Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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Finchè siamo giovani ( e che vuol dire oggi questa espressione? 25, 30, 35 anni? :shock: ) sembra che ci sia sempre tempo per recuperare. Sembra che qualunque cosa facciamo avremo comunque tempo per rifarci: tutto sembra reversibile o, almeno, recuperabile.
Per la mia esperienza invece è bastato varcare la soglia dei trenta per capire che "ormai" la vita esigeva i suoi parapetti, i suoi confini: certo, era sempre possibile scorgere un oltre, una qualche novità plausibile, ma questa poteva essere vissuta solo interiormente, come un approfondimento della propria quinta essenza destinale. E' già molto se pensiamo a orientare la propria vita verso la ricerca di senso...

Quello che mi domando però è se in questo modo sia possibile vedere che è bellissimo da dentro la fine delle poesie e trovare il tempo e le parole per dire le mie... o se invece ormai si è rotto qualcosa e sono di fronte a un cuore ferito e offeso...

d.Max

Carissimo Don Max...permettimi questo oggi piu' che mai carissimo, poiche' il topic che hai aperto, mi tocca molto, troppo da vicino, perche' ormai sono un paio di anni che vivo cosi', in bilico, con un bicchiere che non si riempie mai...purtroppo quei paletti io non me li sono messi...ma mi son venuti loro a cercare. Essere circondati poi da gente piu' giovane non aiuta, anche se comunque mi e' di aiuto a non mettere quei parapetti al 100%...ma lasciare almeno uno scorcio, anche se piccolo, ma almeno fa' andare avanti...
Mi viene in mente una frase di canzone di Carmen Consoli che ascoltavo proprio l'altro giorno e mi soffermai a pensare e riflettere su questa frase

Freddi Venti del Nord
mi raccontano
di un novembre inoltrato
e nostalgico
Posso udirli dal mio nascondiglio
attraverso un sottile spiraglio

(da Venti del Nord - Carmen Consoli)

Purtroppo si prende consapevolezza di questo non vivere allo stesso modo di prima, e ogni esperienza nuova che si vive la si filtra con il proprio io interiore, quello di dentro...dove "tutto e' un altro Carnevale"...e a raccontarlo, costa fatica, perche' e' fatto di sudore e lacrime.
Secondo me, caro Don Max, forse sarebbe possibile ancora scorgere la fine delle poesie...anche se in queste fasi della vita, dove ORMAI ci sembra che il dado sia stato tratto, le gieux sont fait, e che possiamo contemplare soltanto la fine delle poesie dentro noi stessi, dentro le nostre lacrime, quelle che ci sembra non potranno essere asciugate piu' da nessuno. E' molto triste questo, ma si va' avanti. Forse hai ragione...si e' rotto qualcosa...la vita ci ha impartito una ferita grossa...rossa di sangue vivo che non si riemargina, il cui solco fa' ancora male e brucia col sudore...ma quello spiraglio, c'e' sempre...quell'attesa e speranza di qualcosa che porti ad una muda totale, ad una trasformazione, ad una salvezza che riemargini con cura quella ferita, con tanto amore, pari a quello cercato e donato in tutti questi anni che son volati via e che a volte sembrano non appartenermi piu', quello spiraglio non deve mai affievolirsi fino a scomparire....altrimenti, davvero, e' la fine!
Scusate lo sfogo...colpa di Don Max......mi ha colpito in pieno...stecchito!
Grazie Don Max...consolati a non saperti solo nella tua quinta essenza!
Un abbraccio
Tommaso

Alla tua domanda su quale sia l'età limite per definirsi giovani, aggiungerei anche i 40 e i 50. Non si finisce mai di crescere e d'imparare. Io, ormai sono nei 36 ( quasi 37) e forse, come qualcuno dice di me, non accetto il ciclo naturale delle cose, forse perchè, per la paura di perdere le persone che amo, proprio per il naturale ciclo della vita, piango da quando in me è cresciuta la consapevolezza che oltre alla vita esiste anche la morte.
Avevo 8 anni quando la notte piangevo e facevo i conti sull'età dei miei rispetto alla mia. Avevo 8 anni quando all'orizzonte si prospettava l'era del 2000 e pensavo che io avrei avuto 28 anni e mamma ne avrebbe avuti50. Ho vissuto quegli anni tremando e dicendo a me stessa " c'è ancora tempo"!!!! La notte che separava il 1999 dal 2000 ero in ospedale, in travaglio, pronta ad accogliere la mia bambina.
Chi l'avrebbe mai detto, a 8 anni, che il 2000, che per me aveva sempre rappresentato un punto d'arrivo, sarebbe invece stato un punto d'inizio??!!!
Ora, a 36 anni vivo con la speranza di avere una lunga vita davanti, ma continuo a convivere sempre con le stesse paure di quando ne avevo 8, 10, 15, 20.....! Non accettare il ciclo e gli aventi della vita non vuol dire essere insensibili o controcorrente... anzi.....!!! Vuol dire "amare" così tanto la vita da non volerla lasciare e, sopratutto, senza averne beato appieno.
Ergo, ho deciso di mettere in pratica il " Vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo"....
:roll: Ma sono andata off-topic???
Scusate gli errori....non ho neanche riletto!

Francesca

la nostra vita è come quel sassolino che viene gettato nell'acqua e forma tanti cerchi....da piccoli,piccoli si fanno ogni eco più grandi fino a dissolversi .....eppure ogni cerchio,ogni onda è unica....

ed è così che, da ogni "fine delle poesie", c'è n'è un'altra che mi aspetta sarà meno incisiva, ma sempre unica e bella......

oggi che il mio repiro si è fatto più "lento" ho visto cose che erano li e non avevo mai visto,mi sono ripresa il mio tempo decidendo che ogni giorno è unico e và vissuto (come dici tu francy) come l'ultimo,che serve affannarsi per il domani? mi sono imposta che l'affanno sciupa solo il momento che non riacciufferò mai più e con tutte le mie forze non voglio più sentirmi sù una fune.

antonella

Saper invecchiare significa saper trovare un accordo decente
tra il tuo volto di vecchio e il tuo cuore e cervello di giovane.

Ojetti


Ora non so se O jetti sta per gettare il cervello... :D :D :D :D

un bacione
Anna Maria

Paradossalmente spesso il tempo,per me,sembra non avere tempo....

Ci sono situazioni in cui mi rendo conto che il tempo è volato in maniera irreversibile...altre in cui il tempo sembra non passare mai...
Eppure i minuti,le ore,i giorni scivolano con una cadenza sempre uguale...sempre regolare e sembrano lasciarsi indietro,lontano tutte le cose belle e piacevoli che la vita mi ha offerto....mentre rimangono inchiodati lì per tutto quello che di pesante e di brutto c'è....

Nell'ultima settimana mi è capitato di incotrare dei miei compagni di scuola che non vedevo da almeno 15 anni....mi hanno detto entrambi che guardandomi,gli sembrava che il tempo per me si fosse fermato,che non fossi cambiata affatto.....e come potevo spiegargli invece che spesso e volentieri mi sento vecchia....vecchia dentro,come se i miei giorni fossero il triplo di quelli che in realtà sono.....
Fortunatamente però,ci sono anche quei giorni in cui la spensieratezza da ragazzina prepotentemente viene fuori e mi fa sentire talmente viva da insabbiare i momenti di tristezza e scoramento....

Quel che mi fa veramente paura,invece, è il pensiero che non potrebbe esserci più tempo...che non è certo dato di sapere a me...
Mio padre aveva 67 anni quando l'ho perso ad esempio....e vivevo come se avessi avuto ancora a disposizione chissà quanto tempo,per fare certe cose con lui,per dirgli certe cose che non gli avevo detto mai....
Mi è stato tolto....senza che avessi il tempo di portare a termine la mia "missione"...senza compiere quel che mi ero programmata....vivere la sua vecchiaia,fargli veder crescere i suoi nipotini,portarlo al mare o al ristorante quando non sarebbe stato più in grado di farlo da solo....dirgli "papà ti amo"....

Dunque il "sapere che non c'è più tempo" non esiste....esiste IL tempo...e vale la pena di viverlo appieno...

Nora 69 ha scritto: Paradossalmente spesso il tempo,per me,sembra non avere tempo....

Ci sono situazioni in cui mi rendo conto che il tempo è volato in maniera irreversibile...altre in cui il tempo sembra non passare mai...
Eppure i minuti,le ore,i giorni scivolano con una cadenza sempre uguale...sempre regolare e sembrano lasciarsi indietro,lontano tutte le cose belle e piacevoli che la vita mi ha offerto....mentre rimangono inchiodati lì per tutto quello che di pesante e di brutto c'è....

Nell'ultima settimana mi è capitato di incotrare dei miei compagni di scuola che non vedevo da almeno 15 anni....mi hanno detto entrambi che guardandomi,gli sembrava che il tempo per me si fosse fermato,che non fossi cambiata affatto.....e come potevo spiegargli invece che spesso e volentieri mi sento vecchia....vecchia dentro,come se i miei giorni fossero il triplo di quelli che in realtà sono.....
Fortunatamente però,ci sono anche quei giorni in cui la spensieratezza da ragazzina prepotentemente viene fuori e mi fa sentire talmente viva da insabbiare i momenti di tristezza e scoramento....

Quel che mi fa veramente paura,invece, è il pensiero che non potrebbe esserci più tempo...che non è certo dato di sapere a me...
Mio padre aveva 67 anni quando l'ho perso ad esempio....e vivevo come se avessi avuto ancora a disposizione chissà quanto tempo,per fare certe cose con lui,per dirgli certe cose che non gli avevo detto mai....
Mi è stato tolto....senza che avessi il tempo di portare a termine la mia "missione"...senza compiere quel che mi ero programmata....vivere la sua vecchiaia,fargli veder crescere i suoi nipotini,portarlo al mare o al ristorante quando non sarebbe stato più in grado di farlo da solo....dirgli "papà ti amo"....

Dunque il "sapere che non c'è più tempo" non esiste....esiste IL tempo...e vale la pena di viverlo appieno...


gli angeli non volano e nelle braccia ti vorrei, forse ci sei,
so che ci sei...

Sapere che non c'è più tempo è una frase che mi mette molta tristezza. Mi fa pensare a qualcuno che ha un male incurabile e il medico gli dice che gli restano pochi mesi di vita. Rendersi conto di avere poco tempo ancora da vivere è la cosa più triste in assoluto e non riesco neanche ad immaginare cosa si possa provare in una simile situazione.
Ma a parte questo triste caso, per il resto penso che c'è sempre tempo per tutto. Per me non esiste un momento in cui non mi sentirò più giovane, indipendentemente da come mi vedono gli altri, io sono sempre io, in qualsiasi età della vita, magari non andrò più ad arrampicarmi sulle alte vette perché non avrò più la resistenza di una volta, ma ciò non toglie che avrò sempre la stessa voglia di sognare, la stessa voglia di amare, la stessa voglia di emozionarmi ed entusiasmarmi, la stessa voglia di cimentarmi in cose nuove, di apprendere, di fare nuove esperienze, nuove conoscenze...
Perciò io direi che finché c'è vita c'è tempo per tutto, mai mettere limiti alla vita e, soprattutto, mai sentirsi vecchi, neanche a cent'anni!
Cinzia :wink:

Sono sempre più convinta, che l'idea del tempo, rappresenti per noi, l'alibi del limite.....

Non è il tempo a stabilire l'andamento degli avvenimenti, è esattamente il contrario, siamo noi a dare le direttive, secondo:
i nostri impulsi, i sentimenti, le nostre necessità, le aspirazioni.... e ad inquadrarli nel tempo.

Siamo portati a contemplare i "danni" del tempo perduto e non ci accorgiamo, della parsimoniosa concessione, di anima e corpo, nel presente.

Non è il tempo a spingerci verso la realizzazione dei compimenti determinanti.....per raggiungerli,
bisogna far leva sulla volontà e la determinazione, spesso purtroppo, virtù demandate al tempo, quasi a discolpa delle proprie debolezze.

Siamo noi, che attraverso lo scorrere del tempo, decidiamo la strada da intraprendere e non il contrario.

"Il sapere che non c'è più tempo" non esiste......il tempo finisce per ognuno di noi, solo assieme alla vita.


Lory

L'anatroccolo incompreso ha scritto:
"Il sapere che non c'è più tempo" non esiste......il tempo finisce per ognuno di noi, solo assieme alla vita.


Lory


Carissimo anatroccolo ... qui mi viene in mente...

l'anima sa
come rifiorire
come non morire...

buon aldilà
a tutti

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Facciamo i dovuti scongiuri...... lo accendiamo? :wink: :P

L'anatroccolo incompreso ha scritto: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Facciamo i dovuti scongiuri...... lo accendiamo? :wink: :P

ahahahah... più tardi possibile naturalmente!

I giovani sono un’ entità che non invecchia mai, rimangono tali per sempre: esistono in ogni epoca! :wink:
A volte mi fa sorridere vedere qualche vecchio filmato o qualche foto in cui sono ritratte persone di età anche inferiore a me adesso, ma che sembravano molto più “adulti” : eppure quelli erano i giovani in quegli anni!!! :lol:
E quand’ero piccola come mi sembravano “grandi” quelli che solo frequentavano le scuole superiori ( o secondarie come si chiamano adesso!)!! :lol:
Ora capisco che il tempo e le età assumono aspetti relativi al nostro percepire e al percepirci rispetto agli altri.

Così, carissimo d.Max, non so dire adesso se “sapere che non c’è più tempo” lo senta riferito al mio essere giovane o meno….
Chissà, forse sì…. forse dovrei sentirmi adulta come quelli che osservavo dal basso quando ancora non facevo parte della gioventù, ma ero tra bambina e ragazzina, ma forse non è poi così importante come “dovrei” essere per sentirmi uniforme a quell'dea che mi ero precostruita .

Forse ciò che conta è come mi sento davvero, e non intendo dire “giovane dentro”: forse non è importante sapere a quale categoria io appartenga, perché la vita è un cammino costante, e aspettarsi di fronte punti d’arrivo sarebbe disorientante e anche poco stimolante…
Forse son troppo severa con me stessa, ma credo che non mi sentirò mai sufficientemente “grande” o matura, ma non per questo voglio sentirmi inadeguata: solo, semplicemente in viaggio, in evoluzione …

“ Se credi in te non crescerai mai per invecchiare…”

Non c’è più tempo forse per passare le versioni di latino, per trascorrere un pomeriggio a riempire il diario di “uniposca” e sospiri, per stare in attesa ore alla finestra, solo per vederLo passare un attimo col motorino, non c’è più tempo per colazioni di rosette al salame ed “estathe” e complicità tra i banchi di scuola…ma è solo una “bella stagione” che lascia il posto ad un’altra… :wink:

Forse adesso c’è tempo per riempire i miei silenzi con le mie poesie, con le mie lacrime e con tutte le cose di me che ancora , da dentro, non sapevo raccontare al vento…

:roll:

Da sempre, da quando ho memoria, avverto lo scorrere del tempo.. il suo fluire lento e incisivo, o la sua corsa forsennata...

Devo ammettere che, nel mio io più profondo, ho paura di questa ineluttabilità, di questo cammino che, a seconda della percezione del momento, di volta in volta lentamente o di gran carriera "ci porta là"...

Proprio come Francy, da quando ho preso coscienza che prima o poi non ci saremo più ho la sensazione di non avere più tempo...

ed ho cercato in tutti i modi di fermarlo, questo birichino che, incurante delle mie paure e delle mie domande, scorre costantemente, sempre uguale eppure mai uguale a se stesso... ed è solo il mio particolare stato d'animo di un attimo a dargli la cadenza...ora al passo, ora al piccolo trotto, ora al galoppo sfrenato...

mai come da un paio d'anni a questa parte, e comunque come negli ultimi 5 mesi, mi sto rendendo conto che davvero, forse, chissà... non ho più tempo...
..tempo per riprendermi la mia vita..o almeno quella parte di essa che appartiene a me soltanto, tolti gli impegni nei confronti di chi ho chiamato a questo mondo...e quelli nei confronti di chi da me si aspetta tanto, forse troppo, senza ricambiare mai...e quelli nei confronti di chi da me si aspetta tanto, forse troppo, senza nemmeno saperlo.. e quelli nei confronti di chi... eccc..ecc...

...mi sta sfuggendo tra le dita, questo tempo... sembrava ieri aver compiuto i fatidici 18 anni, con tutti i simboli, i significati più o meno profondi, le speranze e i sogni che quella magica età sembra da sempre portare con sé... ed ora eccomi, saranno 37 venerdì prossimo, e di quella magìa è rimasto ben poco....

non posso dire che gli anni siano passati invano, o che siano stati sterili e vuoti...
..ho messo al mondo due figli, la luce dei miei occhi e il mio sguardo su un futuro che spero, con tutto l'amore che ho per loro, colorato d'arcobaleni...
..ho costruito rapporti d'amicizia più o meno profondi che hanno lasciato tutti, indistintamente, tracce di sé nel mio cuore, per i quali ho sofferto, grazie ai quali ho gioito, dai quali ho imparato, giorno dopo giorno, passo dopo passo, a vivere...

allora... cos'è che, alle soglie dei 40, mi fa sentire un vuoto dentro che niente riesce a colmare..?

cos'è che mi fa pensare che questo tempo si stia trasformando, secondo dopo secondo, in un tiranno che mi impedisce di godere delle piccole, grandi gioie che ogni giorno mi regala, sia un sorriso dei miei figli, la voce di un amico lontano che mi dice "ti voglio bene" :oops: , un sms inaspettato..?

nonostante sia circondata d'amore....mi sembra di non avere più abbastanza tempo per poter dare tutto l'immenso che sento dentro...
..di non avere più tempo per dire "ti amo"...
...di non avere più tempo per sentirmi al sicuro, amata e protetta tra le braccia di un uomo che mi ami veramente...
....di non avere più tempo per specchiarmi negli occhi di qualcuno e vedermi semplicemente come sono, e "sentirmi" in quegli occhi, in quel cuore, in quell'anima...

...di solito amo i compleanni... sono un'occasione per stare insieme in allegria e dire "nonostante tutto, ci siamo ancora.. ancora qui, ancora insieme..."..

...non aspetto con ansia particolare il prossimo...

un bacio a tutti

Raffa*Diana

Cinzia MC ha scritto: Perciò io direi che finché c'è vita c'è tempo per tutto, mai mettere limiti alla vita e, soprattutto, mai sentirsi vecchi, neanche a cent'anni!
Cinzia :wink:


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