E' molto illuminante, profondo e ai limiti della spiritualità, ciò che hai scritto, cara Cinzia, ma, nella nostra realtà dei "non santi" è difficile mettere in pratica la parola di S. Agostino.
Sarebbe bello se bastasse solo la fede in Dio e, quindi, la certezza che è in ognuno di noi, per poter considerare ogni essere umano che incontriamo nel nostro cammino un "vero amico".
Evidentemente, chi mi ha pugnalato alle spalle rendendomi sospettosa e diffidente nei confronti dell'essere umano, doveva essere di una fede diversa dalla mia...
Forse qualcuno se n'è già accorto, e di questo chiedo scusa, ma quando qualcuno mi si avvicina troppo, tendo quasi sempre ad indietreggiare di qualche passo...
Conosco i motivi che mi hanno portata ad essere così, me ne dispiaccio perchè sò di fare male a chi mi si avvicina, ma non ci posso far nulla se preferisco non soffrire.
Chi è nel mio cuore sa di esserlo e lì resterà per sempre; non ho bisogno di dimostrare nè di avere dimostrazioni di sorta per verificare la vera amicizia.
Sono d'accordissimo su quanto ha scritto Amedea.
Quella che tu chiami dote, riguardo alle sensazioni, altro non è che il frutto datoci dall'esperienze vissute in passato.
Io ho questo dono, ma credimi, avrei preferito non averlo....per quanto m'è costato.
Sarò cinica, sarò anche questo.....ma spero di poter cambiare idea in merito...magari avendo più fede, chissà!!!
Francesca
Sarebbe bello se bastasse solo la fede in Dio e, quindi, la certezza che è in ognuno di noi, per poter considerare ogni essere umano che incontriamo nel nostro cammino un "vero amico".
Evidentemente, chi mi ha pugnalato alle spalle rendendomi sospettosa e diffidente nei confronti dell'essere umano, doveva essere di una fede diversa dalla mia...
Forse qualcuno se n'è già accorto, e di questo chiedo scusa, ma quando qualcuno mi si avvicina troppo, tendo quasi sempre ad indietreggiare di qualche passo...
Conosco i motivi che mi hanno portata ad essere così, me ne dispiaccio perchè sò di fare male a chi mi si avvicina, ma non ci posso far nulla se preferisco non soffrire.
Chi è nel mio cuore sa di esserlo e lì resterà per sempre; non ho bisogno di dimostrare nè di avere dimostrazioni di sorta per verificare la vera amicizia.
Sono d'accordissimo su quanto ha scritto Amedea.
Quella che tu chiami dote, riguardo alle sensazioni, altro non è che il frutto datoci dall'esperienze vissute in passato.
Io ho questo dono, ma credimi, avrei preferito non averlo....per quanto m'è costato.
Sarò cinica, sarò anche questo.....ma spero di poter cambiare idea in merito...magari avendo più fede, chissà!!!
Francesca