Forse nel senso che qualcuno si ricorderà di noi, ma qui, almeno materialmente,
si finisce, ed a volte anche lentamente!
Che strazio quando sei lì da spettatore passivo,
senza possibilità alcuna per poter modificare il decorso naturale
delle cose.
Non c’è nulla di più squallido, quando si viene profanati nella
dignità del proprio pudore, nel violare le intimità che per una vita
abbiamo reso solo nostre, dove la mente riesce ancora ad elaborare,
ma il corpo a malapena sincronizza qualche movimento, e quello sguardo spento
ti squarcia a metà, come per dire a chi osa in tanto affronto… “tanti sacrifici e tante sofferenze e poi…
chi se lo aspettava di finire così?”
So bene di peccare con questo mio pensare, ma gradirei andar via prima.
si finisce, ed a volte anche lentamente!
Che strazio quando sei lì da spettatore passivo,
senza possibilità alcuna per poter modificare il decorso naturale
delle cose.
Non c’è nulla di più squallido, quando si viene profanati nella
dignità del proprio pudore, nel violare le intimità che per una vita
abbiamo reso solo nostre, dove la mente riesce ancora ad elaborare,
ma il corpo a malapena sincronizza qualche movimento, e quello sguardo spento
ti squarcia a metà, come per dire a chi osa in tanto affronto… “tanti sacrifici e tante sofferenze e poi…
chi se lo aspettava di finire così?”
So bene di peccare con questo mio pensare, ma gradirei andar via prima.