Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Eh… è na’ parola, da dove inizio?

Sarà perché negli ultimi giorni ho avuto, come voi credo, occasione di
risentire questo “tormento dell’anima” più volte, che non è stato possibile
non immedesimarsi…

Sarà che nonostante tutto, si è ancora innamorati ed un dubbio atroce come
quello cantato da Mango, induce non in attimi, ma in interminabili tempi di riflessione…
basta un nulla, una discussione più animata o lo scorgere uno sguardo con parvenza
d’insoddisfazione, e ti ritrovi con mille nodi nella mente; l’angoscia prevale quando non si
riesce ad afferrare nessun capo per scioglierli!

Penso che sia prevalentemente una tendenza caratteriale del tutto soggettiva; infatti
vivono molto meglio coloro che di questi problemi non se ne fanno, coltivando
con passione solo il loro orticello! Credo che "loro" forse non si
siano mai preoccupati se hanno dato o meno felicità!

Sano egoismo o strafottenza del prossimo?

Volendo essere onesti sino in fondo con la propria coscienza, quesiti del genere,
difficilmente sfioravano i nostri pensieri tempo addietro!
Adesso invece, cominci a chiederti come mai queste striature sulla fronte ed intorno agli
occhi; e in attesa di risposte, si va avanti così… con la speranza che l’estate si ripresenti
puntuale con il suo abbraccio e non decida di andar via…


p.s.
l’ho sempre detto che questa è l’ora migliore per dormire!

C'è una frase, in una canzone di Renga che recita:
Cammini piano, cammini come puoi sulle domande che ora ti fai. Ed hai paura che le risposte siano più vicine.....

Quando "sento" questa frase piango come una bambina, proprio come nel modo in cui mi pongo verso l'amore. Il mio modo d'amare è ancora "bambino":
come se fosse nato adesso, come se ancora dovessi imparare a conoscerlo, ancora curiosa ma, peggio ancora, decisamente timorosa di perderlo da un momento all'altro.....

Sai Silver, credo che ogni piccolo solco sulle nostre fronti sia una risposta alle nostre domande.
Mi accorgo che il tempo logora tutto: la pelle, i sentimenti, il modo d'amare.....(ma non il MIO)

A volte ho paura di essere addirittura soffocante ma è il solo modo d'amare che sò; perchè, di chi mi sta accanto, Voglio tutto: la mente e i pensieri , il corpo....tutto, insomma!
...E magari sono Io l'egoista agli occhi Suoi...
E' una dannazione la mia! E' paura! E' convinzione che più sono presente e più dimostro il mio bene!
E' sbagliato! Lo so.
....e finora L'HO CREDUTO FELICE COSI'!!!!....stretto tra le mie braccia!!

Ps Forse era meglio fare una lavatrice??

Vorrei avere una mente più semplice come dici tu caro Silver, coltivare il mio orticello e basta; invece mi ritrovo troppo spesso a fare i conti con me stessa per aver troppo "investito" sentimenti in persone che reputo inizialmente vicine al mio modo di sentire mentre invece, col senno di poi scorgo che hanno una corazza dentro e fuori.
Quante scottature, quanti abbagli, quanti allontanamenti...e già!!

Bisognerebbe avere in serbo quella piccola dose di egoismo e di ciniscmo che ci porta a mettere davanti il nostro essere, e non lasciare agli altri di indugiare lungo il nostro sentiero.

La prudenza quindi è una prescrizione fondamentale per schivare la superficialità dei sentimenti e dei valori.

Sembra retorica...ma l'illusa sbatte sempre il muso..prima o poi imparerò!

Cinzia

Caro Silver, lo sai che con questo topic mi hai messo un po' in crisi?
Mi sa tanto che io sono una di quelle persone che questi problemi non me li faccio, non mi pongo mai il problema se ho dato o meno felicità o se la sto dando attualmente o meno. Sarò una grande egoista? Boh! Sinceramente io vivo in totale libertà, cioè tanti problemi non me li faccio, sto con mio marito da 22 anni e dò per scontato che sia felice. Almeno credo... non si è mai lamentato. :wink: (ma come potrebbe non essere felice con una tipa speciale come me? eh! eh!)
A parte gli scherzi, penso sia impossibile dare la felicità a qualcuno, pur impegnandosi, e come poi...io cerco di essere sempre me stessa, senza forzature. Una parola affettuosa, un gesto affettuoso devono nascere spontaneamente... la felicità è una cosa che nasce da noi, dentro di noi, è uno stato d'animo che a volte ci coglie miracolosamente, ma deriva da mille cose, da tutto un insieme di circostanze....
Cinzia

.......Io invece mi sono "preoccupata" di dare felicità....e rimango in ascolto di quei passi, di quei sussulti per capirne l'effetto.

Fondamentalmente mi viene spontaneo donare quello che nasce in me. Spesso mi comporto così a prescindere da....o da chi...
Amo nel modo più limpido.
Tante volte mi capita di sentirmi come Francesca.....
Tante volte si leggono, eccome, le risposte scritte sulle pieghe della fronte....

Forse perchè......mi bastava ...e mi basta la consapevolezza che un'altra estate di sicuro arrivi.
Non si è mai totalmente certi, ma amore e felicità si possono donare senza indugio, senza fatica, basta aprire il cuore e lasciarne uscire l'essenza.

Marta

Certe volte non è colpa di nessuno se un amore finisce e chiedersi “perché”, in fondo non serve poi a molto se non a perdersi in un labirinto di “se” e di “ma” senza uscita.

Molte volte non ci sono “errori” o “peccati” da espiare o rimproveri da rinfacciarsi a vicenda.

Certe volte è solo l’essere troppo diversi, il parlare due lingue differenti, il cercare o desiderare cose diverse, che determina la fine di una storia…

L’idea di felicità che abbiamo, spesso non coincide…e allora che fare?

Ostinarsi ad andare avanti nonostante tutto, sentendosi inadeguati nel ruolo che l’altro ci ha messo addosso , annaspando così nei sensi di colpa per una serenità che non si riesce a donare…? :roll:
Annullare sé stessi in nome di una promessa di gioia fatta all’altro con tutte le buone intenzioni? :roll:
“Ordinarsi” di essere felici, perché ci sono tutti i presupposti per esserlo, come in un dolce in cui basta rispettare le proporzioni tra gli ingredienti? :roll:

Oppure dirsi un “addio” doloroso, per poter tornare, a occhi chiusi, in riva al mare, come onde, a farsi cullare da quei ricordi belli, senza che l’insoddisfazione, l’infelicità o la rabbia di ogni giorno possano offuscarli?

Quando eravamo bambini , le favole terminavano sempre con “ e vissero felici e contenti”…
Forse da qui deriva la nostra convinzione che ci fa dare per scontata l’altra persona ad un certo punto, come se quel lieto fine potesse essere eterno, come se un rapporto di coppia non avesse bisogno di riscriversi e reinventarsi continuamente, come se fosse invece fermo e immobile come una foto sorridente.

Ogni rapporto è un’ alchimia , un connubio, un equilibrio che si deve ritrovare costantemente per poter esistere e crescere.
Niente rimane uguale a se stesso, neppure noi, siamo costantemente in viaggio e spesso, anche se eravamo partiti in due, ad un certo punto del tragitto, ci si accorge che siamo soli a percorrere quel cammino….
Molte volte solo perché si sono scelte strade o mete diverse…

:roll:

“Forse perché…….. ti credevo felice così…”
Riprendendo le parole testuali del nostro Pino, forse tutto il senso sta proprio in quel “credere”….
Viviamo di percezioni, di proiezioni del nostro sentire, di interpretazioni dei segni che abitano intorno a noi….
A volte possono fare del bene, a volte possono essere causa di fraintendimenti.
Sta di fatto che mi trovo perfettamente concorde con Francesca nell’affermare che l’amore ancora “bambinesco” forse è quello che in certe circostanze ci permette di superare momenti di troppa riflessione, attimi di quesiti amletici, dubbi e incertezze.
Abbiamo sempre paura di tradire le aspettative dell’altro, di non essere mai all’altezza delle attese e di non soddisfare a pieno i desideri di cuore di chi amiamo.
Bisognerebbe imparare ad amare senza pensare, guardare ancora alla vita e all’amore con il cuore puro di un fanciullo, che sa porsi con occhi nuovi ogni giorno.
Facile a dirsi… difficile a farsi.

Quante volte ho peccato d'orgoglio pensando di rendere felice chi mi sta accanto...e quante volte ancora mi sono sentita nel giusto pensando di dare tutta me stessa....e invece mi rendo conto di essere impastata di egoismo e affetta dalla cecità più assoluta....
Troppe volte ho dato per scontate certe cose della mia vita,troppo spesso la sicurezza in me è invece stata indice di fragilità ed combattimento....

A volte vorrei chiedere se sono capace di dare felicità...ma allo stesso tempo rifuggo perchè la paura di ricevere una risposta disarmante è troppo grande...

...e dunque rimango lì,nel limbo dell'incertezza....

Nora

Cara Nora,
ti risponderei semplicemente "ama e non pensare"..... amare con gioia, senza le ragioni della testa, lasciandoci guidare dal cuore, credo sia l'unico modo per trasmettere il nostro tutto a chi ci sta vicino, rendendoci e rendendo felici..... in fondo, se davvero "l'amore non è mai peccato" allora non può essere esso stesso fonte di sofferenza.... la sofferenza viene dall'intrusione del pensiero, che porta dubbi, incertezze, domande senza risposta.... viene da quell'umano barcamenarsi alla ricerca del giusto mix tra ragione e sentimento... ma sarà poi mai veramente raggiungibile? O a volte è solo una ricerca senza senso?

Sai cara occhidolci?
Forse ho capito che non è che sia capace di dare tanta felicità....ma è anche vero che la felicità non è "merce" per me.....

Nora

Nora il cuore ha sempre ragione lasciati andare e vedrai ............ La felicità è un attimo che và vissuto la trovi ovunque in un bacio in un pensiero inaspettato insomma nei piccoli momenti della vita :wink:

Stavo pensando alla felicità... per me sarebbe già tanto riuscire ad avere un'assenza di inquietudine, ecco, uno stato d'animo del genere potrebbe assomigliare alla felicità. Ma per avere un'assenza di inquietudine bisognerebbe riuscire a non pensare.
Il pensare secondo me ci allontana dalla felicità.
Come si può sperare di riuscire a dare felicità ad un'altra persona se è gia difficile darla a se stessi? Come può la persona che amiamo darci la felicità? Semplicemente dimostrandoci amore? Mah, non credo che basti per sentirsi felici.
Anche quando si è innamorati le inquietudini rimangono, anzi forse aumentano.
Beata tu, Amanda, che trovi la felicità ovunque.... per me è un po' più difficile. :roll:
Cinzia

Forse perchè ti vedevo felice così...
forse perchè ci bastava arrivare fin qui...

Mi chiedo quali sia la misura delle nostre percezioni, quale "termometro" usiamo per avvertire il tasso di soddisfazione delle nostre realizzazioni e delle nostre relazioni. Possibile che, se a uno sembra che il proprio termometro segni 100 (e non si sta parlando naturalmente di febbre! :wink: ), nel giro delle letterali 24 ore lo stesso termometro segna -100? C'è qualcosa di cui non ci siamo accorti? O forse abbiamo dato per scontato troppe cose e ci siamo comportati con sufficienza?
Eppure non mi pare possibile che l'istinto del proprio cuore si possa sbagliare così in certe circostanze. Forse però a volte l'onda che arriva portando via un amore pieno d'estate è una ingerenza esterna, quel gusto che hanno alcuni di intervenire nelle cose altrui senza sapere e senza immaginare, soprattutto senza prevedere che il loro intervento innescherà una serie di reazioni che causeranno in qualcuno un surplus di sofferenza che poteva essere evitato. Mah, forse sono un illuso ostinandomi a pensare che un amore così non possa finire, soprattutto non può finire in quel modo: forse davvero la vita a volte è crudele perchè lo deve essere.

Ok, questa volta, più di ogni altra, è proprio il caso che prima di andarmene dica:

buona vita a tutti (me compreso :wink: ).

d.Max

Mi riallaccio ha quanto espresso in precedenza e al sentire di Cinzia, per ribadire che alla base di queste "percezioni" improvvisamente diverse tra loro nell'arco di lassi temporali ininfluenti, c'è sempre e solo l'ingerenza del pensiero, quello che improvvisamente fa "ragionare" sulle situazioni e le emozioni appena vissute, e cerca di sviscerare... cosa?
Questo è il punto... cosa c'è da analizzare in un'emozione se non abbandonarsi alla forza travolgente dell'attimo "che passa ma non passa mai", perché come un barca che solca il mare a piena velocità lascia del suo passare scie lunghissime annodate ai tentacoli del tempo?
Cara Nora, sono convinta che un'anima bella come la tua (e lo dico davvero, per quello che doni di te in queste pagine blu) non può non saper dare felicità..... semplicemente ti poni troppi quesiti che non aspettano nessuna risposta se non quella di "darsi all'anima intensamente", così come già fai..... :wink:

occhidolci ha scritto: Cara Nora, sono convinta che un'anima bella come la tua (e lo dico davvero, per quello che doni di te in queste pagine blu) non può non saper dare felicità..... semplicemente ti poni troppi quesiti che non aspettano nessuna risposta se non quella di "darsi all'anima intensamente", così come già fai..... :wink:



Grazie davvero.....non hai solamente gli okki dolci....
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