Delirio mistico? Slogan cattolico? Alterazione dell’Io?
Nella frase più cantata della discografia manghiana si può individuare una verità che investe la sfera impenetrabile dei nostri desideri: per quella splendida incoerenza che appartiene alla natura umana, tutto ciò che è di facile accesso diventa banale, perde interesse ai nostri occhi, scade nell’ordinario…ed io “non ti voglio già più”.
Si potrebbe leggere anche un’altra verità: il desiderio di esaltare l’incontro spirituale, la voglia di riscoprire l’anima, l’aspirazione all’infinito, dando la priorità alle parole più che ai sospiri, agli occhi più che alle mani, al cuore più che al corpo.
E ancora si potrebbe leggere il fascino dell’attesa, l’incanto del non detto, la fantasia del non svelato, la meraviglia del sogno…
Cosa è più seducente secondo Voi?
La mediocrità di un desiderio appagato o la libidine di un desiderio inaccessibile?
Annapaola
Nella frase più cantata della discografia manghiana si può individuare una verità che investe la sfera impenetrabile dei nostri desideri: per quella splendida incoerenza che appartiene alla natura umana, tutto ciò che è di facile accesso diventa banale, perde interesse ai nostri occhi, scade nell’ordinario…ed io “non ti voglio già più”.
Si potrebbe leggere anche un’altra verità: il desiderio di esaltare l’incontro spirituale, la voglia di riscoprire l’anima, l’aspirazione all’infinito, dando la priorità alle parole più che ai sospiri, agli occhi più che alle mani, al cuore più che al corpo.
E ancora si potrebbe leggere il fascino dell’attesa, l’incanto del non detto, la fantasia del non svelato, la meraviglia del sogno…
Cosa è più seducente secondo Voi?
La mediocrità di un desiderio appagato o la libidine di un desiderio inaccessibile?
Annapaola