Penso che sia una delle frasi più intense che si possano esprimere in amore!

In essa si può leggere il desiderio di respirare due fiati e farne uno solo, e far
persistere quello sfarfallio nello stomaco all’infinito!

Forse non è del tutto conveniente sposare questa tesi… in quanto se coinvolti da
simile frenetica passione, “il darsi” anima e corpo, può rivelarsi un’arma irresistibile
allo sbocciare di un rapporto, ma con il passar del tempo… non sempre, o meglio
quasi mai, la stessa arma ha l’effetto iniziale, spesso diventa come boomerang
quando non si riesce più centrare il bersaglio prefissato,
ed i contraccolpi ricevuti colgono infallibilmente il centro del petto,
procurando sofferenze!

Che fare… accettare i miti consigli del nostro saggio grillo parlante “attenzione a non bruciarvi
le ali”, o proseguire imperterriti e rischiare… “l’infarto del miocardio”?

Per quanto mi riguarda, sarà considerato infantile, sarà che credo ancora nelle favole,
sarà l’influenza astrale, non saprei…ma una frase così rispecchia la mia filosofia sul
sentimento più bello del mondo :

l’amore, quello vero, è paragonabile al bere ad una sorgente d’acqua pura inesauribile
e non dissetarsi mai!

Pazienza grillo, mi colga il dolore e mi si brucino pure le ali, ma almeno potrò dire di
aver volato come desideravo!

Caro Silver,
le tue parole sono sempre profonde e stimolanti.
Inoltre, il riferimento che fai a questa frase è molto delicato.
Io non lo so, non ho la verità in tasca, ma penso che se un sentimento, un gesto (come può essere un bacio, un abbraccio) è genuino, espressione di un palpito profondo dell'anima, va sempre bene.
Certo, "un palpito che mai si placa con te" esprime anche una dimensione delle relazioni che oggi, per varie ragioni, stiamo dimenticando: cioè la durata; cioè il fatto che un affetto profondo può bruciare un'anima tutta la vita senza consumarsi mai, senza assuefarsi mai alla presenza dell'altra, cercando ogni giorno un motivo nuovo per amare.
Io penso che tutto ciò sia difficile (come tutte le cose belle e vere della vita) ma non impossibile.

Buona vita a tutti.

d.Max

“Ninna nanna di un palpito, che mai si placa con te”…

Non sai caro Silver, quante volte mi son soffermata a pensare all’immenso significato e alla bellezza di queste parole…

La ninna nanna si canta ai bambini per farli addormentare: il tono della voce e della melodia è sempre dolce, il ritmo lento .
Ha lo scopo di cullare e far sentire il bimbo protetto e al sicuro mentre si lascia accogliere dal sonno, fiducioso che chi lo ama al risveglio sarà di nuovo accanto a lui e che mentre dormirà non potrà succedergli niente di male.

Ma si può cantare la ninna nanna al cuore? All’irrequietezza di un sentimento? Si può decidere di farlo addormentare per farlo riposare dai giochi troppo vivaci, dalle capriole fatte a perdifiato, dalle corse sul prato, dalle risate a squarciagola, ma anche dai pianti disperati e inconsolabili?
Si può riuscire a placare allo stesso modo il batticuore, il desiderio, la passione ?

E’ bellissimo il contrasto dell’immagine della ninna nanna, la lentezza delle carezze che riesco quasi a vedere e a sentire sulla pelle in questa canzone, nella suggestione iniziale della bachata, e la consapevolezza poi che quel palpito non si placa, non può ma anzi, aumenta come il suono delle nacchere in quel sensuale ballo , quando si trasforma in flamenco…!

Sì, questa sembra una ninna nanna che invece che accompagnare nel mondo di Morfeo, tiene svegli, che "no, non fa dormire. e ci rigira così.....ora, tu non dormire più..."!

bellissima l'immagine di una ninna nanna al cuore
una ninna nanna che che culli un cuore agitato,fremente,impazzito nel suo battito e chiedere a un canto lieve e dolce di cullarlo per riportarlo a uno stato di "normalità".......

grazie Momia,
questa tue riflessione mi hanno preso questa mattina,regalandomi un sorriso


antonella