Ciascuno di noi racconta quello che vede e quello che sente.
Ciascuno di noi descrive quello che le “pupille” del cuore guardano.
Raccontare e descrivere, sovente, è rivivere quello che si è visto e si è “sentito” (non solo con l’orecchio, ma con la propria anima e con la propria mente).
Raccontare e descrivere per non dimenticare, per dare forma alla memoria.
Raccontare e raccontarsi per dare “voce” ai propri sentimenti.
Alle proprie emozioni.
Alle proprie riflessioni e impressioni.
Ai propri stati d’animo…
Ciascuno di noi, quando scrive, riempie quei fogli bianchi di carta o il monitor a cristalli liquidi del proprio notebook (come nel mio caso), e sono già un tozzo del nostro dolore, un briciolo del nostro amore, un sorso della nostra inquietudine… Diventano insomma il nostro “alter ego”.
Ciascuno di noi riempie quelle pagine di vita con paura e rispetto,
con audacia e irriverenza,
con dignità e viltà…,
in pratica ciascuno scrive con l’inchiostro della sua anima, del suo mondo interiore ed intellettuale,
fatto di infinite sfumature.
Ciascuno racconta la sua storia, fatta di mille storie.
Racconta, inoltre, per non perdere quello che si è e si ha.
Ciascuno di noi narra se stesso.
Anche quando racconta gli altri.
E viceversa.
E’ bello narrare se stessi, gli altri, dare “voce” alle proprie riflessioni, alle proprie opinioni…
E’ altrettanto bello ascoltare con la “voce” del cuore.
La vita è fatta di sogni da coltivare, di speranze da nutrire, di amori da alimentare, di amicizie da consolidare…
La vita è fatta anche di pronunce difettose, di cammini zoppicanti, di battute infelici, di offuscamento del cuore…
Affacciamoci dalla finestra e “guardiamo” cosa c’è fuori.
Raccontiamo e descriviamo cosa “vediamo” e cosa “sentiamo”.
Diamo “voce” ai nostri sentimenti, costruiamo la nostra memoria.
Questa sera, “affacciandomi” dalla finestra, ho sentito una voce che canta e che ama,
un sorriso spento che attende una mia parola per aprirsi,
uno sguardo solare che accarezza il battito del mio cuore,
una speranza incatenata che urla di essere liberata,
un dolore sequestrato,
una vita piena ed intensa che vuole essere vissuta.
Questa sera, “affacciandomi” dalla finestra ho visto le tue potenzialità e i tuoi limiti,
i tuoi sorrisi e i tuoi pianti,
la tua malinconia e la tua dolcezza,
il tuo silenzio e la tua tristezza,
la tua solitudine e il tuo coraggio,
il tuo ottimismo e la tua dignità…
Questa sera, “affacciandomi” dalla finestra ho visto una parte di me e di te.
Ciascuno di noi narra se stesso anche quando racconta gli altri.
E viceversa.
Questa sera do “voce” alla memoria, ai sentimenti, alle emozioni, alle parole, ai silenzi…
Questa sera do “voce” alla mia felicità e chiedo perdono per questo giorno di felicità!
Ciascuno di noi racconta e si racconta per vivere.
Good night,
Michele.
Ciascuno di noi descrive quello che le “pupille” del cuore guardano.
Raccontare e descrivere, sovente, è rivivere quello che si è visto e si è “sentito” (non solo con l’orecchio, ma con la propria anima e con la propria mente).
Raccontare e descrivere per non dimenticare, per dare forma alla memoria.
Raccontare e raccontarsi per dare “voce” ai propri sentimenti.
Alle proprie emozioni.
Alle proprie riflessioni e impressioni.
Ai propri stati d’animo…
Ciascuno di noi, quando scrive, riempie quei fogli bianchi di carta o il monitor a cristalli liquidi del proprio notebook (come nel mio caso), e sono già un tozzo del nostro dolore, un briciolo del nostro amore, un sorso della nostra inquietudine… Diventano insomma il nostro “alter ego”.
Ciascuno di noi riempie quelle pagine di vita con paura e rispetto,
con audacia e irriverenza,
con dignità e viltà…,
in pratica ciascuno scrive con l’inchiostro della sua anima, del suo mondo interiore ed intellettuale,
fatto di infinite sfumature.
Ciascuno racconta la sua storia, fatta di mille storie.
Racconta, inoltre, per non perdere quello che si è e si ha.
Ciascuno di noi narra se stesso.
Anche quando racconta gli altri.
E viceversa.
E’ bello narrare se stessi, gli altri, dare “voce” alle proprie riflessioni, alle proprie opinioni…
E’ altrettanto bello ascoltare con la “voce” del cuore.
La vita è fatta di sogni da coltivare, di speranze da nutrire, di amori da alimentare, di amicizie da consolidare…
La vita è fatta anche di pronunce difettose, di cammini zoppicanti, di battute infelici, di offuscamento del cuore…
Affacciamoci dalla finestra e “guardiamo” cosa c’è fuori.
Raccontiamo e descriviamo cosa “vediamo” e cosa “sentiamo”.
Diamo “voce” ai nostri sentimenti, costruiamo la nostra memoria.
Questa sera, “affacciandomi” dalla finestra, ho sentito una voce che canta e che ama,
un sorriso spento che attende una mia parola per aprirsi,
uno sguardo solare che accarezza il battito del mio cuore,
una speranza incatenata che urla di essere liberata,
un dolore sequestrato,
una vita piena ed intensa che vuole essere vissuta.
Questa sera, “affacciandomi” dalla finestra ho visto le tue potenzialità e i tuoi limiti,
i tuoi sorrisi e i tuoi pianti,
la tua malinconia e la tua dolcezza,
il tuo silenzio e la tua tristezza,
la tua solitudine e il tuo coraggio,
il tuo ottimismo e la tua dignità…
Questa sera, “affacciandomi” dalla finestra ho visto una parte di me e di te.
Ciascuno di noi narra se stesso anche quando racconta gli altri.
E viceversa.
Questa sera do “voce” alla memoria, ai sentimenti, alle emozioni, alle parole, ai silenzi…
Questa sera do “voce” alla mia felicità e chiedo perdono per questo giorno di felicità!
Ciascuno di noi racconta e si racconta per vivere.
Good night,
Michele.