Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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C'era una volta.....tanto tempo fa, in un piccolo villaggio, la bottega di un falegname. Un giorno, durante l'assenza del padrone, tutti i suoi arnesi da lavoro tennero un gran consiglio.

La seduta fu lunga e animata, talvolta anche gravemente, Si trattava di escludere dalla onorata comunità degli utensili un certo numero di membri.

Uno prese la parola: "Dobbiamo espellere nostra sorella Sega, perchè morde e fa scricchiolare i denti. Ha il carattere più mordace della terra"
Un altro interviene:" Non possiamo tenere fra noi nostra sorella pialla: ha un carattere tagliente e pignolo, da spellacchiare tutto quello che tocca"
" Fratel martello- protestò un altro- ha un caratteraccio pesante e violento. lo definirei un picchiatore. E' urtante il suo modo di ribattere continuamente e dà sui nervi a tutti. Escludiamolo!"

"E i chiodi? Si può vivere con gente cosi pungente? Che se ne vadano! E anche lima e raspa. A vivere con loro è un attrito continuo. E cacciamo anche cartavetro, la cui unica ragion d'essere sembra quella di graffiare il prossimo!"

Cosi discutevano animosamente, parlavano tutti insieme, dove tutti volevano espellere tutti!

La riunione fu bruscamente interrotta dall'arrivo del falegname. Tutti gli utensili tacquero quando lo videro avvicinarsi al tavolo del lavoro.

L'uomo prese un asse e lo segò con la sega mordace, lo piallò con la pialla che spela tutto ciò che tocca, sorella ascia, sorella raspa e sorella cartavetro, entrarono in azione subito dopo.

Il falegname prese poi i chiodi e il martello.
Si servì di tutti i suoi attrezzi di brutto carattere per fabbricare una culla.
Una bellissima culla per accogliere un bambino che stava per nascere.


Forse Dio ci guarda con gli stessi occhi del falegname....ognuno di noi è importante, unico, irripetibile...


Talvolta intorno al cuore costruiamo dei muri, con le piccole pietre quotidiane dei risentimenti, le ripicche, i silenzi, le questioni irrisolte, le imbronciature.
Il nostro compito più importante è impedire che si formino muri intorno al nostro cuore. E soprattutto cercare di non diventare "una pietra in più nei muri degli altri". :wink:


Manu

Che bella, Manu!!!
Davvero bella!!!!
Volevo farti solo i complimenti per aver postato questa bella storiella...
Per il resto taccio.....non dirò che vedo analogie con la storia del forum di sti tempi. NO!!! Non lo dirò! Me possino cecamme!!!
Ciao Manuè ( fingi che ci sia un omino che si tappa gli occhi )

forse è casuale...forse no....
cmq a buon intenditor....etc etc etc.... :wink: :P :D

ciao francè....( l'omino con gli occhi tappati è mooolto carino.8-)...)

Manuè, se vuoi te ne passo uno nuovo......
Lui ( l'omino) è messo appeso su di una trave, .......e ci sono dei chiodi e dei martelli....non è una culla però....la culla è bella, fa tanto natale......!!!

Francesca ha scritto: Manuè, se vuoi te ne passo uno nuovo......
Lui ( l'omino) è messo appeso su di una trave, .......e ci sono dei chiodi e dei martelli....non è una culla però....la culla è bella, fa tanto natale......!!!

Quello con la trave è Giggi D'Alessio...........

No, mischinu, Fabrì...!!! :lol: lo vedo meglio con la zappa :lol:

Bhé Manu, quando si dice il tempismo...... :lol:
Io, come potete ban notare, odio le polemiche.... e cerco di rimanermene fuori... non entro in merito a questioni che non mi riguardano... 8) semplecemente però..... BRAVA MANU!!!! :D

:: Chi ci pensa ::: ??

Due pesci rossi vivevano in un vaso di vetro. Nuotando pigramente in tondo avevano anche tempo per filosofare.
Un giorno un pesce chiese all'altro:
"Tu credi in Dio?".
"Certo!".
"E come fai a saperlo?".
"Chi credi che ci cambi l'acqua, tutti i giorni?".

La vita scorre dentro di noi come un fiume tranquillo ed è un miracolo.
Ma facciamo l'abitudine anche ai miracoli.
Ogni giorno è un dono tutto nuovo, una pagina bianca da scrivere.
Dio ci cambia l'acqua tutti i giorni.

Dio non muore
il giorno in cui cessiamo di credere
in una divinità personale,
ma noi moriamo
il giorno in cui la nostra vita
cessa di essere illuminata
dalla radiosità costante,
e rinnovata giorno per giorno,
da un miracolo
la cui origine è al di là di ogni ragione.
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