Credo che le nuove possibilità per conoscersi siano tante, a volte sono dei perfetti incastonamenti dei quali ci meravigliamo.
Mi viene in mente un episodio di tanti anni fa.
Eravamo solo due colleghe di lavoro, unite solo da un progetto di lavoro da portare avanti.
Quindi, collaborazione, professionalità, simpatia, tante risate... ma niente di più.
Per cinque anni.
Poi una mattina sono arrivata in ufficio con una grande ferita nel cuore, e nonostante facessi di tutto per farle arretrare... quelle lacrime spuntavano.. e hanno trovato gli occhi accoglienti della mia collega di lavoro. Occhi che mi dicevano 'raccontami'.. Così è stato e così è tuttora la mia 'grande amicizia'.
Non credo che quella mattina le mie lacrime potevano trovare gli occhi di chiunque, hanno trovato gli occhi della persona che 'dovevo' conoscere.
E tutto questo mi fa pensare al grande girotondo della vita...se vogliamo possiamo conoscere tante persone, ma se per 'conoscenza' si intende quello che penso io, credo che occorra una predisposizione del nostro sentire, ma penso e anche caparbiamente, che tutto non avvenga per caso.

Patti

è stato un piacere leggere il tuo racconto e concordo....
possiamo conoscere centinaia di persone, però solo con pochissime si riesce a stabilire un contatto di affinità,forse spinti anche da un' affinità di sensibilità e ancora più poche quelle che fanno scattare quella molla che non riesci neppure a definire se non chiamandola "alchimia".......


antonella