Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Delirio mistico? Slogan cattolico? Alterazione dell’Io?

Nella frase più cantata della discografia manghiana si può individuare una verità che investe la sfera impenetrabile dei nostri desideri: per quella splendida incoerenza che appartiene alla natura umana, tutto ciò che è di facile accesso diventa banale, perde interesse ai nostri occhi, scade nell’ordinario…ed io “non ti voglio già più”.

Si potrebbe leggere anche un’altra verità: il desiderio di esaltare l’incontro spirituale, la voglia di riscoprire l’anima, l’aspirazione all’infinito, dando la priorità alle parole più che ai sospiri, agli occhi più che alle mani, al cuore più che al corpo.

E ancora si potrebbe leggere il fascino dell’attesa, l’incanto del non detto, la fantasia del non svelato, la meraviglia del sogno…

Cosa è più seducente secondo Voi?
La mediocrità di un desiderio appagato o la libidine di un desiderio inaccessibile?

Annapaola

:oops: :oops: :roll: la seconda opzione senza ombra di dubbio,
tra un desiderio appagato e un desiderio innaccesibile ti direi la prima....
ma annapaola cara tra la mediocrità e la libidine è facile scegliere ........ :wink:

Assolutamente non c'entra nulla la religione in questo contesto...quella già fa danni in altri ambiti...
E' ancestrale il fascino del proibito, dell'immaginato più che del realizzato, la voglia di sublimare l'altro evitando l'oggettività dell'essere, di "sporcarlo"
con la soggettiva idea: non più infinita, ma delineata da informazioni concrete (seppur personali), le stesse che potrebbero nascondere una divergenza rispetto all'ideale che esalta ed attrae....
Anche il fascino dell'attesa gioca un ruolo che ben si sposa con la dinamica seduttiva, lasciare che il destino faccia il suo corso, slittare tra le piste dei nostri sogni più sospirati, spostarsi tra i tortuosi percorsi disseminati dagli ostacoli del cuore, ricercare la magnificazione dell'incontro, del pathos eternamente proiettato verso l'incompiuto che vive nel bisogno di attuarsi.
La continua ricerca del vivo bisogno del diverso che inebria...ma che nella realtà potrebbe mancare talune aspettative....

Lory CS

E' il semplice desiderio di ogni innamorato essere il primo dell' oggetto del proprio amore, è una frase in cui si sente la penna di "Mogol" come tutta la canzone venata da un certo maschilismo di altri tempi ma che ancora perdura (nella vita e nelle canzoni del mitico Giulio Rapetti); mi ha sempre stupito che il testo di questa canzone piaccia molto alle donne perchè esprime un sentimento molto maschile ma che evidentemente le donne contraccambiano con la voglia di essere un po' Madonne per il proprio uomo.
Insomma è l'eterno archetipo uomo/donna molto italiano, in questo senso Mogol l'ha inquadrato in maniera azzeccata e l'ha reso canzone.
In più il fatto che la cantasse Mango una figura così eterea nel 1984 ha reso il concetto "meno forte" e più accettato anche dal pubblico femminile, sarebbe stata diversa in bocca a un Califano o ad un Vasco Rossi.
Passero solitario ha scritto: Delirio mistico? Slogan cattolico? Alterazione dell’Io?

Nella frase più cantata della discografia manghiana si può individuare una verità che investe la sfera impenetrabile dei nostri desideri: per quella splendida incoerenza che appartiene alla natura umana, tutto ciò che è di facile accesso diventa banale, perde interesse ai nostri occhi, scade nell’ordinario…ed io “non ti voglio già più”.

Si potrebbe leggere anche un’altra verità: il desiderio di esaltare l’incontro spirituale, la voglia di riscoprire l’anima, l’aspirazione all’infinito, dando la priorità alle parole più che ai sospiri, agli occhi più che alle mani, al cuore più che al corpo.

E ancora si potrebbe leggere il fascino dell’attesa, l’incanto del non detto, la fantasia del non svelato, la meraviglia del sogno…

Cosa è più seducente secondo Voi?
La mediocrità di un desiderio appagato o la libidine di un desiderio inaccessibile?

Annapaola


Parli di mediocrita' di un desiderio appagato..non penso che esista un termine piu' improprio da affiancare a desiderio..Il desiderio e' qualcosa che ti viene dall'anima, dal profondo del cuore, dal volere e dal cercare di mettersi in contatto con il proprio io , relazionando ad un soggetto esterno questo stato interiore...
Libidine di un desiderio...secondo me e' la ricerca del piacere , di un qualsiasi piacere corporeo che entra dentro in modo semplice ma anche smisurato.
Con citazioni di filosofi come Platone, Kant,Schopenhauer, potremo parlare per ore , ma forse e' meglio ritornare alla frase iniziale di "ORO" ...io ti vorrei immune da tutte le ascendenze del mondo, volerti e sentirti mia... con tutto quello che possiedo o che vorrei possedere, per arrivare a sentirti pura!!
Un esaltazione, straziante e minimizzata, di un unica frase: ti amo!!
Passero solitario ha scritto: Delirio mistico? Slogan cattolico? Alterazione dell’Io?

Nella frase più cantata della discografia manghiana si può individuare una verità che investe la sfera impenetrabile dei nostri desideri: per quella splendida incoerenza che appartiene alla natura umana, tutto ciò che è di facile accesso diventa banale, perde interesse ai nostri occhi, scade nell’ordinario…ed io “non ti voglio già più”.

Si potrebbe leggere anche un’altra verità: il desiderio di esaltare l’incontro spirituale, la voglia di riscoprire l’anima, l’aspirazione all’infinito, dando la priorità alle parole più che ai sospiri, agli occhi più che alle mani, al cuore più che al corpo.

E ancora si potrebbe leggere il fascino dell’attesa, l’incanto del non detto, la fantasia del non svelato, la meraviglia del sogno…

Cosa è più seducente secondo Voi?
La mediocrità di un desiderio appagato o la libidine di un desiderio inaccessibile?

Annapaola


Parli di mediocrita' di un desiderio appagato..non penso che esista un termine piu' improprio da affiancare a desiderio..Il desiderio e' qualcosa che ti viene dall'anima, dal profondo del cuore, dal volere e dal cercare di mettersi in contatto con il proprio io , relazionando ad un soggetto esterno questo stato interiore...
Libidine di un desiderio...secondo me e' la ricerca del piacere , di un qualsiasi piacere corporeo che entra dentro in modo semplice ma anche smisurato.
Con citazioni di filosofi come Platone, Kant,Schopenhauer, potremo parlare per ore , ma forse e' meglio ritornare alla frase iniziale di "ORO" ...io ti vorrei immune da tutte le ascendenze del mondo, volerti e sentirti mia... con tutto quello che possiedo o che vorrei possedere, per arrivare a sentirti pura!!
Un esaltazione, straziante e minimizzata, di un unica frase: ti amo!!
Passero solitario ha scritto: Cosa è più seducente secondo Voi?
La mediocrità di un desiderio appagato o la libidine di un desiderio inaccessibile?


la libidine è di un desiderio inaccessibile in quanto tale...quoto questa!
Nella vita... nel passato chi non si è trovato ad aprire porte che col senno di poi non avrebbe mai voluto/dovuto aprire??!!
Il migliore metodo per sfuggire alle tentazioni è evitarle...quindi via a gambe levate! :mrgreen:

questa è la mia...
Cinzia :wink:

Un desiderio appagato smette di essere un desiderio. Un desiderio non appagato continua ad essere tale per sempre.

Cinzia

Cinzia MC ha scritto: Un desiderio appagato smette di essere un desiderio. Un desiderio non appagato continua ad essere tale per sempre.

Cinzia

per prima cosa ti quoto...poi, auguri per i tuoi 1000 post qui!!! :wink:

Rispondo dopo a questo meraviglioso dilemma....scappo a gambe levate....urgesi madonna di là in cucina....vado a sfornare i plum cake!!

Francesca ha scritto: Rispondo dopo a questo meraviglioso dilemma....scappo a gambe levate....urgesi madonna di là in cucina....vado a sfornare i plum cake!!

io invece per il w.e. mi sfizio in babà al rhum...se vuoi ti faccio un pacco e spedisco per la degustazione........... :mrgreen: :wink:

Non credo serva scomodare Platone per un estemporaneo pensiero balenato alle due di notte sulle note di una canzone... siamo tutti filosofi quando parliamo del senso che ciascuno dà alla propria vita.
La mediocrità non ha necessariamente una connotazione negativa: può significare banalità, consuetudine, convenzionalità: un desiderio soddisfatto è scontato...chi è che non cerca di realizzare un sogno?
L'intrigo della frase è proprio qui: "per averti pagherei....", ma se tu ci stai "non ti voglio già più", perchè il tuo essere "accessibile" mi spegne il desiderio. Ergo...è più intrigante l'irraggiungibile piuttosto che il disponibile...o no?
E comunque è un pensiero di Mogol
E comunque non parlavo di amore

Annapaola

ps. azzeccatissima la lettura di Fabrizio :wink:

..ti dirò cara Anna.. alla mediocrità di un desiderio appagato e alla libidine, non intesa solo in senso sensuale (help, mi intreccio!!! :wink: ), ma nel senso di intrigante, di un desiderio inafferrabile.. preferisco la libidine di un desiderio appagato...ma che si rinnova ogni giorno :wink:

E' vero, è capitato moltissime volte anche a me di desiderare qualcosa fino a sentirmici male...ma pochissime volte sono rimasta poi a dirmi "beh.. tutto qui???"...
Forse sono stata fortunata... ma forse dipende anche dal fatto che non fossero semplicemente capricci... ogni volta ho lottato con le unghie e con i denti, fosse stato anche solo decidere di comprare o meno una cassettiera.. mettiamola così.. in genere vivo placidamente le mie giornate, godendomi quello che ho intorno (però devo avere sempre le mani impegnate altrimenti mi annoio e poi sono dolori;-).. ma se non sia mai mi metto in testa qualcosa o qualcuno è la fine.. parto come un treno, abbattendo gli ostacoli... e quando arrivo a destinazione, difficilmente dico "vabbé è stato solo un gioco, arrivederci e grazie, non mi servi o non mi piaci più"...
forse sarà anche il mio essere curioso, che sonda continuamente le sfaccettature delle mie "conquiste"... scoprendo ogni volta cose ed aspetti nuovi che non mi permettono di farmi venire a noia l'amato bene così duramente conquistato :wink:
..insomma ribadisco la mia scelta... decisamente meglio la libidine di un desiderio ben realizzato e appagato..
:wink:

..ho fatto la scoperta dell'acqua calda vero? :wink:

Buenas noches da

Raffa*Diana scopritrice per caso :wink:

Sarebbe bene fare un distinguo tra l'irraggiungibilità del sogno o della fantasia e la consuetudine del rapporto a due, reale e quotidiano.... non bisogna confondere l'inarrivabilità del sogno, (che secondo me deve rimanere tale) con l'aspirazione, il proposito di arrivare ad uno scopo ben preciso, ad un legame vero e duraturo.
Brad Pitt potrebbe essere il giusto esempio per rendere l'idea.... e molti altri.....potrebbero seguire il suo nome, secondo i propri gusti. :wink:
Per quanto riguarda l'osservazione di Fabrizio, mi trovo d'accordo solo in modo parziale.... fa parte di un pensiero maschilista, possedere una donna immacolata, nella cultura maschile, c'è anche l'idea del possesso e del raggiungimento dell'acme, che però qui rimane irraggiungibile.
Nella frase io trovo una sorta di equazione tra i due universi.... combattuti tra la voglia di un si e la spiritualizzazione del rapporto, più vicino all'universo femminile....

Lory CS

Cito una constatazione di una persona più che cara
“ho fatto la scoperta dell’acqua calda vero?” per aggiungere una
mia riflessione sull’argomento;
ma è lapalissiano che tutto ciò che risulta irraggiungibile, o comunque
percettibile come tale (n.b. non riferito solo ad un rapporto di coppia),
diventa il classico frutto proibito con l’eterno dubbio intrigante… del
chiedersi in modo martellante “ma che sapore avrà sta mela?”!

Adesso, che l’abbia scritta Mogol o Pingol , che ne abbia discusso Platone
o Santoro, a mio avviso è ininfluente sulla sostanza del concetto, ovvero di
come noi esseri umani siamo in perenne conflitto atomico interiore, tra il sentirsi
appagati e insoddisfatti!
Una guerra senza fine, perché è nella natura dell’uomo ricercare l’impossibile
e mai, presumo, vedremo sventolare bandiera bianca.

Certo che la Monica Bellucci sul desktop è una bella mela, ma chi mi
dice che dopo averla addentata non risulterebbe acida?
Per essere intrigante è intrigante, ma in attesa che si darebbe anche adesso, mi faccio una bella premuta d’arance!!! :wink:

Preparane due Silver, domani passo a casa tua!! :lol:
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