Fiori bianchi legati ad un palo, scorti da lontano, al ritorno dal lavoro: una stretta all’anima, il triste presagio di un dolore che non ha nome.
Più da vicino leggo un biglietto, semplice, scarno, anonimo: “Per Ale…”.
Una giovane vita rubata al presente, un giovane sogno strappato al domani, solo un brevissimo ieri da custodire per chi resta.
Sono momenti in cui ci si chiede qual è il senso della vita, e che valore attribuiamo al nostro essere qui.
E’ davvero il mantello dell’albero delle fate?
E qual è il "questo" e "quello" che raccoglie?
Giorni consumati in ostili silenzi
ore sprecate ad allargare un rancore
tempo sciupato a seminare i propri cocci e a rimirarli con masochistico orgoglio
minuti preziosi trascorsi nel rimpianto
domande rivolte allo specchio “chi è la più bella del reame?”
ordigni infernali per colpire un nemico immaginario
Sempre in cerca di un petto e un dolore, ripiegati su noi e poco protesi verso l’altro, consumiamo battaglie e guerre, in cui nessuno vince e nessuno perde, ma tutti si ritrovano col culo a terra.
Dovremmo pensare che ogni attimo è sempre un regalo
che ogni parola bella non detta è un’occasione perduta
che ogni mano non tesa è un peccato d’orgoglio
che ogni sguardo negato è un delitto perfetto
Non serve chiedersi se nevica al di là di un dolore o alla fine del mare.
E’ l’”adesso” che conta e che non va maltrattato.
Ieri è finito.
E il domani non ci appartiene.
Annapaola
Più da vicino leggo un biglietto, semplice, scarno, anonimo: “Per Ale…”.
Una giovane vita rubata al presente, un giovane sogno strappato al domani, solo un brevissimo ieri da custodire per chi resta.
Sono momenti in cui ci si chiede qual è il senso della vita, e che valore attribuiamo al nostro essere qui.
E’ davvero il mantello dell’albero delle fate?
E qual è il "questo" e "quello" che raccoglie?
Giorni consumati in ostili silenzi
ore sprecate ad allargare un rancore
tempo sciupato a seminare i propri cocci e a rimirarli con masochistico orgoglio
minuti preziosi trascorsi nel rimpianto
domande rivolte allo specchio “chi è la più bella del reame?”
ordigni infernali per colpire un nemico immaginario
Sempre in cerca di un petto e un dolore, ripiegati su noi e poco protesi verso l’altro, consumiamo battaglie e guerre, in cui nessuno vince e nessuno perde, ma tutti si ritrovano col culo a terra.
Dovremmo pensare che ogni attimo è sempre un regalo
che ogni parola bella non detta è un’occasione perduta
che ogni mano non tesa è un peccato d’orgoglio
che ogni sguardo negato è un delitto perfetto
Non serve chiedersi se nevica al di là di un dolore o alla fine del mare.
E’ l’”adesso” che conta e che non va maltrattato.
Ieri è finito.
E il domani non ci appartiene.
Annapaola