Ritorno adesso dopo una piacevole serata trascorsa con amici in
pudiche esperienze terrene e, mi chiedevo...
Tutte le "poesie" di Mango ci lasciano quella sensazione di leggera
melanconia miscelata a brividi sottopelle, o perché, in qualche modo,
ci rispecchiamo in esse o avremmo desiderato viverle e non ci siamo riusciti!
E’ difficile ammetterlo, ma in più di un occasione, così senza volerlo…
bisogna asciugare una lacrima; poi dipende dagli stati d'animo...
a volte basta uno strofinio con il dorso della mano ed altre non ci sono fazzoletti
tanto assorbenti che tengano!
In queste situazioni il "pianto" sembra quasi uno sfogo liberatorio e,
rammentavo una frase contenuta in una famosa commedia di un grande drammaturgo
di origine partenopea, che mi riesce impossibile non condividere...
in sintesi… tra un discorso dei personaggi la donna dice all'uomo :
(ma potrebbero tranquillamente invertirsi i ruoli)....sai quando si piange? quando si è
conosciuto il bene e non si può avere, ma quando si è assaporato solo "il male"… il piacere,
la soddisfazione di piangere non si può provare!”.
Certo, è facile diramare consigli quando non si vive l’esperienza,
ma dal profondo del cuore sento il bisogno di farlo… e
spero sia considerata come ala in prestito, magari restituendola al
momento del bisogno.
hai provato il bene?
allora...in attesa di un nuovo disincanto sii felice, come è bello piangere!
pudiche esperienze terrene e, mi chiedevo...
Tutte le "poesie" di Mango ci lasciano quella sensazione di leggera
melanconia miscelata a brividi sottopelle, o perché, in qualche modo,
ci rispecchiamo in esse o avremmo desiderato viverle e non ci siamo riusciti!
E’ difficile ammetterlo, ma in più di un occasione, così senza volerlo…
bisogna asciugare una lacrima; poi dipende dagli stati d'animo...
a volte basta uno strofinio con il dorso della mano ed altre non ci sono fazzoletti
tanto assorbenti che tengano!
In queste situazioni il "pianto" sembra quasi uno sfogo liberatorio e,
rammentavo una frase contenuta in una famosa commedia di un grande drammaturgo
di origine partenopea, che mi riesce impossibile non condividere...
in sintesi… tra un discorso dei personaggi la donna dice all'uomo :
(ma potrebbero tranquillamente invertirsi i ruoli)....sai quando si piange? quando si è
conosciuto il bene e non si può avere, ma quando si è assaporato solo "il male"… il piacere,
la soddisfazione di piangere non si può provare!”.
Certo, è facile diramare consigli quando non si vive l’esperienza,
ma dal profondo del cuore sento il bisogno di farlo… e
spero sia considerata come ala in prestito, magari restituendola al
momento del bisogno.
hai provato il bene?
allora...in attesa di un nuovo disincanto sii felice, come è bello piangere!