Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Per il martedì di carnevale sono andato una giornata al mare. La vista di quella distesa così vasta e profonda mi ha subito allargato il cuore e dentro me sono risuonate musica e parole di Mediterraneo.
La giornata era davvero splendida: mi ero lasciato dietro il cielo grigio di Firenze e una giornata piena di animosi doveri. L'anima poteva godere di un momento di sospensione e il profondo si è spiegato e gonfiato come una vela al vento.
Spontaneamente, piano piano, è emersa dall'intimo l'immagine della mia "lei" (che, in verità, è il "Tu" del mio intimo). Lei è lontana, fisicamente, ma in quel momento era il sole che splendeva, era il cielo luminoso e attraversato da scie di aerei e nuvole, era il mare trasparente e verde, la schiuma delle onde, gli scogli, l'acqua che si frangeva sugli scogli polverizzandosi in finissime goccioline, i ciottoli della riva levigati dal perentorio lavorìo dell'onde, la macchia mediterranea, il treno che passava...
Insomma, lei non c'era ma c'era, lì quasi-palpabile; c'era col suo sguardo che condensava l'anima sulle labbra; c'era col suo sorriso, eterno come il viola del tramonto. Lei era lì e mi animava, da dentro, tutta la vastità delle cose: era una grande anima, l'anima del mondo.
Ho avvertito per un giorno, e mi sto ancora portando dietro l'eco di quella esperienza, quella frase che dice: l'amore è l'attimo che va oltre noi.

Buona vita a tutti.

d.Max

Caro d.Max, come sempre sai toccare le corde più sensibili.....

...lo dico io che il bel tempo riaccende gli animi...

L’eco di cui parli è arrivata fin dentro al mio cuore, carissimo d.Max…

Scorrendo con lo sguardo su queste righe , le tue immagini si sono materializzate nella mia mente, attingendo da sensazioni che spesso ho sentito di fronte all’immensità del mare e del Creato, come se in realtà esistesse un dialogo incomprensibile tra dentro e fuori di me, come se invece che guardare le onde, fatte di acqua e sale, stessi guardando nelle profondità della mia Anima, come se potessi vedere qualcosa che non è mai veramente visibile…

Sono emozioni stupende che si rinnovano ogni volta, come se non avessi mai visto quello spettacolo…eppure il mare sembra sempre uguale a se stesso, no?! :wink: Allora perché posso rimanere ore ed ore seduta sulla sabbia o sugli scogli, senza sentire mai la noia? Forse perché non si finiscono mai davvero di percorrere i flutti della nostra interiorità, forse perché in quei momenti lo spazio e il tempo cambiano connotazione e diventano solo accessori insignificanti…

E’ qualcosa che non si può spiegare bene a parole, ma tu ci sei riuscito : grazie…

E’ un Amore universale che ci abbraccia, che va al di là di Noi, della fisicità, della nostra materialità e racchiude tutte le cose belle che ci portiamo dentro, come parti indelebili di Noi…

è straorinario come "il sentire" di alcuni di voi siano poi il mio "sentire"......
e parlare con gli stessi colori.....

Anch'io rileggendoti D.Max ho rivisto me stessa...per le senzazioni che provo spesso guardando il mare...io che ho la fortuna di averlo nel luogo dove vivo a 5 minuti da casa.

Quando ero adolescente ripetevo continuamente che mi sarebbe piaciuto vivere in un paese dove vi è il mare; alla fine me lo sono scelto!

Adoro osservare il mare, spesso amo farlo seduta su una larga roccia, per regalarmi la vista dell'infrangersi delle onde spumeggianti alla riva, sentire lo stridulo dei gabbiani che volteggiano nell'aria, e scorgere in lontananza piccole barche a vela...

Ovunque io mi trovi dove c'è il mare mi incanto a guardarlo come ipnotizzata....mentre il sole rosso fà declino all'orizzonte e cattura i miei sogni per restituirmeli all'indomani forieri di promesse.

Cinzia

L'ho raccontato al mare....:wink:



"...Il mare non soltanto era per lui una delizia degli occhi , ma era una perenne onda di pace a cui si abbeveravano i suoi pensieri, una magica fonte di giovinezza in cui il suo corpo riprendeva la salute e il suo spirito la nobiltà...."


..."E ne riceveva conforto; poiché nessuno mai ha confidato il suo dolore, il suo desiderio, il suo sogno al mare invano.
Il mare aveva sempre per lui una parola profonda, piena di rivelazioni subitanee, d’illuminazioni improvvise, di significazioni inaspettate. Gli scopriva nella segreta anima un’ulcera ancor viva sebben nascosta e gliela faceva sanguinare; ma il balsamo poi era più soave. Gli scoteva nel cuore una chimera dormiente e gliela incitava così ch’ei ne sentisse di nuovo le unghie e il rostro; ma gliela uccideva poi e gliela seppelliva nel cuor per sempre. Gli svegliava nella memoria una ricordanza e gliela avvivava così ch’ei soffrisse tutta l’amarezza del rimpianto verso le cose irrimediabilmente fuggite; ma gli prodigava poi la dolcezza d’un oblio senza fine. Nulla entro quell’anima rimaneva celato, al cospetto del gran consolatore. Alla guisa che una forte corrente elettrica rende luminosi i metalli e rivela la loro essenza dal color della loro fiamma, la virtù del mare illuminava e rivelava tutte le potenze e le potenzialità di quell’anima umana...."


Uno stralcio da "Il piacere " di D'Annunzio , da condividere con chi , di Voi, ha provato queste sensazioni preziose...

:wink:

Nei sogni notturni, il mare è simbolo di rinascita spirituale e rappresenta le energie degli individui.
Sognare il mare significa attraversare, un momento di rinnovamento energetico.

Come nei sogni, anche la realtà, restituisce significati alchemici, nelle manifestazioni più entusiasmanti ed intime.
Il mare: il senso di vastità per antonomasia, eppure tanto affascinante ed avvolgente, nella ritrovata reminiscenza fetale, che riporta alle calde e protettive acque materne.
Guardare il mare, per vedere riflessa la propria anima; stabilire un silente dialogo, per scavare nell'intimo inconfessato; ascoltare la sua voce per farsi cullare senza ammonimenti...
L'immensità come: specchio delle brame, sintesi di una vita, bilancio da tracciare, lavorio di fantasia....

Finchè il bimbo, vicino d'ombrellone, ti sveglia con il suo secchio d'acqua..... :roll: :oops:
d.Max ha scritto: Per il martedì di carnevale sono andato una giornata al mare. La vista di quella distesa così vasta e profonda mi ha subito allargato il cuore e dentro me sono risuonate musica e parole di Mediterraneo.
La giornata era davvero splendida: mi ero lasciato dietro il cielo grigio di Firenze e una giornata piena di animosi doveri. L'anima poteva godere di un momento di sospensione e il profondo si è spiegato e gonfiato come una vela al vento.
Spontaneamente, piano piano, è emersa dall'intimo l'immagine della mia "lei" (che, in verità, è il "Tu" del mio intimo). Lei è lontana, fisicamente, ma in quel momento era il sole che splendeva, era il cielo luminoso e attraversato da scie di aerei e nuvole, era il mare trasparente e verde, la schiuma delle onde, gli scogli, l'acqua che si frangeva sugli scogli polverizzandosi in finissime goccioline, i ciottoli della riva levigati dal perentorio lavorìo dell'onde, la macchia mediterranea, il treno che passava...
Insomma, lei non c'era ma c'era, lì quasi-palpabile; c'era col suo sguardo che condensava l'anima sulle labbra; c'era col suo sorriso, eterno come il viola del tramonto. Lei era lì e mi animava, da dentro, tutta la vastità delle cose: era una grande anima, l'anima del mondo.
Ho avvertito per un giorno, e mi sto ancora portando dietro l'eco di quella esperienza, quella frase che dice: l'amore è l'attimo che va oltre noi.

Buona vita a tutti.

d.Max


Caro d. Max ...sempre belli i tuoi pensieri...

peccato :( che quando lo faccio io con le immagini

poi me se magnano! Alla gigi proietti

Per sempre me ne andrò per questi lidi,
Tra la sabbia e la schiuma del mare.
L'alta marea cancellerà le mie impronte,
E il vento disperderà la schiuma.
Ma il mare e la spiaggia dureranno
In eterno.

(Gibran Kahlil Gibran )


Questa di Gibran non la conoscevo fino a qualche giorno fà...poi un'amica manghiana me ne ha fatto ammirare la bellezza :wink:

Cindy ha scritto: Per sempre me ne andrò per questi lidi,
Tra la sabbia e la schiuma del mare.
L'alta marea cancellerà le mie impronte,
E il vento disperderà la schiuma.
Ma il mare e la spiaggia dureranno
In eterno.

(Gibran Kahlil Gibran )


Questa di Gibran non la conoscevo fino a qualche giorno fà...poi un'amica manghiana me ne ha fatto ammirare la bellezza :wink:

L'amica è Loredana (Inseguendol'aquila) e a te che ora con affetto restituisco di cuore questa poesia.

Cindy

Grazie Cindy, Amica manghiana, ti abbraccio

Mah, che strano ( ma neanche tanto) che oggi, visitando in lungo e in largo il forum ( come se avessi poco da fare) mi sia soffermata giusto su questo topic....

E' vero! Quando ci si trova di fronte ad un paesaggio, è come se ci si "ritrovasse", come se interrogassimo il nostro Io più nascosto...e, in quell'IO, ritroviamo l'immagine di chi non "c'è" fisicamente ma vive dentro di noi....
Alzo gli occhi al cielo e mi accorgo che:

Il sole mi parla di te,
La luna mi parla di te


........e il mare diventa l'infinita distesa sulla quale aleggia la mia anima....in cerca di quiete...

Ps Che ti ringrazio a fare, Max? Li riporterei tutti alla luce i tuoi topic, uno per uno...
Francesca

Ascoltando Sergio Cammariere mi è venuta in mente questa canzone sua dedicata al mare:

DALLA PACE DEL MARE LONTANO:
(Testo di R. Kunstler Musica di S. Cammariere)

Dalla pace del mare lontano
Fino alle verdi e trasparenti onde
Dove il silenzio non ha più richiamo
E tutto si confonde
Dalle lagune grigie e nere
Dal faticare senza riposo
Dalla sete alla fame allo spavento
Al più segreto tormento
Avemmo padri avemmo madri
Fratelli amici e conoscenti
Ed imparammo a dare un nome nuovo
Ai nostri sentimenti
E così un giorno a camminare
Su questa terra sotto a un sole avaro
Per un amore che sembrava dolce e
E si é scoperto amaro
Ma è solo un’eco nel vento
Nel vento che mi risponde
Venga la pace dal mare lontano
Venga il silenzio dalle onde
E in mezzo al mare c’è un punto lontano
Così lontano dalle case e dal porto
Dove la voce delle cose più care
E’ soltanto un ricordo
Ma da quel punto in poi
Non si distingue più
La linea d’ombra confonde
Ricordi e persone nel vento
Avemmo padri avemmo madri
Fratelli amici e conoscenti
Ed imparammo a dara un nome nuovo
Ai nostri sentimenti
E così un giorno a camminare
Sopra la terra sotto al sole avaro
Per un amore che sembrava dolce
E si é scoperto amaro
Ma è solo un’eco nel vento
Nel vento che mi risponde
Venga la pace dal mare lontano
Venga il silenzio dalle onde
Ma è solo un’eco nel vento
Nel vento che mi risponde
Venga la pace dal mare lontano
Venga il silenzio dalle onde.
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