa alta ma sa quando è il momento di chinarla, che va avanti per la strada che ha scelto ma sa cambiare rotta se necessario, che pesa i propri meriti sulla stessa bilancia con cui pesa quelli degli altri…io sono al centro di me e Voi mi siete accanto.
Non ho paura adesso.
Annapaola