Per il martedì di carnevale sono andato una giornata al mare. La vista di quella distesa così vasta e profonda mi ha subito allargato il cuore e dentro me sono risuonate musica e parole di Mediterraneo.
La giornata era davvero splendida: mi ero lasciato dietro il cielo grigio di Firenze e una giornata piena di animosi doveri. L'anima poteva godere di un momento di sospensione e il profondo si è spiegato e gonfiato come una vela al vento.
Spontaneamente, piano piano, è emersa dall'intimo l'immagine della mia "lei" (che, in verità, è il "Tu" del mio intimo). Lei è lontana, fisicamente, ma in quel momento era il sole che splendeva, era il cielo luminoso e attraversato da scie di aerei e nuvole, era il mare trasparente e verde, la schiuma delle onde, gli scogli, l'acqua che si frangeva sugli scogli polverizzandosi in finissime goccioline, i ciottoli della riva levigati dal perentorio lavorìo dell'onde, la macchia mediterranea, il treno che passava...
Insomma, lei non c'era ma c'era, lì quasi-palpabile; c'era col suo sguardo che condensava l'anima sulle labbra; c'era col suo sorriso, eterno come il viola del tramonto. Lei era lì e mi animava, da dentro, tutta la vastità delle cose: era una grande anima, l'anima del mondo.
Ho avvertito per un giorno, e mi sto ancora portando dietro l'eco di quella esperienza, quella frase che dice: l'amore è l'attimo che va oltre noi.
Buona vita a tutti.
d.Max
La giornata era davvero splendida: mi ero lasciato dietro il cielo grigio di Firenze e una giornata piena di animosi doveri. L'anima poteva godere di un momento di sospensione e il profondo si è spiegato e gonfiato come una vela al vento.
Spontaneamente, piano piano, è emersa dall'intimo l'immagine della mia "lei" (che, in verità, è il "Tu" del mio intimo). Lei è lontana, fisicamente, ma in quel momento era il sole che splendeva, era il cielo luminoso e attraversato da scie di aerei e nuvole, era il mare trasparente e verde, la schiuma delle onde, gli scogli, l'acqua che si frangeva sugli scogli polverizzandosi in finissime goccioline, i ciottoli della riva levigati dal perentorio lavorìo dell'onde, la macchia mediterranea, il treno che passava...
Insomma, lei non c'era ma c'era, lì quasi-palpabile; c'era col suo sguardo che condensava l'anima sulle labbra; c'era col suo sorriso, eterno come il viola del tramonto. Lei era lì e mi animava, da dentro, tutta la vastità delle cose: era una grande anima, l'anima del mondo.
Ho avvertito per un giorno, e mi sto ancora portando dietro l'eco di quella esperienza, quella frase che dice: l'amore è l'attimo che va oltre noi.
Buona vita a tutti.
d.Max