Il linguaggio utilizzato da Mango nei suoi testi , siano essi destinati a diventare canzone o poesia, non risulta mai banale e consueto. Ed anche quando vengono usate parole di uso comune, spesso vengono accostate in maniera così originale da lasciare senza fiato: termini semplici assumono una veste fiammante, vocaboli che pronunciamo mille volte diventano unici.
Sarà l’anima che li suggerisce?
L’ultima frase, in ordine di tempo, che mi ha folgorato è stata “….dal pudore al sudore….”, che ritroviamo nella poesia nuova di zecca che Pino ci ha regalato per il nuovo anno.
Dal pudore al sudore…..due parole “quotidiane” più due proposizioni…che cosa possono mai diventare?
Immagino una storia d’amore, LA storia d’amore.
E la vedo nascente dai primi rossori, fino all’esplosione della fatica dell’amore.
Mi pare di avvertire i primordi di un’era, di assaporare il primo morso della mela di un Eden, di ascoltare il vagito di un’estasi, di scottarmi al calore del primo fuoco inventato.
E sento poi i passi incerti e indifesi di una partenza, un cammino leggero che scopre i segreti, uno sguardo colpevole, una mano insolente, una parola scoperta, un cuore in attesa.
Fino alla rivelazione del non detto mai, fino alla confessione del si, fino al traguardo dell’arcobaleno.
E questo io lo chiamo miracolo dell’Arte.
Annapaola
Sarà l’anima che li suggerisce?
L’ultima frase, in ordine di tempo, che mi ha folgorato è stata “….dal pudore al sudore….”, che ritroviamo nella poesia nuova di zecca che Pino ci ha regalato per il nuovo anno.
Dal pudore al sudore…..due parole “quotidiane” più due proposizioni…che cosa possono mai diventare?
Immagino una storia d’amore, LA storia d’amore.
E la vedo nascente dai primi rossori, fino all’esplosione della fatica dell’amore.
Mi pare di avvertire i primordi di un’era, di assaporare il primo morso della mela di un Eden, di ascoltare il vagito di un’estasi, di scottarmi al calore del primo fuoco inventato.
E sento poi i passi incerti e indifesi di una partenza, un cammino leggero che scopre i segreti, uno sguardo colpevole, una mano insolente, una parola scoperta, un cuore in attesa.
Fino alla rivelazione del non detto mai, fino alla confessione del si, fino al traguardo dell’arcobaleno.
E questo io lo chiamo miracolo dell’Arte.
Annapaola